La Bce si prepara ad affrontare il 2025 con ulteriori interventi di politica monetaria espansiva, spinta da dati che confermano una stagnazione economica nell’eurozona. Nel frattempo, il Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano annuncia il lancio del Btp Più, un titolo di Stato dedicato ai piccoli risparmiatori con caratteristiche innovative e flessibili.
La lettura finale dell’inflazione di dicembre nell’eurozona ha evidenziato un incremento annuo dal 2,2% al 2,4%, con un indice core stabile al 2,7%. Nonostante questo aumento, la Bce ha ancora margini per proseguire con ulteriori tagli dei tassi, con almeno tre riduzioni attese entro il primo semestre 2025.
I dati macroeconomici in arrivo saranno cruciali per definire le prossime mosse della banca centrale, in particolare gli indici PMI del 24 gennaio, che offriranno un quadro aggiornato del settore manifatturiero e dei servizi, e la prima stima del PIL del quarto trimestre 2024, prevista il 30 gennaio, che potrebbe confermare un rallentamento rispetto al +0,4% del trimestre precedente.
Esponenti di spicco della Bce, come Philip Lane e Villeroy de Galhau, hanno ribadito l’urgenza di un abbassamento dei tassi, con l’obiettivo di riportare il costo del denaro vicino al 2%, livello considerato neutrale. Tuttavia, permangono voci più prudenti che sottolineano le difficoltà legate all’inflazione di fondo, ancora sopra il target.
Per quanto riguarda invece il nuovo Btp Più, in collocamento dal 17 al 21 febbraio e sul quale avremo maggiori dettagli nelle prossime settimane, è il primo titolo di Stato italiano del 2025 pensato per i piccoli risparmiatori. Queste in sintesi le sue caratteristiche:
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- Durata di 8 anni con cedole trimestrali Step-Pp, che aumentano nella seconda metà della vita del titolo.
- Opzione di rimborso anticipato dopo 4 anni, per chi ha acquistato il titolo in fase di collocamento e lo ha mantenuto in portafoglio fino alla data di esercizio dell’opzione di rimborso anticipato.
Il collocamento sarà senza commissioni, con un taglio minimo di investimento di 1.000 euro, e il titolo sarà acquistabile tramite home banking, banche e uffici postali. Come per tutti i titoli di Stato, il Btp Più beneficia di una tassazione agevolata al 12,5%, dell’esenzione dall’imposta di successione e non viene incluso nel calcolo dell’ISEE fino a 50.000 euro investiti.
Passiamo ai numeri e all’analisi delle curve.
Analisi ZC-Yield Curve Eur
La lettura aggiornata della ZC-Yield Curve mostra una flessione dei rendimenti rispetto alla precedente rilevazione. Il rendimento sulla scadenza a 10 anni è sceso in area 2,48%, mentre quello del trentennale si attesta al 2,22%, evidenziando un lieve calo su tutta la curva.
La curva mantiene un andamento volatile e differenziato tra i vari segmenti. Il tratto breve (2025-2027) resta negativo e nervoso, con un calo marcato dei rendimenti che passano dal 3% al 2,35% per le scadenze di inizio 2027, riflettendo le incertezze del mercato. Nel segmento 2027-2041, la curva assume un’inclinazione positiva con pendenza moderata, per poi tornare nuovamente negativa oltre il 2041, segnalando una perdita di fiducia nelle scadenze più lunghe.
Il differenziale tra i rendimenti a 10 anni e 2 anni si è ridotto ulteriormente, portandosi a 0,14%, suggerendo un sentiment di mercato che, seppur ancora incerto, si sta stabilizzando.
Per i tassi forward sull’Euribor a 6 mesi, le proiezioni indicano un ritorno verso area 2% per metà 2026, in linea con le aspettative di un ulteriori tagli dei tassi da parte della Bce per stimolare l’economia.
Analisi Integrata Trendycator
L'analisi dei principali rendimenti decennali, basata sul modello Trendycator, evidenzia un quadro eterogeneo, con variazioni significative nei rendimenti e segnali di tendenza aggiornati.
Nel Regno Unito, i rendimenti dei titoli decennali scendono con decisione e si assestano al 4,62%, pur mantenendo una tendenza rialzista. Il Trendycator, infatti, conferma lo stato LONG, riflettendo una dinamica rialzista consolidata da diverse settimane.
Anche in Germania, il Bund registra un lieve calo del rendimento, che si porta al 2,52%, ma con un cambio di tendenza significativo: il modello Trendycator passa ora a uno stato LONG, segnalando un potenziale cambio di scenario che andrà comunque confermato nelle prossime settimane.
In Italia, anche i rendimenti dei Btp decennali diminuiscono e si stabilizzano al 3,65%, con lo spread rispetto al Bund in decisa riduzione e ora in area 115 punti base. Il Trendycator resta in stato NEUTRAL, indicando una pausa nella direzione precedente ribassista dei rendimenti.
Negli Stati Uniti, i rendimenti del Treasury calano abbastanza vistosamente, con il decennale ora al 4,61%, confermando tuttavia per ora una tendenza rialzista, come evidenziato anche dal Trendycator che rimane in stato LONG, coerente con il trend positivo osservato negli ultimi mesi.
Rendimenti bond governativi benchmark mondiali
Tabella dei rendimenti, su base settimanale, delle obbligazioni governative mondiali con qualunque rating. Il ranking considera i bond benchmark decennali in tutte le valute di emissione. In alcuni casi, per alcuni emittenti o per alcune valute, il rapporto rischio/rendimento di questi bond può essere anche piuttosto speculativo.
Conclusioni operative
Le strategie operative rimangono in gran parte confermate, dato che il quadro generale non ha subito cambiamenti sostanziali. Tuttavia, i dati appena pubblicati sull'inflazione e le attese per i prossimi indicatori macroeconomici dell’UE rafforzano l’idea di una Bce pronta a tagliare i tassi per stimolare un’economia che continua a mostrare segnali di stagnazione. Anche il recente rimbalzo nelle quotazioni delle obbligazioni sottolinea le aspettative di una serie di interventi di allentamento monetario.
Per il nuovo Btp Più, sarà importante monitorare l’attuale mercato dei Btp con struttura step-up, valutandone i rendimenti e le dinamiche di prezzo. Questo confronto consentirà di avere un quadro chiaro sull’attrattività della nuova emissione rispetto ai titoli già in circolazione, sia in termini di cedole che di rendimento a scadenza.
Per chi cerca opportunità in ottica speculativa, si suggerisce una selezione mirata di obbligazioni a lunga duration, privilegiando quei titoli con una sensibilità del prezzo superiore al 10% in caso di un taglio cumulativo dei tassi di 50 punti base. Questi strumenti offrono un interessante potenziale di guadagno nel caso in cui la Bce confermi il suo orientamento espansivo.
Per gli investitori più prudenti, che puntano alla stabilità delle cedole e a rendimenti soddisfacenti, la selezione dovrebbe concentrarsi su governativi europei investment grade. I criteri suggeriti dovrennero includere una cedola non inferiore al 2,5%, un rendimento a scadenza non inferiore al 3,5% e quotazioni sotto la pari. Questi titoli combinano un interessante rapporto rischio/rendimento con la possibilità di un apprezzamento del prezzo in caso di un ulteriore calo dei tassi.
Qui sotto, ecco la selezione dei nostri Btp con struttura Step-Up attualmente quotati da tenere monitorati.
L’autore del presente articolo è iscritto all’Ordine dei Giornalisti e non detiene gli strumenti oggetto delle sue analisi.
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