Scelta imposta dalla necessità di rifinanziamento ma forse non solo. Tutti i numeri per confrontare i Buoni ordinari del Tesoro sulle varie scadenze e anche con un Btp.
Buy or sell
Non ci sono solo gli investitori a puntare sulle scadenze obbligazionarie corte per collocare liquidità. Anche l’emittente pubblico italiano va nella stessa direzione - evidentemente nel suo caso in ottica di raccolta - con il titolo d’eccellenza, il Bot. Ieri ne ha collocato infatti uno a 181 giorni, quindi a sei mesi, che da oggi andrà in quotazione sul Mot. L’operazione potrebbe avere un significato: perfino il Mef è incerto sulle evoluzioni di politica monetarie e preferisce esporsi a 6 mesi rispetto alla classica scadenza a 12 mesi. In realtà sulla decisione pesano più di tutto la scadenza di una precedente emissione proprio domani e quindi la necessità di rifinanziamento.
Queste le caratteristiche del titolo:
Denominazione |
Bot 31/7/2025 |
Isin |
IT0005633786 |
Data emissione |
31/1/2025 |
Data scadenza |
31/7/2025 |
Importo richiesto in asta |
9,97 miliardi di Eur |
Importo assegnato |
6,5 miliardi di Eur |
Rendimento medio |
2,356% |
Prezzo medio |
98,741 Eur |
Da notare… |
Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato che domani giungono a scadenza Bot per un valore complessivo di 9,35 miliardi di euro, tutti con durata semestrale. Secondo i dati aggiornati al 14 gennaio 2025, l’ammontare totale di Bot in circolazione era di 129,71 miliardi di euro, suddivisi tra 26,9 miliardi riferiti a titoli a 6 mesi e 102,81 miliardi relativi a titoli annuali |
Un confronto con un Bot su scadenza equivalente ma della generazione a 12 mesi (e quindi emesso nel luglio 2024) è utile per valutare la convenienza o meno del nuovo titolo.
Denominazione |
Bot Zc Lg2025 |
Isin |
IT0005603342 |
Scadenza |
14/7/2025 |
Quotazione chiusura 29/1/2025 |
98,89 Eur |
Rendimento |
2,48% |
È evidente come – a quotazione di collocamento del primo e di contrattazione del secondo – quest’ultimo sia più vantaggioso, con una differenza fra l’altro cospicua, considerando la sovrapposizione delle scadenze. Logicamente occorre attendere ora il debutto sul Mot del nuovo Bot a sei mesi per un giudizio definitivo.
Si conferma comunque come i Bot siano ancora più redditizi rispetto ad altre forme di collocamento della liquidità molto corte. Ecco allora un raffronto di tutta la curva delle scadenze di questa categoria di titoli di Stato.
Emissione |
Prezzo (alla chiusura di ieri) |
Yield (su base annua) |
Bot marzo 2025 |
99,697 Eur |
2,64% |
Bot aprile 2025 |
99,501 Eur |
2,51% |
Bot maggio 2025 |
99,314 Eur |
2,45% |
Bot giugno 2025 |
99,097 Eur |
2,50% |
Bot agosto 2025 |
98,671 Eur |
2,52% |
Bot settembre 2025 |
98,494 Eur |
2,49% |
Bot ottobre 2025 |
98,313 Eur |
2,45% |
Bot novembre 2025 |
98,088 Eur |
2,48% |
Bot dicembre 2025 |
97,906 Eur |
2,48% |
Bot gennaio 2026 |
97,72 Eur |
2,45% |
Infine un confronto con un Btp a scadenza gennaio 2026, utile per chi voglia esporsi a un anno.
Denominazione |
Btp 3,5% Ge2026 |
Isin |
IT0005514473 |
Scadenza |
15/1/2026 |
Quotazione chiusura 29/1/2025 |
100,962 Eur |
Rendimento |
2,49% |
Logicamente una differenza importante sta nella componente fiscale. Il Btp Ge2026 – quotando sopra 100 – consente di produrre una minusvalenza a scadenza, da utilizzare immediatamente o entro 4 anni.