Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Quando torna la volatilità


Sabato scorso ci siamo lasciati con un'area supportile sull'S&P500 attorno a 6013 (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/2/22/azioni-aquafil-azioni-industrie-de-nora/) e con una possibilità di allungo ribassista a 5950 prima e poi "più giù verso i 5800". Questo è il grafico che avevo postato:

Nella realtà dei fatti il minimo settimanale è stato a 5837,66 dai quali è poi scaturito un forte rialzo nell'ultima fase di venerdì con un close weekly a 5954,50 punti quindi sostanzialmente proprio su quel primo supporto indicato a 5950. A questo punto credo sia importante che il mercato regga questo livello proprio perché per me l'area importante rimane a 5800. E' interessante notare che SENZA MODIFICARE le linee tracciate la scorsa settimana ma solo PRLUNGANDOLE sulla settimana appena trascorsa otteniamo che l'S&P500 si è appoggiato su un supporto dinamico di lungo periodo (trendline che parte dai minimi di fine ottobre 2023 per intenderci). Inoltre si è appoggiato su una COMBO: la trendline stessa e quella sorta di resistenza  poi diventata supporto nel recente periodo (linea obliqua con massimi decrescenti che partono da dicembre 2024 e che sono stati un punto d'appoggio per l'indice nel mese di gennaio).

Molto sinteticamente: per ora la reazione c'è stata. Se però venissero bucati al ribasso i minimi settimanali di venerdì a 5850 ci potrebbe essere spazio per scendere verso 5779-5800.

L'analisi del VIX, come anticipato in un articolo dedicato alla domanda di un lettore (link: https://www.lombardreport.com/2025/2/27/vix-volatilit/) non ha trovato al momento la forza di spingersi sopra i 23 punti ed ha chiuso a 19,62 punti, quindi sotto il livello per me critico. Da notare tuttavia che se l'indice S&P500 si è quasi "rimangiato" la brutta seduta di giovedì, sia il VIX che la sua derivata seconda (VVIX) rimangono su valori leggermente superiori alla media della candela di giovedì. Questo è un segno che la paura non è completamente svanita fra gli operatori e non è da escludere che il rimbalzo sia di tipo tecnico. Personalmente vorrei vedere il VIX tornare SOTTO i 18 punti (minimi di mercoledì e giovedì), questo per scongiurare che non si tratti di "rimbalzo del gatto morto".

Backwards anche sul Nasdaq Composite. Il grafico che avevo postato sabato scorso è questo:

La chiusura di questa settimana vede l'indice tech testare MILLIMETRICAMENTE la media mobile a 200 periodi (colore rosso) dopo la rottura di 19220. Ovviamente e come sempre un plauso va fatto alle autorità che regolamentano i mercati: se poche aziende pesano moltissimo e se su quelle aziende vengono creati prodotti strutturati e cartolarizzati a leva (creazione di denaro dal nulla), così come si sale velocemente (e nessuno dice niente o fa niente) ecco che quando si scende lo si fa con estrema velocità perché non c'è una controparte. Il tutto naturalmente viene fatto NON da esseri umani ma da software, algoritmi e quotatori che non pensando agiscono e sono autoreplicanti e manipolano i book a seconda di come vengono colpiti o dagli ordini inseriti. Poi naturalmente in USA l'azione più bistrattata scambia centinaia di milioni di dollari. Su Borsa Italiana le prime dieci azioni scambiano il 50%-60% del volume totale e rimaniamo comunque dei poveracci. Con una Borsa illiquida è poi più facile utilizzare i software per tirare su il mercato all'unisono e farlo scendere nella seconda parte della giornata proprio come avevo spiegato sabato scorso grafico alla mano(link: https://www.lombardreport.com/2025/2/22/azioni-aquafil-azioni-industrie-de-nora/).

Tornando al Nasdaq credo sia importante un rientro SOPRA i 19220: da ex supporto ad attuale resistenza. ho deciso di tracciare una nuova trendline dinamica (tratteggiata in azzurro) di LUNGHISSIMO periodo che unisce i minimi di ottobre 2023, il minimo di agosto 2024 e quelli attuali sui quali passa anche la media a 200 periodi. Attenzione qualora si scendesse nuovamente in quell'intorno !!!!

