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Not yet, not now! di Pier Nicola Assiso


Fallito l'attacco ai massimi storici gli indici retrocedono. Personalmente mi sarei aspettato almeno una failure di breakout al rialzo in modo da "tirare dentro" altri long per farli poi stoppare poco dopo ma così non è stato.

La cautela, come più volte accennato secondo "previsione" di inizio anno, è più che mai d'obbligo e come ho avuto modo di scrivere nell'update infrasettimanale di martedì dal titolo più che eloquente ("Occhio a non rimanere incastrati", link: https://www.lombardreport.com/2024/9/3/azioni-bmps-azioni-saipem/) il fatto di avere stop estremamente stretti e nell'ordine di qualche punto percentuale ha permesso di essere buttati fuori dal mercato senza grossi danni.

Come ho avuto modo di scrivere diverse volte i software creano turbativa di mercato perché agiscono all'unisono e contemporaneamente e questo ha permesso di sviluppare un movimento a "V" nel mese di agosto. Da lunedì e martedì di questa settimana invece la taratura è stata opposta e questo ha permesso un movimento a "V" rovesciata. In altri termini o si sale solo oppure si scende solo, senza soluzioni alternative. 

L'S&P500 su scala daily (vedere grafico in seguito) ha congestionato sui massimi storici ma non ha provato l'affondo ed ora sta ritracciando. Ho una mia idea sul movimento in atto ma al momento preferisco non dire nulla. 

Il Nasdaq è invece affossato dai soliti noti che in realtà direttamente o indirettamente, essendo i software correlati tra di loro, affossano poi gli altri indici. Mi riferisco ad esempio ad azioni come Nvidia passata in settimana da 120$ a circa 103$ (-14%), piuttosto che a Tesla passata in una sola seduta da 232$ a 211$ circa. Questo è il problema che ho menzionato più volte e per il quale non è stato fatto nulla dalle autorità che dovrebbero proibire l'utilizzo di algoritmi da un lato e che dall'altro non hanno fatto nulla per impedire che pochi titoli pachidermici possano condizionare il principale mercato mondiale da un lato e tutti gli altri dall'altro. 

Di seguito trovate i grafici daily di Nvidia e di Tesla.

Leggermente più forte il Dow Jones che sappiamo più difensivo. Rimane il fatto che più forte non significa necessariamente mettersi lunghi, anche in considerazione del periodo in cui siamo entrati. 


In Europa il Dax Future si è comportato secondo quello che ho scritto la scorsa settimana: un ritocco dei massimi storici e poi inversione, anche se pensavo ad un movimento un pò più deciso verso l'alto a caccia di stop. Di fatto siamo comunque sempre all'interno di un lunghissimo rettangolo daily che però era stato rotto con decisione al ribasso a inizio agosto, salvo poi invalidare il movimento ribassista con la "famosa "V"". Mi aspetto per le prossime sedute una continuazione del ribasso a cercare prima l'area a 17950-18000 rispetto ai 18291 di chiusura di venerdì sera, poi si vedrà: in quell'area al momento transita la media mobile a 200 periodi, Sotto questo livello l'estensione potrebbe essere addirittura quella dei minimi di inizio agosto attorno a 17200. 

Il nostro Future FTSEMIB40 daily è più debole rispetto al Dax se guardiamo le ultime settimane, ma nelle ultimissime sedute è rimasto leggermente più in alto. In questo caso abbiamo comunque una possibile chiusura gap tra 32500 e 33000. La parte bassa a 32500 è a mio avviso particolarmente importante poichè transita la media mobile a 200 periodi e soprattutto in passato è stato un buon supporto, escludendo la "sbavatura" di inizio agosto. Al momento eviterei il long su tutto.

Fronte watchlist...

