La domanda che tutti pongono e nessuno vuole davvero sentire: è il momento di accumulare o liquidare? La risposta, come spesso accade, dipende da cosa avete nel sangue: adrenalina da trader o tranquillità da investitore strutturale.
Investitori vs Trader: Due Mondi, Due Religioni
Se siete del primo tipo, quelli che guardano i grafici come fossero mappe del tesoro e vivono di stop-loss e take-profit, sappiate che il mercato odierno è una giungla dove ogni fruscio può essere un serpente o un ramoscello. Se invece siete del secondo tipo, quelli che comprano azioni come se fossero quadri da appendere in salotto, allora il mantra è uno solo: "Nuovi massimi o niente".
Personalmente, in questo clima da bipolarismo finanziario, opterei per una via di mezzo: tenere in portafoglio titoli difensivi (utility, farmaceutici, beni di prima necessità) e muoversi all’acquisto solo su rotture di resistenza storiche. Perché? Perché i mercati, oggi più che mai, sono come quelle relazioni tossiche: sembrano stabili finché non esplodono.
Nasdaq: Il Canale di Correzione che (Forse) Ci Salverà
Partiamo dal Nasdaq, l’indice che ha fatto innamorare e piangere intere generazioni di tech-addicted. Dopo un leggero ripiegamento, il mercato tecnologico americano sta disegnando un canale di correzione con fondo ai 20.950-21.000 punti.
Finché resta in quest’area, possiamo dormire (quasi) tranquilli. Ma attenzione: una rottura al di sotto di 20.950 sarebbe come aprire il vaso di Pandora. Stop-loss obbligatori sotto questa soglia, perché in uno scenario del genere, i market maker potrebbero trasformare un semplice scivolone in una frana, grazie agli ordini "nascosti" nei book che esplodono nelle fasi di panico.
DAX e FTSE Mib: L’Europa tra Elezioni e Volatilità
Oltreoceano, il DAX tedesco è un’altra storia. Con le elezioni in Germania che si avvicinano (e l’Europa che trema), l’indice potrebbe subire sussulti di volatilità. Il livello critico da monitorare è 20.100 punti: una discesa fino a qui aprirebbe una finestra d’acquisto tactical, ma solo per chi ha nervi d’acciaio. Stessa logica per il FTSE Mib, che dopo aver sfiorato i 39.000 (vicino al nostro target settimanale di 39.300), potrebbe ritestare i 36.400 in caso di correzione prolungata. Attenzione, però: l’Italia resta un mercato estremamente sottile e per questo strumentalizzabile.
Bund e Obbligazioni: La Rivincita dei Rendimenti
Il vero colpo di scena della settimana? La ripresa del Bund , che dopo giorni di sofferenza ha sfondato i 132,8 punti, suggerendo che i rendimenti obbligazionari potrebbero finalmente calmarsi. Come avevamo previsto, l’impennata dei tassi era legata alla follia azionaria: gli investitori cercavano rendimenti più alti per compensare il rischio delle azioni. Ora che i listini si fermano, i bond tornano di moda. Ma attenzione: se il Bund supera i 133,6, potrebbe trascinare l’azionario in un nuovo vortice al ribasso. Perché? Perché significherebbe che il mercato scommette su una recessione più profonda di quanto dicano i dati.
Gold: Il Silenzioso Assedio ai 3.000$
L’oro, come un vecchio saggio, continua la sua marcia verso i 3.000$ senza fretta. Il metallo giallo eˋ la coperta di Linus di chi non si fida neˊ delle azioni neˊ delle obbligazioni.
Il segnale da attendere? Un closing settimanale sopra i 3000$ per confermare il trend. Nel frattempo, chi è già dentro può piramidare le posizioni, ma senza esagerare: anche l’oro ha le sue correzioni, e quelle spesso fanno male.
Azioni: Amazon, Tesla e il Gioco delle Tre Carte
Entriamo nel vivo con qualche titolo caldo:
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Amazon: Qualcuno vede un testa e spalle ribassista in formazione. Saraˋ così?
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Servono conferme, ma intanto , chi ha posizioni lunghe dovrebbe tenere gli stop sotto i 200$
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Tesla: Qui la partita si gioca nel breve periodo sui 338-340$ zona di possibile rimbalzo e switch di breve perido. Se rotta si punta al momento forte ai 305$, zona molto più importante dove siamo costretti a comprare per motivi tecnici e come sempre, ricordo, stop loss perchè al bypass non c'è perdono per i possessori long ma l'analisi dice che siano punti dove poter correre un rischio ampiamente giuistificato.
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Occhio alle trimestrali: Musk è capace di twittare un razzo o un crollo tra un meme e l’altro.
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Banca Generali: In caso di ritracciamento, i 46€ sono una zona di interesse intraday, ma il vero affare è ai 41€. Attenzione, però: sotto quel livello, meglio indossare elmetto e scavare trincee.
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Unicredit: Simile logica: 39€ sono appetibili, ma i 32€ sono il vero semaforo per chi vuole rischiare.
Le elezioni tedesche sono il vero evento da monitorare. Un risultato incerto potrebbe destabilizzare non solo la Germania ma l’intera architettura europea, già fragile dopo anni di crisi energetiche e debiti pubblici alle stelle. Se il nuovo governo mostrerà divisioni sulla politica fiscale o su altri temi fondanti, i mercati potrebbero reagire con vendite selvagge.
In sintesi, il mercato offre opportunità, ma solo per chi sa cosa sta cercando:
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Investitori strutturali: Restate difensivi, comprate solo su nuovi massimi, ignorate il rumore.
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Trader: Siate pronti a tutto, dagli scatti del DAX ai capricci di Tesla. Usate stop-loss stretti e non innamoratevi delle posizioni.
La settimana sarà una montagna russa, con l’Europa sospesa tra elezioni tedesche e tensioni geopolitiche. L’unica certezza? Chi non ha un piano rischia di finire come quelle lumache che attraversano l’autostrada: schiacciato dal mercato.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)
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