NASDAQ100 WEEKLY - Continua senza soste il rialzo sugli indici azionari USA. Gran recupero dai minimi del lunedì nero !


CONTINUA IL RECUPERO DEI LISTINI AZIONARI USA E MONDIALI.

NUOVO RECORD PER L’ORO, MENO BENE LE COMMODITIES INDUSTRIALI.

RENDIMENTI DEI BONDS IN RIPRESA SOPRATTUTTO SULLE SCADENZE CORTE.

Un’altra settimana decisamente positiva per Wall Street, con il NASDAQ100 in guadagno di oltre il 5%, con l'S&P500 in progresso di quasi il 4,0%% e il DOW JONES di quasi il 3,0%, per tutti è stato il più grande guadagno settimanale per ogni indice principale da fine ottobre scorso.

Bene anche il Russell 2.000, + 1.61%, e sugli scudi le Magnificent 7 (+3.11%) trainate da Nvidia (+6.5%) che ha trascinato anche il Philadelphia Semiconductor (+4.18%). Il fatto che i rendimenti siano calati in maniera robusta (10 anni treasury -6 bp a 3.84%) ci indica quale sia stato il catalyst: un PPI USA di luglio benigno, un CPI sempre di luglio abbastanza in linea con le attese con i dati annualizzati (headline e core) in discesa dello 0,1% rispetto alla rilevazione precedente e vendite al dettaglio che hanno sorpreso in positivo rispetto ale mese precedente e alle attese degli analisti, che hanno contribuito a dissipare le preoccupazioni per un rallentamento economico innescato da dati sull'occupazione più deboli del previsto all'inizio del mese: (v. grafico):

Catalyst a parte, nella sostanza l'azionario USA sta mettendo a segno un altro recupero a V come in occasione delle correzioni di aprile e fine maggio, e finora non ha dato alcun segnale di voler andare a testare i minimi, come di solito succede nei casi di fiammate di volatilità violente come quella osservata a inizio agosto.

Tra i motivi di questa resilienza possiamo citare il fatto che la violenta correzione con esplosione della volatilità ha causato un brusco ridimensionamento del posizionamento degli istituzionali al quale, per il momento, non ha fatto seguito un'uscita dall'azionario degli investitori, ed anzi i retail hanno approfittato per comprare a man bassa.

Parlando di posizionamento, la Fund manager Surver di agosto di Bank of America manda un segnale simile, con l'esposizione all'azionario calata ai minimi da inizio anno e i Bonds in sovrappeso per la prima volta da marzo (v. grafico):

Poi, sul fronte della paura della crescita, i numeri dei dati macro sono usciti un po' più misti e quindi le tensioni si sono allentate. Infine la stagione delle trimestrali USA ha prodotto nel complesso risultati apprezzabili, con una tendenza all’aumento dei profitti del resto delle aziende USA, rispetto alle Big Cap del tech.

Su questo ultimo tema, uno studio esaustivo di DB mi premette di aggiungere un bel po' di dettagli anche per le altre aree del globo.

1) La percentuale di aziende che ha battuto le stime è stata superiore alla media in tutte le aree geografiche. La sorpresa media è tornata in linea con la media di lungo periodo in US, dove era stata superiore, ed è stata invece superiore alla media in tutti gli altri blocchi, in particolare negli emergenti. La Cina non è più stata causa di sottoperformance come negli scorsi trimestri.

2) in termini di fatturato, la percentuale di aziende che ha battuto le stime è salita parecchio in tutti i blocchi tranne gli USA, e la sorpresa media è salita Europa (dove è tornata positiva) e Emergenti, mentre è rimasta stabile in US e calata un po' in Giappone. I margini hanno battuto le stime in tutti i blocchi.

