Un nostro abbonato ci scrive: "Il tempo, la pazienza e ... la "roba buona".


Cari abbonati,

per coloro che ci conoscono bene, sanno che noi del LombardReport non abbiamo mai, o quasi mai, pubblicato mail, lettere o semplici messaggi di ringraziamento o soddisfazioni per il nostro lavoro. Bensì abbiamo quasi sempre pubblicato sul sito e sempre risposto privatamente agli abbonati che hanno sollevato dubbi o insoddisfazione per la nostra operatività. Questa volta mi permetto di pubblicare una lettera ricevuta in settimana, da parte di un nostro abbonato, dal carattere altamente propositivo e che mi offre la sua autorizzazione a renderla pubblica.

L’oggetto della lettera si riferisce alla recente operatività sul titolo cinese, quotato a Wall Street, PINDUODUO, oggetto di contestazione da parte di uno di voi e che ho reso pubblico con il seguente articolo: https://www.lombardreport.com/2024/8/28/un-abbonato-ci-scrive-2/

Potrà sembrarvi strano, ma dopo oltre quarant’anni di investimenti e ventisei anni di appartenenza al LombardReport, mi sono lasciato condizionare da questa situazione, e non mi vergogno a dirlo.

Pur avendo effettuato tutte le analisi del caso sul titolo, ovviamente quelle in nostro possesso, dopo che abbiamo subito la perdita in STOP, al lunedì successivo era presente lo stesso segnale di BUY sul titolo, che io non ho pubblicato per un eccesso di prudenza nel timore di essere accusato di testardaggine e di non accettare una sconfitta.

Sbagliando ovviamente in questa situazione, visto che lo avevo anche scritto: “ma su PINDUODUO del quale ne abbiamo già parlato e visto l’andamento di questi giorni reitererei l’acquisto se non fosse che l’inizio di questa stagionalità aumenti di molto il rischio”. In realtà era solo mia apprensione per la critica ricevuta.

Sbagliando nel non inserire questo secondo segnale nel portafoglio ‘The Challenge’ che avrebbe dato al titolo più respiro per recuperare la perdita senza l’assillo del livello di STOP. Poi come è andata a finire lo abbiamo visto in questi giorni sul mercato dopo le decisioni del governo cinese e del PBOC.

 Sbagliando nuovamente nel non acquistarlo con il conto del LombardReport vista la fiducia nell’operato della società.

In tutti questi anni il LombardReport si è sempre distinto per non aver MAI messo a repentaglio i capitali dei propri abbonati con la consapevolezza che determinati strumenti (futures, azioni, etf/etc, certificate) sono di per sé investimenti altamente rischiosi, ed infatti non abbiamo MAI acquistato titoli fortemente speculativi e sugli ETF/ETC a leva, riportiamo in tutte le salse di investire capitali minimi.

Questo per farvi capire quanta forza mentale ed emotiva serva ad avere la responsabilità di quasi 400 abbonati (anche se non tutti operano nell’azionario).

Nel ringraziare tutti voi per la continua fiducia, riporto di seguito la mail del nostro abbonato, che ringrazio e faccio i complimenti per aver preso la decisione giusta e senza condizionamenti nella propria operatività:

“Caro Mancini,

rieccomi a distanza di qualche settimana.

Un vecchio adagio ci ricorda che il tempo è galantuomo. E, in questo sporco mestiere, il tempo è fondamentale così come la tempistica. Due aspetti che potrebbero anche essere scambiati l’uno per l’altro, ma che invece sono molto diversi fra loro e fanno tutta la differenza del mondo.

Abbiamo imparato, infatti, che bisogna capire quando fare click, tanto in entrata quanto in uscita da una posizione, ma bisogna anche essere consci che le operazioni che intraprendiamo necessitano di un tempo che a priori non conosciamo. Un giorno, una settimana, un mese, un anno … e ancor più se necessario.

Aspetto tale per cui questo lavoro, che per qualcuno forse è un gioco o un passatempo, richiede principalmente una cosa che si chiama pazienza: virtù senza la quale non si va da nessuna parte, ovvero senza la quale si rischia di fare dei danni. Di base il sottoscritto ne è sostanzialmente sprovvisto nel quotidiano, ma quando si parla di titoli e di investimenti il “mood” cambia totalmente.

Oggi ho chiuso la posizione su PDD Holdings aperta un mese fa. In verità, sul mostruoso gap up in apertura di ieri avevo messo al sicuro la posizione vendendone la metà ed intascando un più che soddisfacente +25%; lasciando poi uno stop per la parte restante appena sotto la mm a 200 sul daily (a $ 122 per intenderci) ed impostando come target la chiusura del vecchio gap down a $ 138,14 che mi ha consentito oggi di andare eseguito. Andrà poi a rompere il precedente swing a $ 152,22 ? Lo vedremo … ma è saggio accontentarsi.

Qualcuno di quelli che al tempo si lamentarono sarà oggi ancora più imbufalito: ci sta … ma è una delle cose che si devono accettare. Ieri sera ho preso stop in pari sul gas in leva 7 long … oggi non l’ho seguito e poi mi sono accorto che ha sparato un +6% (che moltiplicato per 7 fa +42% !!!). Mi girano e mi sento un fesso, come è naturale: ma se si decide di seguire delle regole, queste vanno rispettate. E quando ci sono in ballo le leve lo stop deve essere un must, anche se le size sono / dovrebbero essere di natura più contenuta.

Per le azioni (e per le società di conseguenza) bisogna però essere anche in grado di fare anche delle valutazioni, capire quando si tratta di “roba buona” (e lei ne ha fatto un’esposizione da manuale su PDD) o di fuffa, quando si è in presenza di eccessi ambo i lati; ed essere dotati di capacità di vedere il titolo andare in rosso pesantemente senza esserne angosciati per non perdere il cosiddetto “capitale psicologico” che spesso vale di più di quello economico.

Tutta roba che si impara sul campo purtroppo (tranne la valutazione delle aziende che richiede un minimo di studio ed analisi dei dati), con l’esperienza e le mazzate sui denti.

Ma voi queste cose non sempre potete scriverle, perché giustamente dovete fornire ai lettori dei segnali chiari e precisi e perché a quelli meno esperti è giusto che venga insegnato il rispetto delle regole, sebbene alcune volte faccia più male di altre. Ce lo siamo detti l’altra volta.

Poi ci sono i lettori “birichini” – come li chiama Tomasini - che si prendono talvolta la libertà di non seguire alla lettera le vostre indicazioni (come ho fatto io nell’occasione): questo, ovviamente significa anche prendersi dei rischi, sebbene calcolati nella fattispecie, supportati dalla tenuta della mm a 200 periodi sul weekly “market on close on Friday” e da ammennicoli vari tra cui le aree di Fair Value Gap sempre sul grafico settimanale.

Del resto siam sempre lì: piccolo rischio piccolo rendimento, grande rischio grande rendimento. Poi ci vuole anche un po’ di lato “B” che non guasta mai, anche perché ben sappiamo che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo !

Si ritenga libero di condividere queste mie considerazioni qualora vi sia ancora qualche lettore che vi accusi che non sapete fare il vostro lavoro.

Io, come sempre, vi dico grazie per gli spunti che proponete: facendo altro nella vita, qualcuno che faccia una scrematura delle occasioni che il mercato ci propone rimane per me indispensabile.

Un cordiale saluto.