Il 4,3% 2054 svetta ormai come scambi, sebbene abbia deluso in termini di andamento delle quotazioni. I perché di questo smacco iniziale e un confronto con quattro Btp più o meno dalle stesse scadenze.
Il report della domenica
Il debutto venerdì 13/9 sul Mot di una nuova emissione dei Btp è stata accompagnata subito da volumi di assoluto rilievo, con controvalori in quattro delle sei sedute di Borsa superiori ai 50 milioni di euro.
Queste le sue caratteristiche:
Denominazione |
Btp 4,3% Ot2054 |
Isin |
IT0005611741 |
Scadenza |
1/10/2054 |
Prima cedola |
Corta (1/10/2024) dello 0,164481% |
Rendimento lordo in corso |
4,3% |
Duration |
16,5 |
Liquidità |
Elevata |
Punto forte |
Yield sopra il 4% |
Punto debole |
Ci si attendeva un trend direzionale al rialzo e invece si è registrata elevata volatilità |
Perché è piaciuto al mercato? Per quattro motivi:
● è un trentennale perfetto e nella fase in corso questa scadenza lunga ma non extralunga soddisfa le richieste degli investitori, considerando l’attuale andamento della curva;
● garantisce un buon rendimento cedolare;
● ha un’elevata duration e quindi potenzialità di movimenti rialzisti delle quotazioni in presenza di ulteriori tagli dei tassi;
● si caratterizza per una liquidità di tutto rilievo.
Il trend delle quotazioni (dati di chiusura)
Venerdì 13/9 |
101,86 Eur |
Lunedì 16/9 |
102,41 Eur |
Martedì 17/9 |
102,50 Eur |
Mercoledì 18/9 |
101,31 Eur |
Giovedì 19/9 |
101,09 Eur |
Venerdì 20/9 |
101,01 Eur |
Si tenga però conto di questi massimi e minimi assoluti nel periodo di riferimento:
Massimo assoluto |
103,02 Eur |
Minimo assoluto |
100,61 Eur |
Il range è stato quindi rilevante, considerando la brevità del periodo.
Perché non si è sentito l’effetto taglio
Ci si poteva attendere che l’onda lunga della riduzione dei tassi da parte della Banca centrale Usa avesse un effetto rialzista per le quotazioni. Ciò non è avvenuto – così come per tutti i lunghi ed extralunghi in Eur e in Usd – per quattro motivi:
● il mercato prezzava già la decisione della Fed e ciò ha penalizzato anche le emissioni “giovani”
● le vicende medio orientali fanno temere nuove spinte inflazionistiche relative soprattutto a un incremento del prezzo delle materie prime
● l’economia Usa si sta dimostrando più resiliente delle attese
● un taglio così consistente dipende anche da pressioni provenienti dall’attuale Presidenza Usa. C’è quindi un effetto forse transitorio di cui occorre tenere conto, al contrario di quanto sostiene Powell. E’ quanto meno l’opinione di una parte degli istituzionali.
Come si comportano il 2048 e il 2049
Denominazione |
Btp 3,45% Mz2048 |
Btp 3,85% St2049 |
Isin |
IT0005273013 |
IT0005363111 |
Quotazione |
91,4 Eur |
96,71 Eur |
Yield |
4,06% |
4,1% |
Duration |
15,3 |
15,4 |
Punto forte |
Quota sotto 100 |
Quota sotto 100 |
Come si comportano il 2051 e il 2053
Denominazione |
Btp 1,7% St51 |
Btp 4,5% Ot53 |
Isin |
IT0005425233 |
IT0005534141 |
Quotazione |
62,75 Eur |
105,5 Eur |
Yield |
4,0% |
4,2% |
Duration |
19,2 |
15,8 |
Punto forte |
Quota di molto sotto 100 |
Ha la cedola più elevata |
Il migliore per…
Rendimento |
Btp 4,3% Ot2054 e Btp 4,5% Ot53 |
Quotazione minore |
Btp 1,7% St51 |
Duration più elevata |
Btp 1,7% St51 |
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