3) La crescita degli utili in aggregato a livello globale ha accelerato (+10%), ma nel dettaglio le accelerazioni sono state negli emerging (oltre il 15%, ai massimi da 8 trimestri) in Europa (tornata alla crescita anno su anno, +2.8%) mentre negli USA la crescita degli utili risulta stabile attorno al 10% e in Giappone è un po' calata, a toccare il livello dell'Europa. Guardando agli USA, la previsione di DB di un mese fa si sta avverando, con la crescita che accelera in energy & materials, resta buona per ciclici e difensivi, e rallenta sul big tech, pur restando su livelli elevati. In altre parole vi è una convergenza tra i titoli dei ‘Magnificent 7’, che avevano un ritmo di crescita insostenibile, e il resto.

4) La crescita del fatturato ha accelerato ovunque, tornando positiva in Europa.

5) il consenso sugli utili per il terzo trimestre si è ridimensionato nel corso della stagione di riferimento, dovunque tranne negli emerging.

6) In termini di consenso per l'intero 2024, quello per Wall Street è rimasto costantemente stabile negli ultimi 12 mesi, mentre sul Giappone è salito, ed Europa ed Emergenti hanno visto costante ridimensionamento, questi ultimi principalmente a causa della Cina, il cui consenso non ha fatto altro che calare, e più recentemente del Latam.

In generale, numeri buoni, e in crescita, che non offrono al momento supporto ad una fase di persistente debolezza, anche se qua e là vi sono differenze. Ad esempio il quadro in US sembra più maturo, con il settore del big tech che mostra una crescita degli utili in rallentamento sia pure da livelli elevatissimi.

Infine anche le tensioni geopolitiche sembrano rientrare visto che il temuto attacco da parte dell’Iran a Israele non si concretizzato, almeno fino ad ora. Le dichiarazioni di tre alti funzionari iraniani nel corso della scorsa settimana, che solo un accordo di cessate il fuoco a Gaza impedirebbe all'Iran di intraprendere una rappresaglia diretta contro Israele per l'assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh, sul suo territorio, per il momento non ha avuto seguito.

L'Iran ha promesso una risposta severa all'omicidio di Haniyeh, avvenuto durante la sua visita a Teheran alla fine del mese scorso e di cui ha attribuito la colpa a Israele. Israele non ha né confermato né negato il suo coinvolgimento. La Marina degli Stati Uniti ha schierato navi da guerra e un sottomarino in Medio Oriente per rafforzare le difese israeliane.

Una delle fonti, un alto funzionario della sicurezza iraniano, ha affermato che l'Iran, insieme ad alleati come Hezbollah, lancerebbe un attacco diretto se i colloqui di Gaza fallissero o se percepisse che Israele sta trascinando i negoziati. Le fonti non hanno detto per quanto tempo l'Iran avrebbe concesso ai colloqui di progredire prima di rispondere.

Probabile o meno che sia la tregua, è difficile scacciare la sensazione che l'Iran stia cercando di trovare scuse per rinviare l'attacco, conscio che un impeto eccessivo rischia di creare una escalation, che a Teheran non vogliono, del resto una via di mezzo rischia di ripetere il fallimento di aprile scorso, quando il lancio di centinaia di missili ottenne risultati marginali. Staremo a vedere.

Da Sentimentrader abbiamo estratto un report che riteniamo molto interessante:

1) La percentuale di titoli tecnologici al di sopra della media a 10 giorni è passata da ipervenduto a ipercomprato.

2) Simili spinte in un contesto di trend positivo hanno prodotto rendimenti robusti e costanti nel corso dell'anno successivo.

3) Il settore tecnologico ha costantemente sovraperformato l'indice S&P 500 e tutti gli altri settori nella maggior parte degli orizzonti temporali.

Una spinta di ampiezza superiore suggerisce che il settore tecnologico sta riprendendo slancio. Quando un settore mostra una forte leadership, spesso può sottoperformare durante le correzioni del mercato poiché i trader si affrettano a vendere e bloccare i profitti. Questo fenomeno è particolarmente vero per i settori ciclici come la tecnologia, che recentemente è crollata del 16,34%, quasi il doppio del calo dell'8,49% dell'indice S&P500.