Leggermente diversa la situazione per il Dow Jones che è rimasto sostanzialmente in laterale in queste ultime sedute sia rispetto all'S&P500 che al Nasdaq. Rimaniamo tuttavia in un'area ambigua: sopra 44000 si potrebbero rivedere i massimi storici. Sotto la trendline dinamica di lungo periodo ci potrebbe essere un ulteriore affondo alla ricerca dei minimi di dicembre 2024 e poi verso la mm200 e quindi attorno ai 42000 punti. 

Il Future DAX rimane sui massimi e tiene bene la media mobile a 20 periodi di colore verde. Non chiedetemi perché l'Europa, che è la prima manifattura e industria old style, riesca a tenere così bene in una economia stagnante come domanda. Forse l'unica spiegazione che mi do al momento è che i multipli statunitensi sono estremamente tirati (penso al P/E a dieci anni adeguato all'inflazione) e quindi qualcuno si è messo a comprare Europa. Come al solito c'è sempre tempo per farsi delle domande ed altrettanto tempo per darsi delle inutili risposte. Stando alla price action il trend è al momento intatto ma per la prossima ottava sarà importante porre attenzione alla tenuta del supporto a 22150.

Il FTSEMIB40 Future daily si trova in una situazione analoga a quella del DAX: sempre in uptrend e supporto di BREVE a 38200 punti circa in corrispondenza dei quali transita anche la media mobile a 20 periodi di colore verde.

Fronte watchlist...

Parto subito col dire che uno dei casi della settimana a Piazza Affari è stata Prysmian che ha fatto segnare un ribasso double digit nella seduta di giovedì. Come ho avuto modo di ricordare più e più volte i software ed algoritmi operano in monopolio e sono di origine anglosassone e manipolano quotidianamente i prezzi delle aziende quotate, talvolta creando micro volatilità in condizioni di bassa volatilità (immettono e tolgono bid e ask, magari a seconda di ordini che vengono immessi in modo da "scavallare" l'operatore salvo poi revocare la stessa size). In altre circostanze, come dimostra Prysmian, il prezzo diventa una variabile inifluente, ma non il volume ed il numero di contratti. Spesso infatti gli ordini vengono frazionati in micro size e le macchinette che scavallano cercano di essere sempre prime. Tempo fa mi era giunta voce che chi ha una size importante da liquidare "programma" il software proprio per scavallare qualunque altro operatore. In altri termini cerca sempre di essere primo (in questo caso in ASK e quindi in vendita) con una piccola soglia di tolleranza (che talvolta viene modificata). Il tutto naturalmente senza che certe pratiche vengano vietate (fortunatamente). Scrivo questo perché questi programmi hanno fatto diventare un mercato "all'Americana" ma da noi non ci sono le condizioni: siamo illiquidi!

Grazie a queste dinamiche algoritmiche truffaldine ho sfruttato un quotatore tarato male shortando l'azione con due piccoli lotti nell'ultimo minuto e richiudendo il trade alle 17.35 con un ottimo profitto in considerazione del tempo a mercato...e peccato che non sia andato overnight: l'apertura sarebbe stata a 54,66 euro con un ulteriore 4,3% di gain !!!

Detto questo credo che la situazione grafica di Prysmian sia compromessa su scala daily: rottura della trendline dinamica ascendente di lungo periodo, rottura del supporto statico@59,50-60,00 euro, rottura netta della media mobile a 200 periodi addirittura in gap down. Fondamentale per attenuare la discesa il recupero dell'area indicata (60 euro circa). Da seguire per chi opera in intraday, da stare alla finestra per chi opera sul lungo periodo. A differenza del forte ribasso di agosto dello scorso anno (ribasso per questioni worldwide), questa volta c'è una notizia societaria.

Come ho già avuto modo di scrivere e di dire nel webinar di martedì che trovate su youtube (link: https://www.youtube.com/watch?v=4R6pbl41yKw) il mio portafoglio azionario rimane scarico salvo piccole posizioni "da scommessa" come dico io. Fatta come sempre questa debita premessa procedo con l'analizzare qualche azione.

Industrie De Nora

Settimana positiva per il titolo analizzato sabato scorso che nonostante tutto si è spinto ad un rialzo attorno al 4.5% salvo poi chiudere poco sopra il close di venerdì scorso. Divergenta ribassista sull'RSI e azione un pò "tirata" nel breve e con volumi decrescenti. Mi aspetto uno spike in giù e poi si vedrà se avrà la forza di formare un 1-2-3 sul daily per andare almeno al test della mm200.

