Emilio Tomasini scrive regolarmente per:

America in affanno ed Europa più tonica, almeno per il momento


Buon fine settimana a tutti. Quella che si è conclusa è stata una settimana delicata per i principali listini azionari e si è palesata in modo ancor più evidente la dicotomia tra Europa e Stati Uniti già indicata sabato scorso (link articolo: https://www.lombardreport.com/2025/1/4/azioni-edison-bond-eu-2053/). La scorsa ottava vi avevo lasciati nel dubbio che l'S&P500 stesse formando una sorta di testa e spalle ribassista. Per chi mi segue da anni sa che NON attribuisco alcuna specifica valenza alle figure di analisi tecnica e NON mi baso SOLO sull'analisi tecnica per decidere se entrare o meno in posizione (long o short naturalmente). Detta in poche parole, considero l'AN (che non è l'ex partito politico ;-)) un semplice tool che probabilmente esprime la psicologia degli operatori nel loro insieme, ma il grafico è di per sè un qualcosa di già vecchio, sia che sia daily, sia che sia a 5 minuti o al secondo. Fatta questa lunga e forse un pò inutile premessa, torniamo all'S&P500 che sul daily sta cercando di bucare un supporto statico che permetterebbe la chiusura del "famoso" gap up creatosi con l'elezione di Trump. Rispetto al close di venerdì@5827 punti c'è spazio di discesa fino a 5780 circa e forse più in giù. AL MOMENTO ritengo che solo una risalita sopra i 6012 punti (massimi settimanali) potrebbe invalidare il quadro attuale volto ad una sostanziale debolezza. La volatilità è sì in salita ma senza un vero e proprio panico e questa mi fa propendere per un consolidamento/assestamento e -al momento- non-ancora- per una vera e propria inversione di tendenza.

Il fatto che ci sia un conslidamento in corso mi fa propendere per la possibilità che l'S&P500 vada alla ricerca di una trendline dinamica di lungo periodo che parte addirittura dai minimi del 2023 (vedere freccia verde nel grafico in basso). Faccio poi notare che la trendline dinamica di breve (che univa i minimi di agosto e di fine ottobre 2024) è stata rotta e c'è stato un veloce pullback proprio in area 6012 punti.

Il Dow Jones mostra un quadro nettamente più debole come del resto avevamo già visto la scorsa settimana. Rispetto all'S&P abbiamo testato market on close la trendline dinamica di lungo periodo che parte dai minimi del 2023. C'è un supporto poco sotto attorno all'area 41600 rispetto ai 41938 punti di chiusura di venerdì. Poi il passo successivo sarebbe a 40500 ma nel mezzo ad attutire l'eventuale discesa troveremmo la media mobile a 200 periodi (ellisse). Quadro di consolidamento/indebolimento anche in questo caso.

Il Nasdaq Composite sul daily presenta tre massimi decrescenti (punti 1-2-3). Anche i minimi di questi swing sono ribassisti, ma si nota chiaramente come la rottura non sia ancora stata caratterizzata da uno scatto ribassista accentuato, almeno per il momento.

La situazione sugli indici europei vede un Dax che sembra formare un doppio massimo a 20500: due massimi allineati con stocastico in leggera divergenza ribassista (anche in questo caso NON mi baso sugli oscillatori che arrivano sempre tardi rispetto alla price action sulla quale sono costruiti però mi piace comunque osservarli su scala daily). 

Il nostro Fib daily ha rotto al rialzo il livellone statico importantissimo che avevo collocato a 35150-35200 chiudendo l'ottava a 35220. Impostazione tecnica dunque positiva anche perché costituisce un massimo pluriennale. C'è un però, come sempre del resto: se i mercati stornassero credete che si possa restare su questi livelli? Visto che non sarebbe la prima volta che si bucano aree importanti e poi segue un movimento contrario (caccia agli stop per intenderci o falso breakout), consiglierei stop strettissimi. In sintesi: in caso di long stop stretto sotto i 34900-34950 (meno dell'1% dai livelli attuali). L'alternativa potrebbe essere lo short dandosi comunque uno stop largo se si salisse del 2%-3% (ma si tratta di un azzardo: essendo massimi pluriennali è difficile capire dove collocare lo stop).

Fronte watchlist....

