Borse sempre ultra positive ed ultra ottimiste


C'è un motivetto che mi ha risuonato in mente in questa settimana finanziaria ed il motivetto recita "finchè la barca va, lasciala andare"...

Ironia? Sarcasmo? Certo, una puntina non la nego, ed è dettata dall'unidirezionalità dei movimenti, strana nel come viene eseguita nell'intraday e dalla inconsistenza che regge in particolar modo l'economia europea, guidata da una Germania che vede le proprie prospettive economiche in peggioramento ma al tempo stesso ha un indice Dax in esplosione come se non vi fosse un domani in barba al taglio sulle prospettive di crescita decretato dagli economisti giovedì 26 settembre, seguendo ad occhi chiusi il Dow Jones nella ricerca continua di massimi storici.

C'è rialzo e rialzo, e la differenza si va a nascondere su come certi movimenti vengono costruiti.

C'è un arte nella sinuosità dei movimenti dei prezzi di borsa, che manca, c'è una poesia, una armonia che latita e se si osservano i mercati da anni ed anni, e si comprende che la ragione è in un certo qual modo sovrumana o extra-umana se si preferisce, si è costretti a porsi delle domande, ad arricchire lo spettro di analisi ed ad arrovellarsi la mente alla ricerca della soluzione, in un tormento che conduca a delle risposte chiare e precise nei contorni. 

Spesso la risposta è nelle cose semplici e come sempre si dice in questi casi, il mercato ha sempre ragione.

In questa settimana, la dinamica è andata a premiare l'ulteriore scelta di spinta e sostegno alla propria economia da parte della Bank of China attuata martedi, chiedendo meno riserve al sistema bancario.

Il quadro generale dipinge quindi, tutti i maggiori sistemi macro economici in espansione monetaria seppur alle prese con differenti situazioni interne.

Gli Stati Uniti, che recentemente hanno visto il taglio dei tassi di 50 punti base, si trovano dinanzi ad un possibile soft landing dell'economia dopo gli stress subiti nell'epoca Covid, mentre l'Europa, zavorrata da problemi di approvvigionamento per quanto attiene alle materie prime, vive da due anni con una guerra pericolosissima alle proprie porte e, già materialmente, vede la propria locomotiva, la Germania, soffrire di queste dinamiche.

La Cina di riflesso, spinge sulla dinamica economica anche in ragione del superamento di grandi crisi aziendali sul versante immobiliare.

E i mercati finanziari?

I mercati finanziari ormai sono lasciati agli algoritmi che calcolano il fair value dei futures sugli indici in base alla seguente formula:

F=S×e(r−d)×T 

  • dove :
  •  
  1. S = Prezzo attuale dell'indice DAX
  • r = Tasso d'interesse privo di rischio (ad esempio il tasso Euribor)
  • d = Dividendo annuale dell'indice (in termini percentuali)
  • T = Tempo fino alla scadenza del future (in anni)
  • e = Numero di Eulero (~2.718)

E' il trading quantitiativo, ovviamente non elaborato così semplicisticamente ma adattato istante per istante in base alle reazioni statistiche degl'indici ed adattata per HFT ( high frequency trading ), ma niente di umano in tutto questo e lo si è visto in questa settimana in particolar modo, in una dinamica tanto slegata dalla realtà quanto dalle normali dinamiche di borsa.

Basta vedere la dinamica intraday del future Dax qui sotto:

e paragonarlo con la dinamica intraday del Bund:

Esiste quindi un'isola che resiste a questa nuova disarmonia ed è il mercato obbligazionario.

Capitanato dal Bund che resta anch'esso in uptrend, ma questa volta sincero, armonico e soprattutto ancora legato alle varie realtà.

Questo per fugare ogni dubbio sulla obiezione di possibile faziosità di un pensiero che si mostra scettico sui movimenti azionari recenti, unilateralmente rialzisti.

Come precisato, c'è rialzo e rialzo, un pò come un buon vino, c'è modo e modo di berlo, magari bevuto tutto in un solo sorso può far sbandare e cadere al suolo mentre pochi attimi prima ci si sentiva dei leoni. 

MICRON TECHNOLOGY

Qualche buona opportunità si appalesa su qualche titolo che ha avuto un comportamento più razionale ed è il caso di Micron che vediamo nel dettglio.

Dopo la buona giornata che l'ha spinta ai 111 $ , l'importante movimento si avvererebbe sopra ai 115$, anche con un +/-2% come cuscinetto per cui staremo attenti alla fase che la può vedere scambiare in quei dintorni e valutare sia l'opportunità di ingresso che anche uno stop loss se la fase, invece che a bassa volatilità come per i futures, si dimostri più turbolenta.

META

Si era detto la scorsa settimana che il secondo target ai 630$ per Meta, sarebbe stato messo nel mirino sopra i 560$.

In settimana si è andati già a toccare i 577$ e se la spinta al rialzo dovesse continuare, viene confermato il target ai 630$.

Come già detto la scorsa settimana, attenzione al rientro sotto i 560$ con uno stop loss che sia adeguato al proprio personale profilo di rischio.

Una borsa, quella azionaria tuttavia, che non è più così attraente come lo è stato in passato se correlata ai parametri del rischio/rendimento.

Una dinamica forzata, slegata dal mondo reale e che non è dato sapere fin quando durerà, ed allora, torna forte a risuonare, il celebre motivetto..... finchè la barca va, lasciala andare..... purchè non finisca alla deriva.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)