Niente di nuovo sul fronte della Borsa Italiana. Il nostro indice Ftse Mib 40 continua ad essere inserito sul grafico daily in una congestione orizzontale. Oggi sui 5 minuti abbiamo avuto una rottura di un triangolo simmetrico da manuale.
Le Borse sono ancora ancora sotto l'effetto della recente riduzione di mezzo punto dei tassi d'interesse da parte della Federal Reserve la scorsa settimana, e con l’attesa di ulteriori misure di allentamento monetario entro la fine dell'anno e nel 2025.
SP500 sempre al rialzo sui massimi storici di Wall Street, cosa che sembra sfuggire alla maggior parte di noi pennivendoli di Borsa. Massimi storici significa che o sale di brutto per qualche anno ancora o scende. Siamo su un pivot di quelli epocali. Noi propendiamo per la prosecuzione del rialzo perché siamo di fronte ad un orizzonte distensivo sul fronte dei tassi e l’economia americana è ammalata di paura e non certo di altri mali.
E’ evidente che le elezioni fanno paura perché sondaggio o non sondaggio non sai mai come vanno a finire finché non escono i dati. E di seguito una statistica che la dice lunga: la percentuale dei direttore finanziari che dice che non è un buon momento per prendersi dei rischi:
E per dirla tutta su come le previsioni a seconda del modello cambino ad ogni stormir di fronte è stato pubblicato un grafico con la modifica dell’indicatore di recessione Sahm Rule dal nome di una graziosa economista della FED (non mi chiedete i dettagli perché non li conosco, ricordo solo la signorina che ha inventato la regola e vi so dire che è sicuramente gradevole) e con la modifica la risposta del modello è l’opposto di quella senza modifica (no recessione con la modifica mentre indica recessione nell’altro). La modifica consiste nel considerare la disoccupazione totale oppure quella della prime – age.
Le proiezioni della banca centrale statunitense infatti suggeriscono che ci saranno ulteriori due tagli dei tassi di un quarto di punto, previsti per le riunioni di novembre e dicembre, con una riduzione complessiva dell’1% il prossimo anno. Questo scenario sarà realizzabile solo se l’equilibrio delicato tra i dati continuerà a soddisfare le aspettative, con un processo di disinflazione che prosegua senza un significativo deterioramento dell'occupazione.
Aumentano le speranze di ripresa in Cina In Asia, la Borsa di Tokyo oggi è chiusa per una festività nazionale. Nel frattempo, l'indice cinese CSI 300, che raggruppa le principali capitalizzazioni delle Borse di Shanghai e Shenzhen, è salito fino allo 0,9% dopo che la banca centrale cinese ha sorpreso molti operatori abbassando un tasso d'interesse a breve termine di 10 punti base.
Venerdì verrà inoltre pubblicato l'indicatore preferito dalla Fed sull’andamento dei prezzi relativo al mese di agosto, insieme ai dati su spese e redditi dei consumatori americani.