Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Obiettivo reddito – Quando lo yield dei bond targati Usd raddoppia quello dei Btp


Come diminuire il rischio di cambio, come trovare alti rendimenti, come semplificare le modalità di investimento e altro ancora: un percorso guidato attraverso il più grande pianeta obbligazionario del mondo, con decine di trilioni di Usd emessi. Dentro c’è proprio di tutto.

Il report della domenica

Ha senso analizzare i bond in Usd in un contesto di dollaro molto forte e forse ancor più forte nei prossimi mesi? La risposta è semplice: loro sono strutturalmente fondamentali in qualsiasi portafoglio, qualunque sia il rapporto di cambio in corso. Questo per tanti motivi ma per uno soprattutto: i rendimenti risultano da tantissimi anni ben superiori rispetto alle obbligazioni in euro. Spazio allora ad alcuni ragionamenti in merito a questa vastissima categoria di emissioni, la maggiore in assoluto nel mondo, nonché a una rassegna di titoli quotati su Borsa Italiana.

Otto consigli per farlo al meglio

Inevitabile la consapevolezza del rischio di cambio, che va maneggiato in maniera adeguata. Ecco come…

…con un conto in valuta, che ormai tutti gli intermediari offrono. Notevoli i vantaggi: si continua a operare nel tempo con il cross iniziale in base a cui cui si sono acquistati i dollari; non si pagano commissioni di cambio (spesso elevate) per le transazioni intermedie; si può mantenere liquidità in Usd sul c/c - in attesa di occasioni da cogliere - senza implicazioni fiscali fino a una giacenza massima di 51.645,69 euro. Oltre per almeno sette giorni lavorativi consecutivi nel corso dell’anno scatta la tassazione su eventuali plusvalenze, procedendo in ambito di dichiarazione dei redditi. E sono solo i maggiori punti forti del suo impiego!

Se l’obiettivo temporale dell’investimento è però corto meglio trascurare i bond in Usd, salvo nel caso di estrema debolezza della valuta

Anche nel caso l’intento sia di utilizzare il rendimento distribuito per esigenze personali meglio scartare l’ipotesi Usd, che si presta invece per incrementare il capitale nel lungo periodo

Preferibile effettuare entrate scaglionate al variare del cambio in presenza di un dollaro che si indebolisca. Naturalmente non c’è una regola fissa, perché non si può ipotizzare dove la valuta potrebbe proseguire la discesa, ma si deve operare individuando dei supporti o – nel caso non ci fidi dell’analisi tecnica oppure non la si conosca – su percentuali fisse. Per esempio del 5% o del 10% in rapporto alla disponibilità finanziaria

Un portafoglio di bond in Usd deve essere diversificato in termini di scadenze e di rischio di credito. Opportuno non farsi distrarre troppo da cedole molto elevate, assai diffuse in tale contesto

Una domanda di sempre: se devo riportare in Eur quanto investito in Usd c’è il rischio di perdite di cambio: il gioco vale allora la candela? Ciò avviene solo se si è gestito male il cross. Di qui la necessità di entrate scaglionate, che portino sempre più la media dei cambi complessivi degli acquisti verso la media dell’Eur/Usd per esempio a dieci anni. Questo dato è facilmente reperibile su vari siti finanziari

Non è più semplice scegliere degli Etf e magari puntare anche su quelli a cambio coperto? Risposta positiva. Le opzioni disponibili sono ormai talmente numerose che il costruire un portafoglio di replicanti relativi a bond in Usd – pure del contesto “emerging” – appare agevole. In questo caso si può non utilizzare il conto in valuta e la scelta di effettuare piani di acquisto è facilitata dalle varie piattaforme dei broker online. Occorre essere coscienti però che le performance globali saranno inferiori. Se lo si accetta ci si semplifica e non di poco la vita!

Rendimenti a confronto

Nel titolo si è detto che i bond Usa raddoppiamo anche il rendimento rispetto per esempio ai Btp. Bisogna dimostrarlo ora con i numeri.

Yield decennale Italia

3,46%

Yield decennale Usa

4,49%

Yield medio Usd corporate rating AAA

4,83%

Yield medio Usd corporate rating BBB

5,44%

Yield medio Usd corporate rating high yield (sotto BBB)

6,92%

La casualità fa sì che l’obiettivo sia centrato: 3,46% x 2 fa proprio 6,92%!!!