L'analisi della situazione sui principali listini che seguo, in aggiunta alla seasonality di gennaio post elezione di Trump mi fa propendere per un consolidamento/correzione in USA ed una Europa che rimane meno debole. Il 2025 dovrebbe essere un anno in cui vendere i rally e comprare i ribassi accentuati. Consideriamo poi che i primi mesi del nuovo Presidente saranno quelli in cui si conosceranno in pieno le nuove politiche. 

La scorsa ottava avevo posto attenzione agli aggiustamenti di portafoglio nelle prime sedute del nuovo anno. Se ben ricordate avevo spiegato come la manipolazione degli algoritmi avesse agito sia su BPER che su BMPS (eseguito alla mano). Il link all'articolo lo trovate qui: https://www.lombardreport.com/2025/1/4/azioni-edison-bond-eu-2053/ . Avevo posto l'accento sul fatto che i software fossero stati programmati dalla stessa mano che li aveva "girati" da short a long nello stesso minuto. Osservate, a puro scopo didattico, come quel livello menzionato nell'articolo di sabato scorso abbia poi permesso un pullback millimetrico come se i software "sapessero già" il punto esatto di swing: BPER è stata riportata pochi tick sopra 5.83 e da lì è partito un rimbalzo fino ai massimi di periodo visibili sul daily. Sempre ben impostata ma gli swing sono notevoli quindi non ho particolari punti di ingresso.

Digital Bros

L'azione Digital Bros è stata oggetto di una vera e propria debaclé negli ultimi tre anni ed il trend è chiaramente discendente. Nelle ultime due settimane ho visto aumentare un pò i volumi, specialmente dopo la rottura di 10.50 visibile sul grafico weekly. Il book è bruttissimo (manovrato da una macchinetta con 125-150 pezzi sui vari livelli che precede in continuazione l'operatore e ribalta il book a seconda di come viene colpita). Il rischio è dunque massimo e nulla vieta che si torni nuovamente sotto 11 euro. Sul daily tuttavia c'è stato un discreto slancio e dunque la seguirò, cercando di capire se e come è stato tarato il software. Quello che a grandi linee mi aspetto è che si stia cercando di fare una base dopo anni di discesa. Al momento constato solo la rottura di 10.50 e la tenuta di questi livelli per un paio di settimane abbondanti. Da seguire, nulla di più.

HAIKI

Trattasi di spinoff di Innovatec già oggetto di un mio articolo di qualche settimana fa quando abbiamo colto sul nascere l'inizio del movimento rialzista. La società, attiva nell'ambito della gestione circolare (gestione rifiuti, scarti come tessile, fotovoltaico, pneumatici, etc..) con circa 600 milioni di tonnellate annue, stima un valore della produzione pari a 238 milioni, un EBITDA di 62 milioni ed un EBITDA MARGIN al 19%. HAIKI nella seduta di venerdì è stata ben comprata sin dal primo mattino poi la macchinetta improvvisamente si è girata al ribasso facendo passare l'azione da 0.97 euro circa a 0.87 (il che significa farle perdere il 10%!!! Insensato visto il ragionamento di cui sopra). Verso le ore 12 il software è stato fatto nuovamente invertire, ma stavolta sul versante long per questo ho deciso di comprare una manciata di pezzi "no-stress" alle ore16.30 "mettendomi in scia" alla macchinetta. E' incredibile come si possa permettere l'utilizzo di questi strumenti che fanno ciò che vogliono! Mi aspetto una continuazione del trend ben sopra l'euro rispetto al close a 0.96 proprio perché il vero valore a mio avviso rimane in questa società rispetto appunto ad Innovatec. L'ISIN è IT0005628778. 

Bond EUR 2053 3% ISIN EU000A3K4DY4

Centrato l'ultimo livello indicato sabato scorso ovvero 90.20 con una estensione poco sotto (minimo a 89.98). A questo punto l'area chiave che avevo in testa è stata toccata in pieno. Al di sotto abbiamo l'area 82. Personalmente ritengo che questo movimento sia eccessivo in un lasso di tempo così ristretto e mi aspetto un rimbalzo di breve. Si tratta, come avevo già scritto, di uno strumento da seguire per il trading (=maneggiare con cura altrimenti va ai nipoti) non a caso l'ho analizzato come se fosse un derivato vista la lunghezza al 2053 pur essendo di estrema qualità (tripla A) e cedola facciale non disprezzabile. Livello di rischiosità del trade comunque alto per questo la size deve essere modica e permettere piccoli incrementi che non pesino però troppo sul portafoglio per evitare di rimanere poi fermi pur trattandosi di un bond. 

Buona serata.

Ad maiora!

PNA

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