Anche se i settori leader spesso subiscono il colpo più duro durante i ribassi, si riprendono rapidamente se la svendita deriva dal sentiment o dal posizionamento piuttosto che da un cambiamento generale dei fondamentali, un argomento che si potrebbe fare nel caso della tecnologia.

Nelle ultime cinque sessioni, la percentuale dei titoli del settore tecnologico dell’indice S&P 500 al di sopra della media decennale è passata da meno del 10% a oltre il 90%, innescando un segnale di spinta in ampiezza.

I titoli tecnologici hanno subito una correzione significativa, lasciando gli investitori nel dubbio sul loro status di leadership. A seguito di questo pullback, il settore è cresciuto, innescando un segnale di spinta in ampiezza quando la percentuale di azioni al di sopra della media a 10 giorni è passata da meno del 10% a più del 90% in cinque sessioni. Spinte comparabili, quando il settore ha mostrato punteggi di tendenza rialzisti assoluti e relativi, hanno portato a rendimenti e coerenza eccezionali per il gruppo. Se la storia dovesse ripetersi, la tecnologia dovrebbe superare gli altri settori ed il mercato in generale.

Diamo ora uno sguardo alla rassegna mensile delle fusioni & acquisizioni di società negli USA relative al mese di luglio.

L'attività di fusioni & acquisizioni (M&A) negli Stati Uniti è aumentata a luglio, salendo del 7,2% con 1.053 annunci rispetto ai 982 di giugno. Anche la spesa M&A aggregata è aumentata. A luglio è stato speso il 42,6% in più per gli accordi rispetto a giugno.

In termini di attività di M&A, 2 dei 21 settori monitorati da FactSet hanno visto un aumento dell'attività di M&A negli ultimi tre mesi rispetto allo stesso periodo trimestrale dell'anno scorso. Questi 2 settori sono: Vari (13 contro 8) e Communications (34 contro 30).

Viceversa, 18 dei 21 settori monitorati da FactSet hanno visto un calo trimestrale nell'attività rispetto allo stesso trimestre dell'anno scorso. I cinque settori che hanno assistito ai maggiori cali nel volume di M&A sono stati: Finanza (465 contro 700), Servizi commerciali (353 contro 514), Servizi al consumatore (202 contro 309), Servizi di distribuzione (147 contro 225) e Commercio al dettaglio (84 contro 139).

In cima alla lista dei maggiori accordi annunciati a luglio ci sono:

Skydance Media LLC, una società del portafoglio di RedBird Capital Partners Management LLC, che ha stipulato un accordo per acquisire la restante quota del 90,5% di Paramount Global per 9 miliardi di dollari;

Devon Energy Corp. che ha accettato di acquisire l'attività Williston Basin da Grayson Mill Energy LLC per 5 miliardi di dollari;

The Boeing Co. che ha stipulato un accordo per acquisire Spirit AeroSystems Holdings, Inc. per 4,3 miliardi di dollari;

un gruppo privato guidato da Bain Capital Private Equity LP, Reverence Capital Partners LLC, BlackRock Private Equity Partners, FMR LLC, Franklin Templeton Private Equity LLC e State Street Global Advisors, Inc. che ha accettato di acquisire Envestnet, Inc. per 3,5 miliardi di dollari;

Infine l'accordo di Kohlberg Kravis Roberts & Co. LP per acquisire Instructure Holdings, Inc. per 3,5 miliardi di dollari.

Passiamo ora ad analizzare il mercato monetario.

I rendimenti dei titoli del Tesoro sono rimbalzati dai minimi di oltre un anno raggiunti due settimane fa, quando sono aumentate le preoccupazioni sul rapido indebolimento dell'economia statunitense e a causa del crollo del mercato azionario causato in parte dalla conclusione delle popolari operazioni di carry trade dollaro/yen.

