C’è ancora margine per investire sui nostri titoli di Stato? Certamente! Ora bisogna però scegliere la scadenza più adatta in rapporto – attenzione! - alla propria propensione al rischio. Vi aiutiamo con una ricerca in tal senso.
Il report della domenica
Dopo tanto parlare la Bce ha ridotto i tassi di riferimento di altri 25 pb. Dopo tanto riflettere la stessa Bce ha dichiarato che la politica monetaria resterà restrittiva fintanto che necessario. Sarà così davvero? Ricomincia infatti il balletto delle previsioni e questa volta a muoverlo è stata Amundi – gigante europeo dell’asset management – che a ridosso del week end ha previsto altri due tagli dei tassi entro fine anno.
In questo contesto il decennale italiano è sceso come rendimento al 3,5%, su un livello decisivo per valutare il proseguimento del trend. Se lo rompesse al ribasso darebbe conferme di un movimento negativo (e quindi positivo per le quotazioni dei Btp) in presenza di una discesa verso il 3,66% e poi il 3,22%. E’ un “last minute” per i nostri titoli di Stato? Evidentemente no, perché i margini appaiono ancora ampi, sebbene in presenza di maggiore volatilità e logicamente di yield comunque inferiori rispetto a un recente passato. Analizzando i relativi future si ipotizza infatti una discesa attorno al 2% per la fine del 2025, il che va in conflitto con quanto dichiara la Bce.
Cosa preferisce oggi il mercato
Le scadenze attualmente più comprate sono logicamente quelle molto lunghe – dalle duration esasperate - e quindi:
1) |
Quarantennale (2067) e cinquantennale (2072) |
2) |
Trentennali (2053 e 2054) |
Sul fronte trentennali ha debuttato su Borsa Italiana il nuovo 5,3% 2054 (IT0005611741), che diventerà quasi certamente uno dei leader in termini di scambi.
A cosa guardare in termini di rischio/rendimento se la Bce proseguisse nei tagli
1) |
Il tratto di curva 5-7 anni |
2) |
La scadenza decennale |
E’ a questi due fronti che il mercato punta in ottica di normalizzazione della curva, senza esporsi su una rischiosità troppo elevata.
Le parole finiscono qui. Da adesso forniamo un aggiornamento dei rendimenti per le diverse più significative scadenze. E non solo degli yield ma anche delle “duration”, proprio per consentire a chi legge di scegliere i Btp più adatti alle proprie propensioni al rischio.
Duration
Il modo migliore per valutare la rischiosità futura in termini di volatilità e quindi di variabilità delle quotazioni per chi abbia una scarsa propensione al rischio sta nel confrontare il rendimento del titolo con la duration. Più la relativa forchetta si amplia e più la volatilità ha maggiori probabilità di eccedere.
Duration da 1 a 4 |
Rischio volatilità basso |
Duration da 5 a 9 |
Rischio volatilità medio |
Duration da 10 a 15 |
Rischio volatilità alto |
Duration oltre 15 |
Rischio volatilità molto alto |
► I più remunerativi dai 2 anni ai 50 anni
Il migliore per scadenze da 2 a 3 anni
Btp 2,65% Dc27 |
IT0005500068 |
Prezzo 100,2 Eur |
Yield 2,6% Duration 3,0 |
Il migliore per scadenze da 4 a 5 anni
Btp 3,85% Dc29 |
IT0005519787 |
Prezzo 104,7 Eur |
Yield 2,9% Duration 4,6 |
Il migliore per scadenze da 6 a 7 anni
Btp 3,45% Lg31 |
IT0005595803 |
Prezzo 102,1 Eur |
Yield 3,1% Duration 5,9 |
Il migliore per scadenze da 8 a 9 anni
Btp 4,35% Nv33 |
IT0005544082 |
Prezzo 108 Eur |
Yield 3,3% Duration 7,3 |
Il migliore per scadenze a 10 anni
Btp 3,8% Lg34 |
IT0005584856 |
Prezzo 103,6 Eur |
Yield 3,4% Duration 7,9 |
Il migliore per scadenze a 15 anni
Btp 4,15% Ot39 |
IT0005582421 |
Prezzo 103,7 Eur |
Yield 3,8% Duration 10,8 |
Il migliore per scadenze a 20 anni
Btp 4,75% St44 |
IT0004923998 |
Prezzo 110,7 Eur |
Yield 4,0% Duration 12,9 |
Il migliore per scadenze a 30 anni (in attesa del nuovo 2054)
Btp 4,5% Ot53 |
IT0005534141 |
Prezzo 106,4 Eur |
Yield 4,2% Duration 15,9 |
Il migliore per scadenze a 40 anni
Btp 2,8% Mz67 |
IT0005217390 |
Prezzo 76,2 Eur |
Yield 4,05% Duration 21,5 |
Il migliore per scadenze a 50 anni
Btp 2,15% Mz72 |
IT0005441883 |
Prezzo 62,7 Eur |
Yield 3,9 Duration 24 |
In conclusione – I parametri di scelta dei titoli possono essere naturalmente vari in ambito obbligazionario: ● in base alla cedola ● in base al rendimento a scadenza, accettando alti e bassi dei prezzi ● in base a un rendimento a scadenza più stabile, grazie a una minore volatilità degli stessi prezzi ● in base alle potenzialità di plusvalenze di medio termine in conto capitale (da ribasso dei tassi) ● in base all’andamento delle quotazioni per trading di breve termine. Oggi abbiamo analizzato i Btp nella prospettiva di chi voglia garantirsi un buon rendimento a scadenza con una certa stabilità nel tempo delle quotazioni: al momento i titoli preferibili sono quelli a 7-10 anni.
= = = = = = =
L’utilizzo delle informazioni e dei dati come supporto di scelte personali è nella completa autonomia del lettore e pertanto solo quest’ultimo è responsabile delle proprie decisioni.