Il quadro delineato in precedenza sugli indici mi dice una cosa: c'è debolezza e non ci sono compratori (fisici) ma solo software che vendono "spalmando" la size e precedendo in continuazione sui book (sempre prima lettera per intenderci). Questo fa sì che il movimento al ribasso, come mostrato dai vari grafici daily, sia unidirezionale. Del resto i programmi agiscono per numero di contratti e per quantità (e parzialmente anche per tempo). Più volume si crea e più continueranno a vendere (o viceversa a comprare). Dal 1950 ad oggi negli anni elettorali il ritorno MEDIO su settembre è stato negativo dello 0.4% sia per il Nasdaq che per l'S&P500. Sembra poco ma non lo è: ricordate che la media è fatta di estremi (il famoso pollo di Trilussa: io ne mangio uno, tu nessuno ma mediamente ne abbiamo mangiato metà a testa)!

Solitamente l'andamento medio è quello che trovate qui sotto: un inizio debole, un tentativo di ripresa e poi debolezza andando a "cercare" ottobre. Le curve tratteggiate rappresentano gli anni elettorali, quelle non tratteggiate tutti gli anni. Si nota subito che negli anni elettorali c'è maggiore volatilità soprattutto nella prima fase (ci si allontana di più dall'andamento medio).

Considerate poi che ci sono troppe incognite per prendere posizione: elezioni (ok), economia che sta rallentando, autorità monetarie che taglieranno i tassi...ma di quanto? Se venissero tagliati dello 0.5% questo potrebbe essere percepito come un segnale di pericolo e portare a forte debolezza. Se venissero tagliati di poco i mercati potrebbero pensare che così come Fed e BCE sono intervenute in ritardo col rialzo ora intervengono in ritardo al ribasso. 

Poi mi pongo una domanda: non è che si modificherà mano a mano la narrativa dicendo che il ribasso dei tassi fa male al settore bancario perché ne riduce i margini?

I segnali di rallentamento si vedono chiaramente anche dall'andamento del petrolio così come scritto sabato scorso. Ci troviamo su scala settimanale su un'ampia fascia importantissima dal punto di vista grafico. Sotto questi livelli (68-68 usd) ci potrebbe essere spazio di allungo fino a 63$. 

 

Non è questo il momento di comprare, almeno dal mio punto di vista ed escludendo naturalmente l'operatività intraday in cui tutto è lecito visto che il tempo massimo è compreso tra le 9 del mattino e le 17.30 e quello minimo a frazioni di secondo. Un esempio può essere dato da STM che si è avvicinata nuovamente all'area 25,80 e su cui potrebbe, in intraday, esserci un aumento di volatilità lunedì mattina. L'azione è certamente "tirata" vista la discesa dall'area 38 e per questo potrei (uso naturalmente il condizionale) essere compratore su qualche eccesso verso 24,70-25,10 per rimbalzi di brevissimo ma è naturalmente una operatività da sconsigliare visto che richiede estrema lucidità, freddezza ed anche cuore.

Sono sempre più frequenti i falsi segnali sui titoli. Un esempio di azione che mi piaceva sabato scorso è dato da Ferretti, azienda leader nella produzione di yacht di alta gamma. Se osservate le candele daily sembrava avesse fatto un breakout ribassista in occasione dei dati nella seduta di giovedì e poi venerdì una bella barra rialzista e quindi ai miei occhi sembrava una bella failure di breakout ribassista accompagnata da volumi più che doppi rispetto al giorno precedente. Morale? Lunedì bruttissima candela rossa con volumi ancora più alti rispetto a quelli del rialzo di venerdì e discesa continua nelle sedute successive con titolo nuovamente sui minimi storici. Fortunatamente non ne ho scritto su queste colonne, ma lo stop sarebbe entrato subito lunedì mattina. Qui subentra la sensibilità del trader: un bel grafico che potrebbe però rivelarsi estremamente tricky e rischioso. Proprio per questo motivo e per la nuova taratura dei software martedì ho scritto di fare attenzione a non rimanere incastrati o, se preferite, incagliati.

Un ulteriore esempio di azione che la settimana scorsa mi piaceva molto graficamente è Italgas. Osservate il chart daily e la formazione di un potenziale testa e spalle rialzista. Ebbene, il titolo dovrà fare un aumento di capitale da circa un miliardo di euro per finanziare l'acquisizione di 2i Rete Gas. Andreste long?

E' dunque questo il momento di comprare?

NOT YET, NOT NOW

Ad maiora!

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