Le azioni del giorno – Ancora Unicredit con la possibile Opa 1, poi Banca Generali con l’Opa 2 e Saipem


Ve l’avevamo detto: attenzione. perché il dopo estate porterà a fusioni e acquisizioni in campo bancario. Due i casi delle ultime giornate. Ora si parla di altre prede ma le quotazioni del settore appaiono tirate. Bene inoltre Saipem, protagonista di importanti contratti nei Paesi arabi.

Buy or sell

Foto di Marco Trovò da Flickr

Il mercato ha fiducia nelle parole di Andrea Orcel – numero uno di Unicredit – che ha detto al quotidiano tedesco Handelsblatt in relazione alla possibile acquisizione di Commerzbank: “Per ora siamo solo azionisti. Una fusione però di entrambe le banche, dopo una vera e propria Opa, potrebbe portare a un notevole valore aggiunto per tutti e creerebbe un concorrente molto più forte sul mercato bancario tedesco". Osare la parola fusione è stato un azzardo? Altro fronte: l’annuncio di un’Opa da parte di Banca Generali sull’investment bank Intermonte a 3,04 Eur – pur limitata come impatto – conferma che la stagione autunnale sta riservando le sorprese attese nell’ambito del risiko nel mondo finanziario. Ultimo fronte: un contratto da 4 miliardi di dollari per Saipem da parte di QatarEnergy fa sperare che la società italiana chiuda il 2024 con un record di ordini.

Perché sono azioni del giorno?

L’abbiamo sintetizzato nel testo qui sopra. Queste notizie confermano due linee di fuoco: la prima è quella delle aggregazioni in ambito bancario-finanziario, di cui si parla da mesi e che stanno trovando - come avevamo anticipato - le iniziali dimostrazioni alla fine della stagione estiva. La seconda riguarda il mercato energetico e in particolare i giacimenti offshore di gas naturale.

Inevitabile quindi il riconoscimento alle tre protagoniste – Unicredit, Banca Generali e Saipem - della seduta di ieri di Borsa Italiana

Cosa si dice di Unicredit sui mercati?

Di tutto e di più. I giornali tedeschi si sono scatenati sull’acquisizione del 9% (4,5% sul mercato e 4,5% con cessione diretta dello Stato) di Commerzbank da parte di Piazza Aulenti. A Francoforte girano però queste voci: si conferma che il Governo di Berlino non sapeva nulla del cacciatore italiano. Il quale avrebbe messo a punto un vero e proprio colpo dell’ultima ora, all’opposto di quanto credeva lo stesso Governo, convinto che la vendita del pacchetto del 4,5% sarebbe avvenuto in piccole tranche a diversi investitori istituzionali. Questa versione in realtà appare poco credibile!

Intanto alle 13.22 di ieri un lancio di agenzia della Reuters ha riportato la notizia che l’amministratore delegato di Commerzbank vorrebbe snobbare le proposte di acquisizione da parte di UniCredit, affermando di avere i propri piani per la banca e di sperare che Commerz possa rimanere indipendente. Nelle stesse ore Orcel parlava invece di fusione. Chi sta barando in un “gioco” diventato molto complesso? Da segnalare infine che Deutsche Bank si sente attaccata dalle mosse di Unicredit e si starebbe preparando all’annuncio di contromisure, con un possibile acquisto del restante 12% detenuto dallo Stato tedesco

Cosa è successo ieri in Borsa a Unicredit?

La resistenza dei 37,1 Eur continua a rappresentare una barriera difficile da superare. Il titolo ha così chiuso la seduta proprio su questa quotazione con un +0,53% ma attorno alle vicende con Commerzbank si avverte una rilevante positività, forse addirittura eccessiva

E a Commerzbank?

Dopo il forte rialzo della scorsa settimana l’azione (chiusura a 15,59 Eur) ha evidenziato solo una certa volatilità intraday, stoppata dalla resistenza dei 15,67 Eur. Intanto la media mobile a 200 si sta inclinando positivamente

Passiamo al fronte Banca Generali-Intermonte. L’Opa come si concretizzerà?

Valore dell’operazione di 98,19 milioni di euro in caso di integrale adesione da parte di tutti i detentori delle 32.300.000 azioni ordinarie oggetto dell’offerta, al prezzo unitario di 3,04, con un premio pari al 21,9% rispetto al prezzo ufficiale di chiusura del 13 settembre di 2,49 euro e con un premio del 24% sulla media del titolo degli ultimi tre mesi. È richiesta però una soglia di adesioni al 90%. In tal caso si avrà il delisting di Intermonte

Cosa è successo ieri in Borsa a Banca Generali?

Anche qui seduta di attesa (chiusura piatta a 40,26 Eur), poco sotto la resistenza dei 40,68 che ne frena il trend rialzista

E’ toccato a Intermonte ma i nomi che circolavano erano altri

È vero ed è probabile che dopo Intermonte i big bancari guardino ad altre protagoniste della gestione finanziaria. Un nome che si fa da tempo è quello di Anima. Poi c’è Unipol (+6,37% ieri), che potrebbe darà il là alla tanto attesa integrazione con Bper (di cui detiene il 19,9% del capitale) e di B.P. Sondrio (di cui possiede il 19,7%). Infine si mormora sempre della mega fusione Mediobanca – Banca Generali, rinviata però (forse) al 2025. E poi c’è il fronte estero, dove tutto bolle. L’Opa 3 quando verrà? Si dice presto

Una domanda si impone: non è che il settore bancario cominci a essere troppo caro?

Lo è da tempo, considerando il suo insieme. Una fase di consolidamento è auspicabile ma il fattore fusioni-acquisizioni sembra destinato a proseguire, alimentando inevitabili speculazioni rialziste

Infine il caso Saipem. Mercato entusiasta degli ottimi rapporti con il mondo arabo…

La società si è aggiudicata un contratto da 4 miliardi di Usd da QatarEnergy Lng per alcuni pacchetti del progetto finalizzato a sostenere la produzione del giacimento offshore di gas naturale North Field, situato al largo delle coste del Qatar. Si conferma così il ruolo importante che Saipem svolge nei Paesi arabi, i quali sostituiscono ormai la Russia nel settore del gas. E già si parla di altri importanti accordi commerciali per la società milanese

Cosa è successo ieri in Borsa a Saipem?

Dopo una prima parte di settembre negativa apertura ieri con un forte gap up e chiusura a 1,955 Eur (+4,94%), quindi poco sotto il livello strategico dei 2 Eur