Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

L’azione del giorno – Nvidia, per ora tutto benissimo ma il pericolo dazi c’è anche su questo fronte


Le notizie per la leader Usa dell’intelligenza artificiale sono ottime: fatturati in forte crescita e profitti pure. I grafici dell’azione evidenziano invece tanta incertezza. I motivi che determinano un quadro misto fra consuntivi e possibili evoluzioni future.

Buy or sell

Subito dopo la conclusione delle contrattazioni ieri a Wall Street Nvidia ha reso noti i suoi numeri del quarto trimestre 2024, superando le aspettative degli analisti per quanto riguarda i ricavi e gli utili netti, e fornendo solide previsioni per il primo trimestre 2025. La performance alla chiusura della seduta è stata così positiva del 3,67% ma nell’after hours si è registrato un calo dell’1,49%. Il quadro generale risulta quindi misto, per la complessità delle vicende non solo finanziarie ma soprattutto geopolitiche che coinvolgono la tecnologia Usa.

Perché è azione del giorno?

Può sembrare quasi iper ripetitiva l’attenzione dedicata alla leader Usa dell’intelligenza artificiale ma ormai è a questo fronte che si rivolge l’attesa degli investitori in termini di trimestrali, come fino a qualche tempo si faceva per Apple. Ora sostituita appunto dalla collega di Santa Clara. E adesso i numeri di Nvidia: ha riportato nel trimestre chiusosi di recente utili per azione di 0,89 $, cioè 0,05 $ superiori alle stime degli analisti di 0,84 $. Il fatturato del trimestre è stato pari a 39,3 miliardi di $ contro le stime di 38,1 miliardi, con un +12% rispetto al periodo precedente. Risultati assolutamente positivi e che dovrebbero essere confermati anche nel primo trimestre del nuovo anno

Cosa si dice del titolo sui mercati?

C’è un sentiment che comincia a farsi sentire, quello dell’eccesiva attenzione rivolta dagli investitori all’intelligenza artificiale. Jensen Huang, fondatore e Ceo di Nvidia, ha però reagito a questi timori - nella conferenza stampa di ieri – sostenendo che la domanda di Blackwell (nuovo chip di punta) è incredibile, poiché l'IA aggiunge nuovi fattori di crescita. In altre parole l'aumento delle capacità di calcolo rende i modelli ancor più efficienti e rapidi. Intanto emergono tuttavia preoccupazioni per la variabile dei dazi voluti da Trump. E ci si domanda se le vendite non siano state drogate nelle ultime settimane proprio dal timore della loro entrata in scena. Di quanto aumenteranno i prezzi dei componenti importati dall’Asia? Le stime sono aggiornate di giorno in giorno ma la loro attendibilità è bassa, visto che ufficialmente nulla si sa sulle misure che saranno decise dall’amministrazione Usa in un balletto di annunci del tutto contradditori

Isin

US67066G1040

Ultima quotazione (chiusura 26/2/2025)

131,28 Usd

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Un altro titolo su cui – malgrado tutto –c’è incertezza, malgrado gli ottimi risultati annunciati. Su base “daily” si ha un sell, su “weekly” un incerto neutral (che niente evidentemente suggerisce) e su base “monthly” ha tuttora sopravvento lo strong buy. Il tutto evidenzia le perplessità in corso non solo di questo specifico titolo ma dei mercati più in generale

Cosa dice l’analisi grafica

Il quadro visivo delle ultime 100 sedute manifesta un prevalere di candele rosse e soprattutto di consistenti candele rosse. Dopo quella del 7 gennaio, che ha impresso un’inversione ribassista, dal 18 febbraio ben sei le sedute negative, con la sola eccezione di quella di ieri. Il titolo intanto ha sfiorato martedì nel ribasso la media mobile a 200 già rotta all’ingiù a fine gennaio. Gli analisti specializzati su Nvidia mantengono il target buy ma l’impostazione grafica consiglia prudenza, a causa di un quadro generale assai ambiguo

Prime resistenze importanti

A 135,6 e poi a 143,8 Usd

Primi supporti importanti

Nell’area dei 126 Usd (dove si posizione attualmente la media a 200) e sotto sui 116,7 Usd

Rilevatore di rischio

E’ il fattore delle crescenti tensioni commerciali fra Usa e il resto del mondo il maggiore motivo di esitazione attuale

Segnale di forza

Trump non può accettare una crisi dell’industria tecnologica Usa, che si ripercuoterebbe su Wall Street. C’è quindi chi spera che cambi idea sui dazi relativi quanto meno all’Asia, considerando che il maggiore fornitore di Nvidia è Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. Lui chiede che la relativa produzione sia trasferita negli Usa ma l’opzione sembra irrealistica

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