Certamente la rischiosità è diversa. Inutile segnalarlo. C’è comunque chi ritiene che stia diventando quasi meno rischioso puntare sulle corporate (soprattutto Usa) che sui titoli di Stato, poiché nel primo caso si tratta spesso di società in ottima salute e con grandi prospettive future, mentre nel secondo si riferisce a un quadro generalizzato di Paesi sempre più indebitati. Senz'altro una verità assoluta in merito non c’è ma valutare quest’oggettività è basilare in ottica di diversificazione dei portafogli, piccoli o grandi che siano.

C’è proprio di tutto!

La potenza dell’obbligazionario in dollari sta nella possibilità di pescare appunto di tutto: come nell’Oceano si estrae dalle bottiglie di platica alle cernie così nell’universo dei bond in Usd si reperisce dai titoli a tripla A dalle scadenze lunghissime ai CCC prossimi (ma non è certo!) al rimborso. Borsa Italiana offre una discreta diversificazione in tale ambito, seppur con liquidità altalenante. La Borsa di Francoforte espone una totale diversificazione per chi abbia accesso tramite canali bancari privilegiati. Infine ci sono i mercati non regolamentati, abbordabili solo dagli operatori professionali. Tale operatività è favorita da tagli prevalenti molto bassi (i classici 2.000 Usd), che consentono di costruire piani di accumulo nel tempo in base al variare delle quotazioni, nonché avvantaggiata da scambi continui e significativi.

La settimana scorsa per esempio il gigante della tecnologia Usa Oracle (molto impegnata nell’intelligenza artificiale) ha emesso cinque titoli, dal tasso variabile 2028 (cedola in corso 5,115%) al tasso fisso 2065 (6,125%), con un vero e proprio scoppiettio di contrattazioni degne di un titolo di Stato. È l’ultimo esempio di un contesto che offre ogni giorno novità meritevoli della massima attenzione. A chi legge interessa però la realtà di quanto quotato a casa nostra e in quest’ambito torniamo, con una selezione – volutamente diversificata – di titoli di Stato e di corporate presenti su Borsa Italiana dai diversi rating.

Titolo

Isin

Taglio

Yield in corso

Rating

Ford Motor 7,125% Nv2025 Usd

US345370BN94

5.000 Usd

5,4%

BBB-

Bombardier 7,875% Ap2027 Usd

USC10602BG11

2.000 Usd

8,1%

B+

Romania 5,875% Ge2029 Usd

XS2756521212

2.000 Usd

6,3%

BBB-

Imi tasso misto Mz2029 Usd

XS1963242752

2.000 Usd

5,3%

BBB

Ecopetrol 6,875% Ap2030 Usd

US279158AN94

1.000 Usd

7,3%

BB+

Ford Motor 7,45% Lg2031 Usd

US345370CA64

1.000 Usd

6,2%

BBB-

Bei green 4,375% Ot2031 Usd

US298785KE52

1.000 Usd

4,5%

AAA

Petroleos Mexicanos Amort. 6,7% Fb2032 Usd

US71643VAB18

10.000 Usd

9,8%

BBB

(Fitch B+)

Telecom Italia/Tim 6,0% St2034 Usd

US87927VAM00

1.000 Usd

6,7%

BB

Petroleos Mexicanos 6,625% Gn2035 Usd

US706451BG56

10.000 Usd

10,1%

BBB

(Fitch B+)

Telecom Italia/Tim 7,2% Lg2036 Usd

US87927VAR96

2.000 Usd

7,1%

BB

Intesa Sanpaolo step-down Ge2037 Usd

IT0005630188

2.000 Usd

5,9%

BBB

Petrobras 6,875% Ge2040 Usd

US71645WAQ42

2.000 Usd

7,1%

BB

Usa T-Bond 4,625% Fb2040

US912810QE10

1.000 Usd

4,7%

(prezzo 99,9 Usd)

AA+

Usa T-Bond 3,125% Fb2043 Usd

US912810QZ49

1.000 Usd

4,8%

(prezzo 80,2 Usd)

AA+

Amazon 4,95% Dc2044 Usd

US023135AQ91

2.000 Usd

5,3%

AA-

Microsoft 3,7% Ag2046 Usd

US594918BT09

2.000 Usd

5,3%

AAA

Apple 4,25% Fb2047 Usd

US037833CH12

2.000 Usd

5,4%

AA+

Usa T-Bond 3,0% Mg2047 Usd

US912810RX81

1.000 Usd

4,8%

(prezzo 75,4 Usd)

AA+

Usa T-Bond 2,0% Fb2050 Usd

US912810SL35

1.000 Usd

4,8%

(prezzo 59,3 Usd)

AA+

Usa T-Bond 4,125% Ag2053 Usd

US912810TT51

1.000 Usd

4,7%

(prezzo 91,0 Usd)

AA+

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