EuroGroup Laminations

Mi è costata un piccolo stop su settimana: prima la macchinetta era stata settata per comprare e poi è stata fatta invertire repentinamente e non ho avuto modo di capirlo. Azione "balorda" da tradare in intraday (se preferite software che fa solo bid/ask) e trend di lungo che rimane orientato al ribassso. Quello che noto sono volumi piuttosto alti nelle ultime due settimane e titolo che rimane al di sopra della media a 50 periodi di colore bianco. Mi piacerebbe, il condizionale è d'obbligo, consolidasse attorno a 2,70-2,80 euro per poi provare a risalire verso i 3 ed ambire -magari- alla media mobile a 200 periodi di colore rosso. Già sotto 2,60 il trend potrebbe essere compromesso. Close weekly@2,828.

Webuild

Qui siamo in trend daily definito. Se non intervengono ABB (Ferrari docet) credo ci sia spazio per una sua continuazione. Francamente non so se e quando la guerra finirà, ma mi domando se qualcuno non si stia già posizionando per sfruttare (brutto da dirlo ma tant'è) la ricostruzione futura. Trend invalidato sotto i 2,90-2,95 euro rispetto al close a 3,186. Lo stop rimane inevitabilmente largo e nell'ordine del 10%. Per chi volesse rischiare meno si può pensare di stoppare o smezzare a ridosso dei 3 euro (linea tratteggiata). Per me vale sempre l'equazione Stop largo=size modesta. 

IMMSI

Sta cercando di rompere 0,6 euro sul daily con discreti volumi (circa un milione di pezzi daily per un ctv attorno ai 600mila euro). Sul grafico settimanale notiamo come le ultime due settimane siano state caratterizzate da volumi costanti (6.6 milioni di pezzi totali spalmati sulle cinque sedute). Sopra 0.60 abbiamo un'altra resistenza a 0.65 o forse 0.66, meglio visibile sul grafico settimanale. Da notare come l'azione tenda a muoversi ad ondate iprovvisamente rialziste e poi ribassiste seppur in un trend laterale di lunghissimo (il che potrebbe anche essere un bene se venisse rotta la resistenza visto che ci sarebbero poi i massimi del 2017). Keep an eye on it.

 Salvatore Ferragamo

Da inizio anno sta performando abbastanza bene dopo la lunga discesa. Sul grafico settimanale è stata rotta una trendline dinamica discendente e potrebbe puntare ad un pull back verso i precedenti minimi storici ora resistenza attorno a 9,50-10,00 euro. Al momento è facile seguire la trendline rialzista di breve visibile sul daily. Brutto un ritorno sotto 7 euro rispetto agli 8,10 on close di venerdì (STOP per chi opera sul lungo periodo ovvero con l'ottica settimanale/mensile). Potrebbe aver invertito il trend ribassista di lungo anche perché ci troviamo al di sopra delle medie a 20, a 50 e a 200 periodi che fungono da supporti (una sorta di fascio di medie a me caro). Keep an eye anche in questo caso. 

Aquafil

Ha tentato l'allungo sopra 1,50 euro nella seduta di lunedì e poi il resto della settimana è stato in rosso con un close@1,40. Continua a non dispiacermi questa lateralizzazione che mi ricorda molto quella di DoValue. Medie mobili a 20 e a 50 sostanzialmente piatte, del resto non potrebbe essere altrimenti visto che siamo in laterale da mesi. Da notare che i volumi tendono a salire e ad accompagnare i rialzi e a scendere sui ribassi.  

In generale non credo sia da comprare sulla forza ma si possono sfruttare i ritracciamenti, tenendo come sempre a mente che si tratta di un titolo che da mercoledì ha scambiato circa 350mila pezzi quindi un controvalore modesto. Osservando la storia dell'azione, anche nel 2020 prima di salire con decisione da 3 euro a quasi 7 euro aveva lateralizzato a lungo permettendo di accumulare potenziale, specialmente dopo la rottura ribassista di un sopportone visibile nel punto 1 (forzatura a caccia di stop).  

Di seguito il calendario per la settimana entrante (Fonte dati: Borsa Italiana).

Ad maiora! 

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli

L’autore del presente articolo potrebbe detenere i titoli oggetto della sua analisi.
Il nostro giornale rispetta la Carta dei Doveri dell’Informazione Economica clicca qui >>