Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

"I mercati possono rimanere irrazionali più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente" (Keynes)


La settimana si chiude con un nuovo capitolo di euforia sui mercati europei: il DAX ha superato il target psicologico di 22.500 punti, spingendosi fino a 22.700, un livello che pochi avevano osato scommettere a inizio anno.

Un rally guidato da un mix di ottimismo geopolitico (gli accordi USA-Russia sul conflitto in Ucraina, seppur con l’Europa ai margini) e risultati societari "semi-solidi", come il balzo del 7% di Siemens AG. Ma ora, con l’indice tedesco in territorio ipercomprato e la Germania alle porte di elezioni anticipate tra 8 giorni, la domanda è: quanto può ancora correre questo toro senza una pausa?

 

Il DAX ha bruciato le tappe: dai 22.046 punti dell’11 febbraio 9 ai 22.700 di oggi, un +3% in pochi giorni. Tecnicamente, il trend primario resta rialzista, sostenuto dalle medie mobili a 50 e 200 giorni.

Tuttavia, gli oscillatori segnalano un ipercomprato estremo, come dicevamo, con l’RSI a 14 giorni sopra 80, livello che storicamente precede correzioni e avremmo scoperto l'acqua calda...

  • Scenario base: una pausa di consolidamento verso 22.350-22.500 punti sarebbe salutare per “ricaricare” l’indice. Una discesa sotto 21800 aprirebbe la porta a un test di 21.500.

  • Catalizzatori critici: le elezioni tedesche (22 febbraio) e i dati sull’inflazione USA, che hanno fatto frenare gli allentamenti della Fed. Un aumento dei rendimenti obbligazionari (come il Bund a 132.85) potrebbe drenare liquidità dalle azioni.

Europa vs. USA: Una Dicotomia Pericolosa

Mentre il DAX vola, la Germania affronta una recessione tecnica (-0.2% PIL nel 2024) e rischi strutturali: dal 10% delle esportazioni verso gli USA (a rischio tariffario).

Eppure, le Borse europee ignorano i fondamentali, trainate da:

  • Allentamento monetario della BCE: l’inflazione tedesca al 2.3% (sotto il picco) alimenta attese di tagli dei tassi.

  • Geopolitica: l’ipotesi di pace in Ucraina, anche se marginalizza l’Europa, riduce il premio di rischio.

Il paradosso? Le Borse europee sembrano muoversi in un “vuoto” logico, mentre Wall Street, pur ai massimi, mantiene una correlazione più stretta con i dati macro.

FTSE MIB: Superato il Target, ma Serve Prudenza

Il Ftse Mib ha superato i livelli attesi e potrebbe ancora avere 1.000 punti da spalmare, ma come il DAX, mostra  ipercomprato. Un consolidamento compreso tra 32850-34000 punti sarebbe auspicabile prima di nuovi slanci. Da monitorare.

  • Rendimenti BTP: un rialzo oltre il 4% potrebbe pesare sulle banche italiane.

  • Dinamiche settoriali: i titoli ciclici (automotive, energia) beneficiano del miglioramento del sentiment, ma sono esposti a volatilità.

Oro e Obbligazioni: Segnali Contrastanti

  • Oro verso 3.000$.

  • La corsa del metallo riflette timori inflazionistici e tensioni geopolitiche e la candela in correzione ultima riflette proprio il possibile accordo di pace in Europa. Tuttavia, un breakout sopra 3000 $ aprirebbe la strada a nuovi record, ma attenzione a possibili correzioni tecniche.

  • Bund in Range (132-133.3): Il ritorno dei rendimenti in positivo limita i rialzi, ma la BCE “dovice” mantiene il Bund sotto pressione.

Azioni da Tenere D’Occhio: Opportunità e Rischi

  • Broadcom Inc (AVGO): Gap up a 186$ da colmare. Un ritorno sopra190 potrebbe indicare forza, ma serve cautela sotto i 180$.

  • Crowdstrike (CRWD): In rally verso 470, ma un ritracciamento  a 411$ (o 367$) offrirebbe entry migliori.

  • Lam Research Corp (LRCX): Breakout sopra 80$ aprirebbe la strada ai 110$. 

  • Azione che si sta muovendo tra i 70$ e gli 80$ e che prova ad uscire dal trading range. Useremo il livello degli 80 $ come switch direzionale poichè oltre si apre la strada verso i vecchi massimi ai 110 $.

  • Netflix (NFLX): Si fa un gran parlare di aziende che lavorano nell'ambito dell'intelligenza artificiale e non si parla molto di Netflix ormai quotata oltre i 1000$.

I contenuti presenti sulla piattaforma trovano grande e agguerrita concorrenza da parte soprattutto di Amazon Prime, ma Netflix continua a restare oltre i 1000 $ per azione. Un primo punto di ingresso lo si trova molto più in basso agli 850$. Ritengo non si possa entrare qui su in cerca dei ghiacciai... Il punto migliore di rientro è un punto switch, dove troverà anche la verifica di qualità di questi ultimi movimenti, ed è fissato ai 700$, non un dollaro di più non un dollaro di meno. Gli stop loss vanno applicati perchè, proprio Netflix è uno dei grandi segnali di quanto siano costosi i colossi mondiali della finanza.

 

La Calma nei mercati? Un lusso che dura poco

I mercati europei vivono una fase di “ebbrezza tecnica”, sostenuta da liquidità e speranze geopolitiche.

Tuttavia, tre rischi incombono:

  1. Elezioni tedesche: Un governo instabile potrebbe riaccendere le tensioni sul debito UE.

  2. Fed e Inflazione USA: Un rimbalzo dell’inflazione anche nelle prossime rilevazioni, frenerebbe i tagli dei tassi, colpendo i growth stock.

  3. Valuation Estreme: Il DAX viaggia a P/E > 20, livello storicamente associato a correzioni.

StrategiaProfit taking parziale sui titoli più sopravvalutati, mantenendo esposizione su settori difensivi (healthcare, utilities) e su azioni con solidi bilanci (es. Siemens). Per i trader, range trading sul DAX (22.300-22.750) e acquisti in rientro su Crowdstrike e Lam Research.

"I mercati possono rimanere irrazionali più a lungo di quanto tu possa rimanere solvente" (Keynes).

Meglio cavalcare l’onda, ma con un piano di uscita. 

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)

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