Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

Ultima ora – Mps da preda a predatrice: vorrebbe azzannare Mediobanca!


La notizia – o meglio l’indiscrezione – è stata diffusa nella notte. Si aggroviglierebbe così ancor più il tentativo di controllo del sistema bancario italiano. Ecco, proprio in quest’ottica va considerata e il perché ve lo spieghiamo con i dettagli del caso.

Buy or sell

Nottata molto agitata nel mondo finanziario italiano. L’agenzia Bloomberg ha dato infatti notizia di un’operazione che cambierebbe completamente il panorama nel settore: Monte dei Paschi di Siena starebbe per lanciare un’operazione straordinaria su Mediobanca. Inevitabile l’utilizzo del condizionale, sebbene la fonte ipotizzi addirittura qualche ammissione già in mattinata. È evidente che la reazione dei mercati in apertura di seduta sarà indicativa dei sentiment in merito: una bufala oppure una svolta nel consolidamento del settore?

Raccogliamo intanto alcune indiscrezioni e notizie delle ultimissime ore:

● Si parla di acquisizione totale o parziale ma anche di un eventuale accordo: un così ampio (e scontato) ventaglio di ipotesi indebolisce le possibilità di un’effettiva Opa.

● Si ipotizza una reazione di Mediobanca, che potrebbe avere delle alternative in tasca per escludere l’azzannata di Mps.

● Mentre Unicredit sembrerebbe frenare nell’acquisizione di Commerzbank, in attesa degli esiti delle elezioni politiche tedesche, si sta scaldando lo scontro sull’obiettivo Banco Bpm. C’è chi suppone così che l’eventuale Opa di Siena su Mediobanca possa essere una reazione del capitale pubblico, che detiene l’11,7% di Mps, primo azionista, ma con Banco Bpm al 9% - direttamente o indirettamente tramite Anima – per aggirare appunto l’operazione di Unicredit sullo stesso Banco Bpm. Se così fosse (e la supposizione è realistica) il gioco a incastro di controllo del sistema bancario italiano si complicherebbe ancor più.

● Lo dimostra una particolareggiata sintesi dell’agenzia Ansa, che ricorda in merito: “l'azionariato del Monte dei Paschi ha visto il recente ingresso di Delfin (ora al 9,78%), di Caltagirone (al 5%) e di Banco Bpm (al 5%) che a sua volta – come già detto - ha lanciato un'opa su Anima, la quale detiene il 4% del Monte ma che a sua volta è sottoposta ad Ops da parte di Unicredit. In Mediobanca, invece, sono già presenti sia Caltagirone (9,98%) sia Delfin (19,81%). Tutte e tre le società sono poi azioniste di Generali: Mediobanca con il 13,1%, il gruppo Del Vecchio (Delfin) con il 9,93% e il gruppo Caltagirone con un portafoglio attorno al 7%”. Un riepilogo perfetto di un intricato sistema che andrà un giorno o l’altro sciolto in un modo o nell’altro ma su cui pesa certamente uno scontro politico/finanziario in Italia e perfino – indirettamente – in Germania.

● Ieri Mps ha chiuso a Piazza Affari a 6,974 Eur (+1,31%) e Mediobanca a 15,29 Eur (+1,43%). Sono questi i riferimenti da seguire per la seduta di oggi, che potrebbe essere esplosiva se il mercato crederà a tali indiscrezioni.

Il confronto fra gruppi di potere appare evidente e caratterizzerà l’andamento delle quotazioni ancora per qualche tempo. È presumibile quindi tanta volatilità per il nucleo forte delle contrattazioni di Borsa Italiana.

Non accontentarti solo degli articoli Free!

Registrati gratuitamente e avrai accesso senza limitazioni ai servizi premium per 7 giorni!