I prezzi non avevano scontato un bel niente. Sia perché è difficile calcolare gli effetti concreti delle nuove tariffe sia perché i mercato ragionano di pancia e i mercati sono crollati venerdì di una misura tale che passerà alla storia.
Così come passerà alla storia il mio articolo in cui dicevo che i prezzi avevano scontato tutto.
E venerdì non ho avuto ho pensato di scrivere di domenica all’alba a bocce ferme che si ragiona meglio.
Del resto Oscar Wilde diceva che i giornali sono una bocca sempre aperta per la quale è impossibile non dire qualche volta delle stupidate e quindi sono in buona compagnia.
Impossibile non perdere soldi in questi frangenti anche se il mal comune non è mezzo gaudio. Non bisogna farsene una colpa ma una ragione. Il rimbalzone, ci dice la statistica, è dietro l’angolo e quindi dobbiamo tenere duro. Dow Jones e Russell 2000 è vero che sono entrati nella zona bear market ma l’SP500 ancora resiste a cavallo ed in zona Cesarini potrebbe con un colpo di reni tornare su. La prova è che la narrativa sui media finanziari americani sta cambiando e su Wall Street Journal e Marketwatch iniziano a comparire articoli positivi. Ecco di seguito gli spunti positivi comparsi in diversi articoli:
1) Il VIX è arrivato a 40, livello che è elevatissimo
2) Una statistica della American Association of Individual Investors ha dimostrato che in un sondaggio le risposte non sono state così pessimistiche dal marzo 2009.
3) Il 75% delle azioni dell’SP500 fanno prezzo sotto la media mobile a 200 giorni, e questo era il livello raggiunto nell’ottobre 2022. Anzi allora il livello arrivò all’83%.
4) I dati sull’occupazione di venerdì scorso erano talmente positivi da essere un multiplo delle attese: l’economia USA gode ancora di ottima forma
5) Sell in May and go Away ma l’estate 2024è stata positiva per gli investitori
Ed infine la ragione delle ragioni è che Mark Hulbert, il noto analista quantitativo di MarketWatch, è diventato positivo. The Hulbert Stock Newsletter Sentiment Index o HSNSI è caduta talmente in basso da essere nel 10 % inferiore del range storico dal 2000 ad oggi. La situazione attuale ricorda quella dell’ottobre 2023: nei 3 mesi successivi l’Sp500 era su del 19%. Anche se dobbiamo ricordarci che il sentiment è qualcosa che funziona nel breve e non certo nel lungo periodo, nel quale siamo tutti ovviamente nelle mani del Dio dei mercati.
Il problema è che se anche sei positivo a 12 mesi non lo puoi essere con certezza a 12 giorni: qui basta un post su Truth di Ronald Trump e le carte girano alla velocità della luce. L’unica cosa certa è la volatilità. Penso che sia l’incertezza del comportamento di Trump a fare scendere i mercati più che i dazi. Ma è solo una mia opinione.
Ora veniamo all’analisi tecnica: i livelli indicati ieri sull’SP500 sono stati infranti come noccioline dallo schiaccianoci delle vendite. Tanto che siamo arrivati persino a perforare la trendline rialzista, cosa che sarebbe devastante perché dovremmo fare una proiezione ribassista a naso a 4.000 cosa che francamente al memento credo improbabile. In altre parole andremmo a sbattere sul minimo del novembre 2023.
Anche il Nasdaq futures e indice composite hanno perforato al trendline rialzista e quindi l’obiettivo a 16.000 diventa possibile. In una situazione come questa di solito le previsioni più fosche da realizzarsi domani sono quelle meno improbabili perché già l’improbabile è avvenuto. O altra possibilità queste ipotesi si materializzeranno domani visto che ormai soprattutto per il Nasdaq ci siamo: basta un tracollino e non un tracollone per arrivare sull’obiettivo di 16.000.
Stessa situazione sul Ftse MIB 40 che ha intaccato la trendline rialzista: in caso di rottura a naso finiremmo a 25.000 cosa che per il momento non lo vedo nemmeno possibile. Più facile puntare su un rimbalzo proprio a partire dalla prossima settimana.
Conclusione: svendere lunedì quando ci sarà la parte finale del crollo (ricordate la famosa regola dell’ 1-2-3) potrebbe essere la decisione peggiore perché dopo dovrebbe arrivare il rimbalzone. In fin dei conti sulle trendline non si rimbalza sempre ?
Aspettiamoci un lunedì impegnativo, per la congiunzione astrale per cui i brutti momenti avvengono sempre di venerdì e di lunedì.
Poi da martedì potremmo vedere la luce.
Per quanto rimanga accesa non lo sappiamo, ma dovrebbe rimanere accesa per un po’.
Se non vedremo la luce entro breve ed entreremo in bear market dovremo andare a calcolare di nuovo tutti gli obiettivi di prezzo.
Ma fasciamoci la testa dopo essercela rotta.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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