Il ritorno alle postazioni riporta un mercato normalizzato.


E' stato necessario che Nvidia comunicasse i propri risultati per riportare al posto di lavoro anche gli operatori che ci avevano salutato i primi giorni di agosto all'alba dei tre giorni di grandi svendite.

Ed ora che tutto è tornato alla normalità e anche Nvidia ha comunicato dei dati quantomeno esaltanti, la borsa sta tornando lentamente al suo normale corso ed ai normali movimenti; per normali, intendiamo anche le grandi correzioni che stanno avvenendo successivamente alla comunicazione di ottimi risultati si intende.

La borsa è sempre stata così, ha sempre sorpreso una mente logica e razionale, come quando è accaduto che a risultati di bilancio attesi brutti ed usciti, nella realtà brutti, il titolo spuntasse clamorosamente un più 20% o più.

La stessa dinamica che accade quando c'è un taglio dei tassi e invece di crescere il mercato inizia a scendere. Sono delle letture che gli operatori vanno a dare a questi dati che guardano verso il futuro e che spesso reagiscono in maniera esattamente opposta a quello che la maggior parte degli operatori e degli investitori si aspetta.

Sono queste le sorprese che bisogna attendersi d'ora in avanti, lo abbiamo scritto anche nell'articolo della scorsa settimana, mostrando un grafico del 2007 che raccontava di una dinamica in ottima crescita spezzata dal taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve.

In quei momenti, se si è degli investitori fai da te la scelta migliore è quella di stare a guardare, se invece si è dei professionisti basta fare l'esatto contrario di quello che la stragrande maggioranza dei retail si aspetta! Ironicamente simpatico vero?

Eppure è sempre stato così.

La stessa cosa è accaduta per i dati di Nvidia, la quale ha subito perso il 6% dal valore di chiusura nella serata del 28 di agosto e così come abbiamo detto, è accaduto anche ad altre illustri società, pertanto, in previsione del taglio dei tassi già annunciato e sbandierato dal Presidente della Federal Reserve a Jackson Hole, quello che potremmo attenderci successivamente al taglio dei tassi è proprio questo, una piccola o grande fiammata all'insù e poi un inizio di discesa, di correzione, anche perché questo taglio dei tassi è stato ampiamente scontato da un anno e mezzo di salita senza sosta e senza la benché minima correzione.

Sembra paradossale (e lo è) ma dopo i crolli di fine luglio, siamo già tornati a sfornare nuovi record storici almeno per il Dow Jones e per il Dax Index.

Dax Index

"Buy the dip" si diceva in questi casi ma i volumi non ci sono, neanche mascherati.

Dow Jones

Basta un piccolo sguardo rivolto ai volumi per dubitare di tutto il movimento di recupero, sostenuto dal nulla più totale, ragion per cui siamo, a nosrtro modo di vedere, legittimamente sospettosi sulla possibilità che questi valori corrispondano alla realtà.

Dal versante azionario vediamo la dinamica di PayPal, azione martoriata negli ultimi mesi, che prova a rialzare la testa ma ancora non da alcun segnale deciso sul futuro.

C'è un gap ai 150 $ ma la strada da percorrere è davvero lunga ed impervia ma se solo riuscisse ad alzare la testa oltre i 90$...

Il punto è che il Nasdaq inizia a battere in testa e non ha più la forza che invece mostra il Dow Jones.

Nasdaq 100

E la sofferenza si vede nel mancato ritocco dei massimi dovuto a molti titoli in ripiegamento, come detto, nonostante dati societari eccellenti.

Qualcuno inizia a pensare che non si possa fare meglio di così, insomma, in un rinnovato impulso di razionalità.

In questa dinamica anche le ultime sedute del Bund in ripiegamento non hanno un valore tecnico importante tanto da impedire il proseguimento del percorso rialzista del settore obbligazionario, o perlomeno con questi volumi in grado di fare breccia e creare dubbi anche al più indomito dei rialzisti ad oltranza.

Ma le elezioni presidenziali a novembre sapranno portare ancora anomalie di movimento che poco hanno e avranno a che fare con la tecnica e con l'analisi puntuale. 

 A breve, ed esattamente intorno al 20 di settembre, ci sarà anche la scadenza dei futures attualmente in contrattazione pertanto molti sono gli elementi messi sul piatto della bilancia da qui in avanti.

Proprio dalla prossima settimana e dai primi scambi inizieremo già a vedere diramati gli effetti degli argomenti che abbiamo finora trattato.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)