A guidare l'inversione di tendenza sono stati i report della scorsa settimana sulle vendite al dettaglio, inflazione e prezzi alla produzione, che hanno contribuito a dissipare le preoccupazioni per un rallentamento economico innescato da dati sull'occupazione più deboli del previsto all'inizio del mese. I dati economici positivi della scorsa settimana e i prezzi degli alloggi più elevati del previsto a luglio hanno inoltre ridotto le aspettative che la Federal Reserve taglierà i tassi di interesse di 50 punti base nella riunione di settembre, con un taglio di 25 punti base ora ritenuto più probabile.

Ad inizio settimana, dopo il dato macro sui PPI benigno, il reddito fisso USA aveva fatto la bocca alla sorpresa partendo al rialzo con i rendimenti in discesa sulla parte medio lunga della curva. Il Dollaro debole contro tutto, e Euro di nuovo sopra 1.10 per la prima volta da inizio gennaio. In seguito, dopo i dati CPI in linea e la sorpresa positiva delle vendite al dettaglio, fioccavano le vendite soprattutto sulle scadenze corte dei Treasury con il rendimento del 2Y che si riportava a ridosso del 4,10%.

Nel frattempo, gli operatori stanno smantellando le scommesse sui futures dei Treasury secondo cui la Federal Reserve dovrà effettuare tagli dei tassi di interesse ingenti a settembre per scongiurare una recessione.

Gli speculatori hanno aumentato le loro posizioni corte (al ribasso) nette sui titoli del Tesoro a cinque anni al livello più alto mai registrato nell'ultima settimana, mentre le scommesse ribassiste sui futures sui titoli del Tesoro a 10 anni sono state le più alte da gennaio, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission pubblicati venerdì.

I dati hanno mostrato che le scommesse corte nette sui futures sui Treasury a cinque anni sono aumentate a 1.695.072 contratti nella settimana conclusasi il 13 agosto, rispetto ai 1.688.076 della settimana precedente. Inoltre le scommesse allo scoperto sui futures sui Treasury a 10 anni sono aumentate da 776.208 a 860.243 contratti.

Viceversa, le posizioni ribassiste sui futures del Tesoro a due anni, più sensibili ai tassi di interesse, sono scese a 1.104.606 contratti, da 1.105.211 della settimana precedente.

I piani della FED potrebbero diventare più chiari la prossima settimana, quando il Presidente Jerome Powell interverrà con un discorso programmatico al simposio annuale sulla politica economica della banca centrale a Jackson Hole, nel Wyoming. Inoltre molto dipenderà dal prossimo rapporto sul mercato del lavoro negli Stati Uniti che indichi il rimbalzo che molti prevedono. Goldman Sachs ha osservato che la rianalisi annuale delle buste paga è prevista per mercoledì e potrebbe evidenziare una revisione al ribasso compresa tra 600.000 e 1 milione di posti di lavoro, sebbene sostengano che ciò sopravvaluterebbe la debolezza del mercato del lavoro.

Andiamo ora a vedere nello specifico cosa è successo al mercato dei tassi statunitense che si è presentato nel fine settimana appena trascorso sulle probabilità dei tagli sui tassi d’interesse nel 2024 e, novità, ad inizio 2025 sui rendimenti dei Treasury.

Lo strumento FedWatch del CME Group mostra come le probabilità del primo taglio dei tassi nella riunione del 18 settembre siano tornate in netto aumento per un taglio di 25 bps a scapito di quelle di un taglio di 50 bps con le prime al 73,5% e le seconde al 26,5%. Non sono quotate altre opzioni (v. grafico):

E veniamo alla scadenza relativa alla riunione del 7 novembre. Nella quale a comandare sono tornate ad essere le probabilità per un taglio per complessivi soli 50 bps (50 bps o due da 25 bps) che dal 35,6% di lunedì scorso passano all’attuale 56,3%. Ovviamente a scapito delle probabilità per un taglio di 75 bps (1 da 0,50% e uno da 0,25%) che dal 50,0% di lunedì scorso si abbassano all’attuale 37,5%. Scendono a maggior ragione al 6,2% le probabilità di un taglio di un punto percentuale (0,50% + 0,50%), rispetto al 14,4% di lunedì scorso (v. grafico):

