Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Altra apertura di giornata pesantissima: Bund a 131.5 e Apple a 191-197 dollari per chi si è accontentato- Quando il Timing Diventa l’Unico Alleato


La settimana appena tarscorsa ha visto la tempesta Trumpiana a dominare i mercati e quella che sta per iniziare parte con fortissimi ribassi.

Chi di algoritmo ferisce, di algoritmo perisce.

Nel clamore di una crescita impetuosa e apparentemente inarrestabile degli ultimi due anni, in pochi si sono davvero interrogati sulle possibili conseguenze sistemiche di un mercato drogato da liquidità, leva e automatismi. Su queste colonne, in tempi non sospetti, si era più volte richiamata l’attenzione sul rischio latente, su quel potenziale di instabilità nascosto sotto la superficie, che sembrava ignorato da molti ma non per questo meno reale.

L’euforia generalizzata, sostenuta in larga parte da strategie algoritmiche e dalla rincorsa a performance artificiali, ha prodotto uno squilibrio profondo. L’equilibrio fragile era evidente a chi conosce le dinamiche strutturali di mercato, a chi osserva la volatilità implicita, i flussi, le correlazioni che iniziano a scomporsi prima ancora dei prezzi.

A questa previsione, scomoda quanto inevitabile, si aggiunge ora l’attesa per la consueta reazione politica, il copione già visto: l’invocazione del divieto di vendite allo scoperto, come se fosse quello il problema. Quando accadrà, potrete tranquillamente chiamarmi Cassandra.

Si chiude con due lezioni chiave: il Bund conferma la sua traiettoria rialzista (nonostante i sobbalzi) e Apple dimostra che, in un mondo di algoritmi impazziti, il timing è tutto. Ecco cosa è successo e come prepararsi al prossimo tsunami.

Bund: Il Rimbalzo che (Non) Ti Aspetti

Il future sul Bund tedesco ha sfiorato i 131.5, superando il target di 131 che abbiamo indicato in settimana, per poi chiudere a 130.36, lasciando sul campo un’ondata di stop loss. Perché è ancora rialzista?

  • Supporti dinamici: I 130 punti (livello psicologico) e i 129 (media mobile) sono ora i trampolini per nuovi test verso 131.5 e oltre potenzialmente.

  • Driver fondamentali: Con i dazi Trump che frenano la crescita UE, la BCE è costretta a mantenere i tassi al 3%, sostenendo la domanda di bond sicuri.

  • Scenario settimanale: Per confermare il trend, serve lavorare sopra i 129-130 punti già lunedì 7 aprile. Fallendo i 129 punti , si riapre la porta a un ritorno ai minimi di periodo, poco probabile al momento ma pur sempre una realtà possibile.

Strategia: Comprare sui rimbalzi da 129-130 con target 131.5- 132.2 - Stop loss sotto i 129.

 

Apple: Il Caso Studio del Timing Perfetto

Nell’ultimo articolo, avevamo segnalato Apple a 207 dollari come zona di vendita, con target a 191 dollari  come zona di vendita. 

Ecco cosa è successo:

  • Venerdì 4 aprile in un grafico a timeframe 1 minuto:

  • APPLE tocca 191.06 dollari in apertura (stoploss attivati), rimbalza a 197 dollari in pochissimi minuti (+3%) in 4 ore.

  • Perché è esploso: Gli algoritmi di liquidazione (simili a quelli del marzo 2020) hanno amplificato il movimento, ma gli indici tecnici di analisi hanno riportato equilibrio.

Lezione:

  • Entrare al primo test: Chi ha venduto a 207 e coperto a 191 il 7.7% in short. Chi ha comprato a 191 dollari AL PRIMO TOCCO ed è stato veloce ad uscire per 6 dollari di guadagno ha preso il 3% in pochissimi minuti. Chi invece ha preteso di più è rimasto con un pugno di mosche in mano e lo stop loss attivato. Così come per i ritardatari al secondo tocco...

  • Non inseguire: Tenere posizioni sotto i 191$ (senza stop loss) avrebbe significato perdere il 3% nel rimbalzo.

  • Oggi lunedì 7 aprile, in premarket il titolo Apple quota 176 dollari.  

  • Altri livelli di trading possono essere individuati in 174.5 e in 155 dollari. Inutile dire che con questa volatilità e follia di vendite, bisogna proteggersi con degli stop loss che proteggano il capitale.

 

Volatilità 2.0: Quando gli Algoritmi Decidono la Guerra

La scorsa settimana ha avuto un’inquietante somiglianza con marzo 2020:

  • AI-driven selloff: I sistemi di trading quant (basati su sentiment analysis) hanno interpretato i dazi Trump come un “black swan”, innescando vendite a cascata.

  • Liquidazioni a catena: Il 70% del volume del Nasdaq è stato gestito da algoritmi, con picchi di 2 milioni di contratti/minuto.

  • Stop loss non sono opzionali: Chi li ha ignorati (vedi fondi retail su Apple) ha bruciato capitale in 15 minuti.

Strategie per Questa Settimana: Sopravvivere all’Apocalisse Algoritmica

  • Obbligazionario tattico: Bund sopra 130.5 e T-Bond USA a 122 sono buy. Evitare corporate bond (rischio downgrade).

Trump, i dazi e gli algoritmi hanno creato una tempesta perfetta, ma è proprio nel caos che si generano le opportunità.

Stay sharp

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