Come sarà il 2025 per i mercati azionari ?
Non lo so.
Se pensate alle previsioni che hanno fatto (abbiamo fatto ?) relativamente prima all’hard landing, poi al soft landing ed infine al landing tout court viene da sorridere. Il 2024 si è rivelato un anno straordinario per i mercati azionari di Wall Street, grazie a un mix di fattori: l’esplosione dell’intelligenza artificiale, il calo dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve e la solidità dell’economia americana. Il Nasdaq ha registrato un balzo del 28,6% nell’anno, mentre l’S&P 500 ha segnato un guadagno del 23,3%, la sua miglior performance biennale dal 1997-1998, complice l’aumento del 24% ottenuto nel 2023. Anche il Dow Jones ha chiuso con una crescita del 12,9%.
Molti sostengono che dopo il bello viene il brutto, o viene almeno il tempo variabile.
Chi vede il bicchiere mezzo pieno sostene che le aspettative di tagli fiscali e una regolamentazione più flessibile durante il secondo mandato di Donald Trump hanno alimentato ulteriormente i guadagni degli ultimi mesi e potrebbero sostenere il rally anche quest’anno.
Chi vede il bicchiere mezzo vuoto è convinto che gli investitori hanno dovuto ridimensionare le loro aspettative di ulteriori allentamenti monetari nel 2025. Con un’inflazione che rimane al di sopra dell’obiettivo prefissato, le proiezioni della Fed indicano che i tassi di interesse diminuiranno meno del previsto. Questo ha causato, all’inizio di dicembre, la peggiore seduta in quattro mesi per l’S&P 500 e un calo dell’indice del 2,5% nel mese.
La realtà è che tutti prevedono un PIL USA in crescita per il 2025 e fai davvero fatica a sperare che i tassi possano scendere. Chi si è bevuta la narrativa dell’hard landing si trova con una perdita del 17% sui Treasuries a lunga scadenza USA e quindi bisogna sempre stare attenti a queste ragionamenti speciosi. Nel grafico che segue il consensus del tasso di crescita del PIL USA nel 2025 ... alla faccia dell’hard landing.
E veniamo all’Europa siamo talmente divergenti in termini di andamento generale dell’economia che ci possiamo chiedere se la ECB non sia stata troppo colomba nell’abbassare i tassi di interesse finora:
Noi che ci fidiamo solo dei grafici (o principalmente) dei grafici possiamo dire che il nostro indice continuerà a non andare da nessuna parte come ha fatto finora e l’SP500 continuerà a salire. Ora l’indice SP500 sta testando per la terza volta un bel supporto sul grafico daily e quindi teoricamente questo sarebbe il momento per comprare, non per vendere.
Ma veniamo alle azioni italiane:
SAIPEM: titolo con una forza mostruosa a livello relativo. Tecnicamente sta costruendo un box orizzontale fatto di 3 v rovesciate e quindi se prosegue la corsa è nostro. A livello fondamentale non è granché ma ovviamente dobbiamo prendere quello che passa il convento del momentum.
WE BUILD: sempre sotto osservazione, ha più voglia di salire che di scendere.
TXT: ha rotto i massimi del collocamento avvenuto secoli addietro. Fondamentalmente non è malaccio, ma non perfetta e comunque un margine di apprezzamento ci dovrebbe essere ancora perché con un tasso medio di crescita composto a 3 anni degli EPS del 59% ha alla fine un price earning di 23. Ma ci fa paura comprare così alla baionetta ... vediamo come si evolve.
REVO INSURANCE: sempre pronta a rialzare la testa ...
FINECO: stiamo pronti a comprare ...
Negli USA:
APPLE: spettacolo, dopo la sfuriata al rialzo ora scende, l’aspettiamo con la proiezione della trendline e a cavallo di 240.
EXON MOBIL: finta trappola al ribasso .. spettacolo
TESLA: sta crollando, benissimo, l’aspettiamo al prossimo doppio minimo
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