Netto rimbalzo dell’azione della distribuzione streaming ma in after-hours, grazie a ottimi risultati. La Trump Media & Technology Corp subisce invece una rapida correzione e a qualcuno il perché è chiaro. Nasce intanto l’Indicatore di Euforia Azionaria: ecco cos’è. Quattro titoli Usa sotto osservazione.
Buy or sell
La prima seduta di Wall Street sotto il cappello della nuova Presidenza Trump porta a non poche sorprese. Il verdetto è stato senz’altro positivo, perché il segno verde ha avuto il sopravvento, grazie soprattutto alla forza delle azioni tecnologiche. Ecco cosa è successo con notizie varie e altro ancora.
Chi ha prevalso in una giornata molto particolare? |
Come si annunciava già nei giorni scorsi è stato soprattutto il settore delle piccole capitalizzazioni. Lo small cap Russell 2000 ha messo a segno un +1,94%, chiudendo a 2.319,9, poco sotto i recenti massimi storici. A livello di singole azioni c’è stata una sorpresa nelle contrattazioni after–hours. Netflix è rimbalzata del 14,4% post annuncio di un’eccezionale performance commerciale: il numero degli abbonati è infatti salito a 18,9 milioni, con gli utili che fanno un balzo. Inoltre la società ha comunicato un buy-back da 15 miliardi di Usd |
Chi ha perso invece? |
La Trump Media & Technology Corp. in calo dell’11%, il che era un po' scontato, data l’onda lunga dell’elezione presidenziale che si sta un po' esaurendo. In realtà a Wall Street si pensa che si tratti di un effetto indiretto dopo l’annuncio da parte dello stesso Trump di una criptovaluta, la $Trump, schizzata da 18 cents a 75 Usd in 24 ore, con un possibile switch di capitali a sfavore della società TM&T |
Naturalmente si è avuto il primo effetto delle minacce di dazi: vittima la Borsa cinese! |
Trump ha confermato che potrebbe imporre una tariffa del 10% sulle importazioni cinesi già dal 1° febbraio. In realtà è poca cosa rispetto a quanto preannunziato in precedenza ma la conseguenza è stata negativa per gli indici di Pechino e dintorni |
C’è invece ottimismo attorno a Wall Street. Proseguirà? |
Risposta indiretta: la banca inglese Barclays ha presentato un nuovo rilevatore di sentiment. Si tratta dell’Indicatore di Euforia Azionaria. La denominazione si adatta certamente ai tempi, anche perché si sta notando un incremento delle posizioni long-only, il che avviene anche nell’ambito obbligazionario, all’opposto di quanto si temeva fino alla settimana scorsa. Ne consegue che confrontando l’indicatore di Euforia con il Vix – relativo alla volatilità – si potrà effettuare un’efficiente analisi di quanto si avverte sui mercati |
Vediamo adesso alcune singole storie di Borsa… |
Analizzando la lista delle prime Usa Tech 50 non si nota nulla di anomalo. La maggior parte è cresciuta ma con performance bilanciate e quindi senza nessuno strappo, salvo appunto quello di Netflix nell’after-hours Netflix – in base al dopo seduta – è salita a 994,9 Usd contro la chiusura di giornata a 869,7 Usd. Il risultato verrà confermato oggi, visto che nel dopo mercato i volumi sono risultati in realtà contenuti? Nvidia dimostra tanta volatilità nelle ultime sedute, dopo quella in pesante rosso del 7 gennaio. Sui 129,9 Usd si è delineato un nuovo supporto, da cui è partito un riscatto, con chiusura ieri a 140,8 Usd. Importante la tenuta dei 135,57 Usd, mentre la sfida si manifesta con la resistenza dei 148,88 Usd Micron Technology sta tentando la rottura al rialzo della media mobile a 200 sedute dopo la debolezza di fine 2024. Chiusura ieri a 109,38 Usd (+3,4%), esattamente sulla variabile dinamica più lunga ma poco sopra si segala la resistenza dei 113,26 Usd Apple è l’altra perdente della seduta, anzi forse è la vera perdente al di là del caso Trump Media & Technology. Ha dissipato il 3,19%, con in più due segnali sfavorevoli: un “gap down” di apertura abbastanza pronunciato nonché un baffo al ribasso fino a 219,38 Usd contro la chiusura a 222,64 Usd. Dal 27 dicembre si sono susseguite 10 sedute negative contro 4 moderatamente positive. Ci sono difficoltà in Cina e il mercato guarda intanto in prospettiva alla prossima trimestrale, attesa il 30 gennaio. Il sentiment non è dei migliori |
Non si può infine negare uno sguardo al Bitcoin! |
La voglia di salire è evidente. Dopo la rottura al rialzo dell’importante soglia psicologica dei 100.000 Usd in poche sedute si è tentato addirittura l’attacco ai 110.000 per poi attestarsi sui 105-106.000. Da segnalare in merito in Italia la notizia che, essendo prive di valore legale, le criptovalute non possono essere sequestrate dal fisco, nemmeno quando i contribuenti evadono le tasse sulle plusvalenze generate da operazioni di trading riguardanti per esempio i bitcoin. L’ha stabilito una sentenza della Cassazione |