Torno da una settimana lontano dai mercati e tra me e me aggiungo due parole: per fortuna. Lo scrivo con onestà intellettuale perché molto probabilmente avrei perso soldi osservando le chiusure pessime degli indici la scorsa settimana e vedendo come è stato il close weekly di questo venerdì. L'S&P500 che trovate nel grafico seguente ha fatto una sorta di bullish engulfing, forse per cercare la rottura dei massimi storici nella settimana entrante di scadenze tecniche?
Francamente qualche dubbio sulla continuazione del ribasso della scorsa settimana mi è venuto dopo l'harami di lunedì: se nella seduta precedente (venerdì 6 settembre) c'erano state solo ed esclusivamente vendite "come se non ci fosse un domani", lunedì 9 settembre si è avuta un'apertura di lap up senza nemmeno provare a "cercare" la rottura dei minimi del venerdì.
Il nostro FTSEMIB40 Future è rimasto indietro rispetto al movimento degli Stati Uniti: mi sarei aspettato una chiusura gap come scritto sabato scorso e invece ne abbiamo lambito l'estremità superiore. A mio avviso siamo in una situazione di indecisione e rimane il gap da chiudere. In caso di long lo stop andrebbe posizionato sotto il minimo settimanale a 32970 (per evitare appunto la chiusura gap). Quello che si nota sono al momento tre grossi massimi decrescenti di lungo periodo.
Il Dax future daily pare aver formato un supporto nel largo box degli ultimi mesi: rimane la calamita verso i massimi storici poco sopra 19000 punti. La situazione non è negativa ma francamente credo occorra comunque cautela nell'operatività long.
Fronte watchlist...
La prossima settimana sarà quella delle scadenze tecniche: la penultima prima della fine dell'anno. Per questo motivo non mi stupirebbero movimenti violenti in un senso o nell'altro con successive repentine inversioni.
La scorsa ottava avevo proposto l'andamento tipico di settembre, sia negli anni elettorali (linee tratteggiate) che in quelli non elettorali (linee continue). Il recupero di questi ultimi cinque giorni potrebbe essere seguito da un andamento sostanzialmente laterale nella settimana di scadenze (area cerchiata in azzurro) a cui dovrebbe teoricamente seguire una debolezza generalizzata che potrebbe influire anche sui mercati europei.
Sul fronte azionario sabato scorso ho indicato l'area a 24,70-25,10 come zona critica per rimbalzi di brevissimo sulle azioni STM. Facendo una analisi su un timeframe a 30 minuti si nota come l'area dei 25 euro sia stata tenuta discretamente in settimana (minimo assoluto a 24,995 toccato martedì). Il rimbalzo si è spinto sino a 25,90, ma si tratta di operazioni estremamente chirurgiche che nel complesso sconiglio e con altrettanta franchezza non l'ho eseguita nemmeno io visto che in quel momento mi trovavo a fare la traversata a nuoto dello Stretto di Messina (per questo sono stato lontano dal mercato in questa ottava). Il quadro di STM rimane comunque debole ma è possibile che il titolo stia cercando di formare una sorta di lateralizzazione su questi livelli. Al momento esce dalla mia watchlist.
Più interessante ed inserita in watchlist Esprinet che pare stia uscendo da una lunghissima fase laterale su scala weekly e naturalmente anche daily. Buoni i volumi di venerdì. La società ha riportato in settimana un risultato netto pari a 3,25 milioni di euro rispetto ad una perdita di 26,91 milioni contabilizzata nei primi sei mesi dello scorso anno. Se non subentrano clamorosi fattori di inversione e con uno stop che al momento colloco sotto 5,40-5,50 euro market on close, ritengo possibile una continuazione del trend verso la cifra tonda dei 6 euro e poi oltre.
Lo stop andrebbe mano a mano alzato sui minimi delle barre daily che mano a mano si formeranno. In questi casi è fondamentale seguire l'evoluzione del comportamento del titolo nelle sedute immediatamente successive alla barra di breakout per evitare false rotture: pensate ad esempio ad una barra in gap up lunedì con chiusura sui minimi di giornata e sotto il massimo di venerdì (una sorta di OOPS di Larry Williams che trovate qui sotto).
Quello che noto è che i volumi di Borsa Italiana continuano a rimanere bassissimi, segno di scarso interesse: pensate che nella sola seduta di venerdì il controvalore degli scambi è stato inferiore ai 2 miliardi di euro!
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli