Per le obbligazioni in ottica, nel primo caso, di rimbalzo delle quotazioni su scadenze lunghe (se i tassi scenderanno) oppure di rendimento certo su scadenze brevi. In prospettiva, nel caso delle azioni, di profitti versati da Reit Usa, cioè da società immobiliari molto diversificare fra loro.
Il report del week-end
In attesa delle prossime decisioni delle Banche centrali e di un mercato che torni a essere più liquido in ambito obbligazionario, c’è da cogliere le “ultime” (da quanto tempo lo si dice?) occasioni prima di un rialzo delle quotazioni. Ecco allora alcuni titoli – scambiati su Borsa Italiana e con aliquota fiscale 12,5% – che potrebbero trarre vantaggio da una discesa dei tassi e quindi dall’effetto rimbalzo, in ottica di “total return”. In questi casi il rendimento esposto poco importa, poiché calcolato a scadenza, mentre le potenzialità di un suo accrescimento nel medio termine appaiono significative. Cosa interessa invece? Duration elevate, quotazioni sotto 100 e una buona liquidità. Naturalmente la lista potrebbe allungarsi e non di poco ma spesso con titoli di cui abbiamo già ampiamente scritto in passato.
Unione Europea 0,25% Ap2036 Eur |
EU000A3KP2Z3 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 74-75 Eur - Spread sui 40-50 pb |
Unione Europea 3% Mz2053 Eur |
EU000A3K4DY4 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 94-94,4 Eur - Spread sui 20 pb |
Romania 5,625% Mg2037 Eur |
XS2829810923 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 98 Eur - Spread sui 10-20 pb |
Germania Bund 2,5% Lg2044 Eur |
DE0001135481 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 99,3 - 99,5 Eur – Spread sui 10-20 pb |
Germania Bund 0% Ag2050 Eur |
DE0001102481 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 53 Eur - Spread 10-20 pb |
E se invece di andare lunghi, con l’incertezza di quello che sarà il rendimento effettivo per ciascun investimento, si volesse preferire la sicurezza di un risultato già quantificabile all’acquisto? Questa una selezione di titoli con scadenze corte e quindi con numeri “garantiti”.
Unione Europea Next Gen. 0,8% Lg2025 Eur |
EU000A3K4DJ5 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 98-98,2 Eur - Yield sul 3% - Spread sui 10 pb |
Renault 1% Nv2025 Eur |
FR0013299435 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 97,4-97,8 Eur - Yield sul 3-3,3% - Spread sui 20 pb |
Mediobanca 3,75% Tier 2 Gn2026 Eur |
IT0005188351 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 101 Eur - Yield sul 3-3,2% - Spread sui 10 pb |
Deutsche Telekom 0,5% Lg2027 Eur |
XS2024715794 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 93,5-94 Eur - Yield sul 2,6% - Spread sui 50-60 pb |
Saipem Finance 3,125% Mz 2028 Eur |
XS2325696628 |
Taglio 100.000 Eur |
Prezzo sui 97,7 Eur - Yield sul 3,9% - Spread sui 40 pb |
Adottiamo ora ai Btp le due stesse strategie.
Ecco due titoli adatti al “total return”, quindi alla prima ipotesi.
Btp 1,7% St2051 |
IT0005425233 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 62 Eur - Spread sui 2 pb |
Btp 2,15% St2052 |
IT0005480980 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 67-67,5 Eur - Spread sui 3-5 pb |
E ora due nostri governativi per la seconda strategia, quella del rendimento certo già all’acquisto.
Btp 0,35% Fb2025 |
IT0005386245 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 98,8 Eur - Yield sul 3,2% - Spread su 1 pb |
Btp 3,5% Ge2026 |
IT0005514473 |
Taglio 1.000 Eur |
Prezzo sui 100,8 Eur - Yield sul 2,9% - Spread su 1 pb |
► Quando il mattone (senza dover comprare immobili!) rende oltre il 10%
Altro che fondi immobiliari italiani (da sempre illiquidi!). Altro che società immobiliari francesi o tedesche (da sempre volatili e poco trasparenti). La soluzione che di solito il mercato preferisce quando guarda al mattone di carta è quello dei Reit Usa. Se l’S&P 500 non riesce a riconoscere un dividend yield medio superiore al 2%, i Real estate investment trust - società che possiedono o finanziano beni immobili destinati alla locazione - devono versare agli azionisti almeno il 90% del reddito imponibile. Di qui rendimenti molto elevati, mediamente superiori al 5%.
Da notare che:
● la discesa dei tassi di interesse li favorirà, riducendo i costi di finanziamento, spesso elevati;
● è inevitabile che – essendo quotati a Wall Street – subiscano variazioni, spesso però con dinamiche proprie;
● un piccolo portafoglio e diversificato (di qui anche business diversi rispetto all’immobiliare tradizionale) può garantire una distribuzione annua di dividendi di assoluto rilievo, fra i maggiori a livello internazionale. Le capitalizzazioni sono però in generale modeste e se ne tenga conto nella valutazione del rischio.
Questi allora cinque dei Reit Usa più generosi.
Uniti Group (UNIT) |
Yield 13,6% - Quotazione 4,36 Usd - Capitalizzazione 1,06 miliardi Usd |
Possiede milioni di chilometri di fibra per le comunicazioni informatiche insieme a immobili per le specifiche infrastrutture |
Medical Properties Trust (MPW) |
Yield 13,4% - Quotazione 4,5 Usd - Capitalizzazione 2,7 miliardi Usd |
E’ un Reit ospedaliero puro, con un portafoglio di oltre 400 immobili affittati a oltre 30 diversi operatori |
Sachem Capital Corp (SACH) |
Yield 13,2% - Quotazione 2,45 Usd - Capitalizzazione 115 milioni Usd |
Opera su un portafoglio di prestiti a breve termine (massimo tre anni) garantiti da ipoteche di primo grado riferiti a immobili situati principalmente nel Connecticut |
Brandywine Realty Trust (BDN) |
Yield 11,5% - Quotazione 5,23 Usd - Capitalizzazione 1 miliardo di Usd |
Sviluppa, affitta e gestisce un portafoglio orientato a immobili collocati nei centri urbani per una clientela soprattutto business |
Community Healthcare Trust Incorporated (CHCT) |
Yield 10,2% - Quotazione 18,73 Usd - Capitalizzazione 550 milioni di Usd |
Possiede proprietà immobiliari a reddito legate al settore sanitario, come studi medici, centri specializzati, strutture di riabilitazionie e ospedali |
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