Per l’ultima riunione del 2024, troviamo sempre al comando delle probabilità quelle relative al taglio di 100 bps che si abbassano all’attuale 43,4% dal 46,1% di lunedì scorso. Si abbassano ulteriormente le probabilità (forse troppo ottimistiche) di un taglio di 125 bps all’attuale 16,3% dal 24,0% di lunedì scorso. Infine salgono ancora le probabilità di un taglio per complessivi 75 bps che dal 26,0% di lunedì scorso passano all’attuale 38,2%. (v. grafico):

Infine per l’anno 2025 e la prima riunione prevista per il 29 gennaio, rimangono sempre al comando le probabilità di un taglio per complessivi 125 bps anche se scendono al 42,7% rispetto al 45,3% di lunedì scorso, mentre salgono abbastanza le probabilità di un taglio per complessivi 100 bps che passano dal 26,8% di lunedì scorso all’attuale 39,3%. Infine scendono ulteriormente le probabilità per un taglio di 150 bps che passano dal 23,2% di lunedì scorso all’attuale 15,4% (v. grafico):

Per quanto riguarda i rendimenti dei Treasury, dopo i minimi di due lunedì fa, troviamo il Treasury 2Y che ha chiuso l’ottava al 4,054% in sostanziale parità rispetto alla chiusura di due venerdì fa al 4,059%.

Ribasso un po’ più pronunciato per il rendimento di riferimento del Treasury a 10 anni, che dal 3,944% di due venerdì fa, passa al 3,884% di chiusura settimanale.

Infine stesso discorso fatto per il 10Y vale anche per la scadenza più lunga del 30Y con il rendimento che passa dal 4,22% di due venerdì fa, passa al 4,141% della chiusura di ottava.

Il classico spread 2Y – 10Y attualmente è a 17 punti rispetto agli 11,5 punti di venerdì scorso a favore della scadenza corta.

Nella scorsa settimana scendono di poco i tassi reali, al netto dell’attuale tasso di inflazione. Come mostrato dal grafico del breakeven inflation a 10 anni, alla chiusura di venerdì scorso il tasso riscende al 2,08% dal 2,10% di due venerdì fa (v. grafico):

Analisi grafica dell’indice di riferimento di una parte delle nostre operazioni, il NASDAQ100.

Prosegue l’incredibile recupero a V dell’indice tech dopo il lunedì nero delle Borse mondiali, con la settima seduta positiva consecutiva che ha aperto nuovi gap e richiusi altrettanti, e con una nuova figura dell’Island (reverse up) che chiude quella dell’Island (reverse down).

Nel corso della scorsa settimana sono tornati prepotenti gli acquisti sui titoli dei cosiddetti ‘Magnificent Seven’ con NVIDIA a far da apripista con un guadagno del + 18,93 %, seguito da AMAZON (+ 6,06%). In ogni caso la partecipazione dei titoli cosiddetti ‘minori’ è stata anch’essa consistente con l’indice NASDAQ100 Equal Weighted che ha chiuso l’ottava in progresso del 4,13% ma perdendo più di un punto percentuale dall’indice ‘pesato’, aumentando il deficit all’attuale 7,91% da inizio anno.

Come detto, tra i titoli ‘minori’ troviamo che un bel balzo in alto lo ha registrato il titolo del settore tecnologico come CISCO (+ 6,8%) che ha reso noto che intende tagliare la sua forza lavoro del 7% ovvero circa 6.000 persone, dei consumi discrezionali come STARBUCKS (+ 25% del quale parleremo nel capitolo Focus su azioni) e ULTA BEAUTY (+ 11%) dopo che la Berkshire Hathaway di Warren Buffett con un documento normativo ha reso noto di aver acquistato 260 mln $ di azioni nel secondo trimestre (vedete la casualità non certo benigna ? Non potevano renderlo pubblico prima che prendessimo lo STOP su questa buona società ? ndr.)

