I due fattori che alimentano la forza del biglietto verde, testimoniata anche dall’andamento del dollaro index. Per gli obbligazionisti potrebbe essere l’occasione per inattese plusvalenze.
Buy or sell
Volatile ma strutturalmente in trend positivo sull’euro: il dollaro statunitense coglie tutte le scelte dell’amministrazione Trump per rafforzarsi, il che d’altra parte avviene rispetto all’intero contesto delle divise più importanti del mondo. Lo conferma il dollar index, indice dell’andamento dell’Usd in confronto a euro (con peso del 57,6%), yen giapponese (con peso del 13,6%), sterlina britannica (con peso dell’11,9%), dollaro canadese (con peso del 9,1%), corona svedese (con peso del 4,2%) e infine franco svizzero (con peso di 3,6%). Alla chiusura di ieri di 118,77 si è collocato poco lontano dai massimi di ottobre a oltre 113, top storico di lunghissimo periodo.
Rispetto all’euro la situazione è la seguente:
Ultimo cambio (00.50 di questa notte) |
1,0296 Eur/Usd |
Range dell’ultima seduta |
1,0272 / 1,0351 Eur/Usd |
Range ultimo anno |
1,018 / 1,121 Eur/Usd |
1° resistenza |
1,024 Eur/Usd |
2° resistenza |
1,013 Eur/Usd |
3° resistenza |
0,959 Eur/Usd |
1° supporto |
1,042 Eur/Usd |
2° supporto |
1,069 Eur/Usd |
I fattori che stanno spingendo il dollaro sono sostanzialmente due:
nel lungo termine la divergenza delle politiche monetarie
nel breve termine (il che provoca la volatilità) le decisioni sui dazi.
Difficile fare previsioni sull’andamento futuro. Gli stessi analisti si confermano piuttosto incerti ma quelli che si esprimono per un ulteriore rafforzamento vedono l’obiettivo della parità sull’euro, che si potrebbe raggiungere nel corso dell’estate, e qualcuno addirittura la rottura al di sotto.
In questo contesto è indubbio che l’abbinata obbligazioni/dollari (per chi abbia preso posizioni però in un più o meno recente passato) sarà vincente, con la possibilità di vendere titoli su cui il fattore cross dovesse comportare profitti particolarmente interessanti.
Segnaliamo infine che l’estensione del trend di rafforzamento in corso dall’estate 2024 e ben testimoniato da un canale dentro al quale il cambio Eur/Usd si è mosso senza nessuna sbavatura potrebbe proseguire fino all’obiettivo della parità ma in contesto volatile come si è registrato nelle ultime sedute. La battaglia quindi è in corso ma ha potenzialità di riservare improvvise sorprese.