Con singoli ordini tipicamente da retail. Il decennale italiano torna addirittura al 3,8% di rendimento e penalizza inevitabilmente l’esordiente titolo di Stato “verde”, con cedola 4,1% e scadenza 2046. Cosa evidenzia la sua prima seduta sul secondario.
Buy or sell
Autore foto: Guilherme Santos – Ringraziamenti: Guilherme Santos/21.com.br - Copyright: 2015 CC BY-NC-SA 3.0 BR Guilherme Santos
Era atteso, forse più di un normale Btp. Il Green 4,1% 2046 (Isin IT0005631608) ha chiuso il primo appuntamento sul secondario evidenziando una debolezza non trascurabile, frutto di un quadro globale dei nostri titoli di Stato (trend generalizzato comunque a livello europeo) di forte incertezza. Lo conferma il rendimento del decennale salito di nuovo oltre il 3,8%
Prezzo chiusura 13/1/25 |
98,53 Eur |
Yield lordo |
4,2% |
Come si è mosso nella prima seduta |
Con un minimo a metà giornata è rimasto sempre sotto i 99 Eur per tutta la seduta, dimostrando una debolezza maggiore rispetto alle previsioni di apertura |
Chi l’ha comprato |
Soprattutto il retail, visto che la prevalenza dei contratti – salvo alcuni soprattutto in chiusura di sessione – si è attestata su importi modesti. Il mercato dei piccoli e medi investitori è d’altra parte allettata da tempo dalle emissioni di Btp con cedola oltre il 4% |
Massimo e minimo di seduta |
98,93 e 98,38 Eur |
Come si sono comportati gli altri Btp Green |
Il 4% 2035 (Isin IT0005508590) ha chiuso a 102,27 Eur (-0,49%) con yield sul 3,8%. Il 4,05% 2037 (Isin IT0005596470) ha terminato a 101,35 Eur (-0,44%) con yield al 4%. L’1,5% 2045 (Isin IT0005438004) è stato quello maggiormente colpito dalle vendite, con chiusura a 64,2 Eur (-0,97%) con yield sul 4%. Il confronto evidenzia una situazione di forte incertezza per tutti i Btp, sebbene i “Green” si siano comportati mediamente meglio dei titoli tradizionali con duration corrispondente |
E ora un confronto con il Btp 3,25% 2046 (Isin IT0005083057), quindi su identica scadenza |
Il rendimento è sostanzialmente allineato a quello del “Green”, benché la seduta abbia dimostrato una maggiore volatilità intraday del Btp tradizionale |
Infine ieri ha debuttato anche il nuovo decennale 3,65% Ag2035 (Isin IT00056315909). Come si è comportato? |
La scadenza più corta rispetto a quella del “Green” l’ha favorito in termini di tenuta della quotazione. Ha registrato infatti una performance negativa di solo lo 0,35%, con una chiusura a 99,22 Eur, sebbene durante tutta la seduta si sia mosso sotto i 99 Eur. Il rendimento a scadenza (3,77%) si è quindi confermato sotto il 4%, che resta l’asticella di riferimento per tutte le scadenze lunghe |