Graficamente notiamo come la continuazione dell’importante rimbalzo dopo il minimo del lunedì nero, sia riuscito a chiudere tutti i gap al ribasso lasciandone solo uno aperto (forse il più importante) a ridosso dei massimi storici. Altresì la forte risalita dei prezzi ha lasciato dietro di sé due gap aperti e, come detto precedentemente, una figura di ‘Island reverse up’. Tutte le aree di supporto, diventate resistenze, sono stati superate ed ora i prezzi si preparano nuovamente all’attacco dell’area di resistenza, non che psicologica, dei 20000 punti. Il livello di RSI a 57 permette questo ed altro. Nel caso i dati macro in pubblicazione nella settimana e le dichiarazioni di Powell non siano altrettanto decise per l’inizio dei tagli ai tassi d’interesse, sarebbe importante per i prezzi consolidare tra l’area di supporto dei 18800/19000 (con conseguente chiusura del gap) e l’area dei 19700 punti.

La settimana si è chiusa a 19508,52 in guadagno del + 5,38% rispetto alla chiusura dello scorso venerdì, il che porta ad un guadagno del + 15,95% rispetto alla chiusura del 2023.  

Anche per l’indice S&P500 continua il recupero a V con un guadagno settimanale di quasi il 4%, registrando il più grande guadagno settimanale da novembre scorso. Certo, sul listino hanno pesato anche i guadagni di società che hanno pubblicato le proprie trimestrali economiche, come l’ottima performance del rivenditore al dettaglio WALMART (+ 6,6%), H&R BLOCK si è distinta, salendo del 12% dopo che la società di preparazione delle imposte ha registrato forti guadagni e ha previsto risultati fiscali superiori alle aspettative.

Tra gli 11 principali settori dell'S&P500 hanno registrato il più grande guadagno settimanale in percentuale, il finanziario con il titolo PROGRESSIVE (+ 6,38%), il titolo CHARLES SCHWAB (+ 5,03%) in evidenza e il titolo ALLSTATE (+ 5,03%) per aver accettato di vendere un ramo d’azienda, il tecnologico con il titolo NVIDIA (+ 18,93%) e i consumi discrezionali con i titoli STARBUCKS (+ 26,26%) e TESLA (+ 8,06%), così come prosegue imperterrito il trend al rialzo il settore dei consumi di prima necessità che dura dagli inizi di ottobre 2023. Mentre rimangono al palo il settore immobiliare e della pubblica utilità.

Pertanto al riguardo della partecipazione al rally, riprendono quota i titoli delle ‘big cap’ penalizzando un po’ l’indice S&P Equal Weight che ha chiuso l’ottava in guadagno del 2,45%, mezzo punto percentuale inferiore all’indice ‘pesato’, e infatti il gap tra i due indici si alza nuovamente all’8,42% da inizio anno.

Ottimo guadagno settimanale anche per il listino delle ‘small caps’ il RUSSELL 2000 che riporta un + 3,11% nonostante siano scese le probabilità di un grosso taglio dei tassi nella prossima riunione della FED a settembre, che sarebbe andato a tutto vantaggio delle aziende medio-piccole. Di sicuro queste società quotano a sconto rispetto alle ‘big cap’ ma se riusciranno o meno a soddisfare queste aspettative dipenderà molto probabilmente dal fatto che la FED riesca a scongiurare un rischio di crescita economica che porti ad una recessione.

A livello grafico notiamo come la situazione sia leggermente migliore rispetto all’indice tech, non avendo le quotazioni rotto il supporto relativo al ritracciamento del 78,2% di onda 5 di (5) in area 5100 punti, poi il successivo rimbalzo fino a quota 5560 punti ha chiuso due dei tre gap rimasti aperti durante la fase discendente, chiudendo anche la figura chiamata ‘island reverse down’. Di contro c’è che durante la salita a V i prezzi hanno lasciato dietro di sé due nuovi gap. Pertanto in questa settimana, complici i dati macro e le dichiarazioni di Powell al Simposio di Jackson Hole, il rimbalzo potrebbe continuare e portare i prezzi a testare i precedenti massimi storici, anche se una breve fase di consolidamento tra le aree 5450 e 5550 con contemporanea chiusura del gap aperto giovedì scorso, sarebbe lo scenario ideale. Il valore dell’RSI che troviamo a 59 indica che il rialzo può proseguire senza problemi. Lo spazio c’è.

