Allora funziona così: piccola congestione piccola proiezione in caso di rottura.
Grande congestione grande proiezione in caso di rottura.
Sull’Sp500 e sugli altri indici USA la priccola congestione è stata rotta iei ed oggi ma l’obiettivo di prezzo è presto raggiunto.
Discorso diverso se cede il “supportone” (vedi figura) perchè in quel caso l’SP500 finisce bello dritto a 5.400 e più in basso:
Però c’è un però.
Questo ribasso è stato trainato dal Nasdaq il quale proprio oggi in apertura all’arrivo dei dati PCE in linea con le aspettative ha fatto una classica pulizia di ordini stop sotto i minimi del supportone e al momento di andare in pagina sta rimbalzando vigorosamente.
In zona Cesarini non possiamo ovviamente dire che c’è stata rottura e che non ci sarà domani.
Però rimane sempre il discorso che il trend è al rialzo fino a prova contraria.
La prova contraria in qusto caso sarebbe la decisa rottura di quota 20.500 del Nasdaq 100 indice con chiusura inferiore.
A quel punto anche noi ci dovremmo rassegnare a suonare la tromba del ribasso, almeno fino al raggiungimento di qualche obiettivo ribassista tecnico.
Siamo stati stoppati su Tesla e su Marvell e ha fatto male.
Tutto il resto galleggia.
Andiamo avanti perchè indietro non si torna.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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