Ad eccezione di venerdì scorso quando il range giornaliero dell’indice S&P500 è stato inferiore all’1,0%, gli altri giorni della settimana tra aperture in gap o ampie oscillazioni di prezzo tra minimo e massimo intraday anche oltre il 2%, stranamente il valore dell’indice Cboe Volatility Index (VIX) ha continuato a scendere, giorno dopo giorno, infischiandosene anche degli importanti dati macro pubblicati. Tralasciando il valore record di 65 punti nel famoso lunedì nero dello Yen, valore del quale diversi strateghi hanno detto che erano dati ‘spazzatura’ in quanto i dealer di opzioni avevano modificato gli spread bid-ask in alcune delle opzioni S&P500 più illiquide, causando un impatto sproporzionato sul livello dell'indice, anche se erano state effettivamente effettuate relativamente poche negoziazioni nelle opzioni utilizzate per determinare il livello del VIX. A riprova di ciò affermano (con verità) che il contratto futures VIX del mese successivo non è aumentato quanto il VIX stesso, mettendo in discussione il movimento dell'indice.

Effettivamente, in sole nove sedute siamo passati dai 34,77 punti ai 14,80 della chiusura di questa settimana in piena media mobile a 200 periodi, sovvertendo tutte le fasi storiche nelle quali: ‘alta volatilità chiama alta volatilità’ o ‘le ondate di volatilità solitamente impiegano mesi per dissiparsi’. I mercati sono, o forse meglio, i mercati ci vogliono far credere che siamo in un'altra era finanziaria.

Nella settimana appena trascorsa, proprio nulla da commentare per quanto riguarda il percorso dell’indice della ‘paura’, e parliamo dello skew del CBOE sull’S&P500 – un indicatore del mercato delle opzioni ‘out of the money’ per la domanda relativa di contratti call al rialzo rispetto a contratti put al ribasso – dalla chiusura a 144,52 punti di due venerdì fa, la settimana è trascorsa tra un minimo di 140,82 punti ed un massimo di 143,87 punti. In ogni caso la tendenza è per un mercato al rialzo. Più tranquillità di così !

La settimana si è chiusa a 5554,26 in guadagno del + 3,93% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno del + 16,45% rispetto alla chiusura del 2023.

Molto bene, nella settimana appena trascorsa, il listino delle major industrial, DOW JONES, anche se sempre un passo indietro rispetto agli altri due indici maggiori a livello di performance. Il buon rialzo è stato trainato dall’ottima performance del titolo WALMART grazie ad una buona trimestrale economica, con CISCO che riporta una trimestrale economica sopra le attese alla quale aggiunge una ristrutturazione del personale dipendente con nuovi licenziamenti pari a circa 6.000 unità e infine con il titolo NIKE in forte rimonta dopo la trimestrale pubblicata a fine giugno in ribasso rispetto alle attese, così come il titolo BOEING al quale viene dato una prova d’appello dopo le note vicissitudini strutturali sul modello 737 e dopo una trimestrale economica di fine luglio nettamente al di sotto delle stime.

A livello grafico, classificata la fase discendente come una vera correzione di onda d di 5 di (5), fermata dal supporto in area 38700 [ritracciamento del 78,2% di onda c di 5 di (5)], il successivo ed attuale rimbalzo ha superato tutte le aree di supporto diventate resistenze, compresa l’area psicologica dei 40000 punti, per poi chiudere l’ottava in area 40650. Questo forte rimbalzo ha chiuso il gap del famoso lunedì nero, ma ne ha lasciato un altro aperto nella giornata di giovedì scorso. Pertanto ora è importante consolidare tra l’area dei 40000 punti (con chiusura del gap) e i 41000 punti nell’attesa di andare all’attacco del precedente massimo storico che non dista molto, solo il 2,65%. Il valore dell’RSI a 60 indica che la strada per una prosecuzione del rialzo è aperta. Staremo a vedere dopo i dati macro settimanali e le dichiarazioni di Powell. La settimana si è chiusa a 40659,77 in guadagno del + 2,95% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno del + 7,88% rispetto alla chiusura del 2023.

ORO INDEX

Le quotazioni dell’Oro hanno raggiunto un nuovo massimo storico di 2.546,2 $/oz. nonostante abbia faticato ad avere un lancio rialzista nella prima metà della settimana. I dati macroeconomici pubblicati dagli Stati Uniti e il discorso del Presidente della Federal Reserve Jerome Powell al Simposio di Jackson Hole la prossima settimana, potrebbero innescare la prossima grande azione sul metallo prezioso.

Dopo il rimbalzo registrato nella seconda metà di due settimane fa, l'Oro ha mantenuto il suo trend rialzista lunedì scorso chiudendo sopra i 2500 $/oz. In assenza di pubblicazioni di dati macroeconomici di alto livello, la discesa registrata nei rendimenti dei titoli del Tesoro USA ha aiutato il metallo giallo a salire all'inizio della settimana. Nel frattempo, un discreto beneficio lo aveva avuto dalle forti tensioni geopolitiche, dopo che il ministro della Difesa israeliano aveva affermato nel fine settimana che si aspettavano ancora che l'Iran lanciasse un attacco nonostante gli appelli delle nazioni occidentali ad astenersi da ritorsioni.

Nella giornata di martedì, i dati macro provenienti dagli USA hanno mostrato che il Producer Price Index (PPI) è aumentato dello 0,1% su base mensile a luglio, come previsto. I mercati hanno ampiamente ignorato questi dati e la commodity è entrata in una fase di consolidamento, chiudendo la giornata praticamente invariata.

Mercoledì, Il Bureau of Labor Statistics (BLS) riferiva che l'inflazione negli Stati Uniti, misurata dalla variazione dell'indice dei prezzi al consumo (CPI), è scesa al 2,9% su base annua a luglio dal 3% di giugno. Il CPI ‘core’, che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia, è aumentato del 3,2% su base annua, mentre il CPI e il CPI ‘core’ sono entrambi aumentati dello 0,2% su base mensile. Queste cifre sono state ampiamente in linea con le aspettative del mercato, ma la probabilità che la FED abbassi il tasso di riferimento di 50 punti base a settembre è scesa. Mentre le scommesse per un grande taglio dei tassi svanivano, i prezzi dell’Oro cancellavano una parte dei guadagni settimanali.

I dati macroeconomici più ottimistici pubblicati giovedì scorso dagli Stati Uniti hanno spinto gli investitori a credere ulteriormente a un taglio dei tassi della FED di 25 bps a settembre rendendo difficile per il metallo giallo raccogliere consensi rialzisti. Il Dipartimento del Lavoro ha riferito che le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione iniziali sono diminuite di 7.000 a 227.000 nella settimana conclusasi il 10 agosto, mentre altri dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio sono aumentate dell'1% su base mensile a luglio, superando le aspettative del mercato per un aumento dello 0,3%. Dopo queste pubblicazioni, le probabilità di un taglio dei tassi della FED di 50 bps a settembre scendevano ulteriormente.

Infine nella giornata di venerdì, i flussi di rischio hanno iniziato a dominare l'andamento dei mercati finanziari, il Dollaro ha faticato a trovare domanda, consentendo alle quotazioni dell’Oro di riprendere slancio e raggiungere un nuovo massimo storico di 2546,2 $/oz.

Per questa settimana, il calendario economico degli Stati Uniti non presenterà alcun rilascio di dati di alto livello nella prima metà. Mercoledì, la FED pubblicherà i verbali della riunione del 30-31 luglio. Nella conferenza stampa successiva alla riunione, il Presidente della FED, Jerome Powell, ha riconosciuto che c'è stata una "vera discussione" sul taglio del tasso di riferimento nella stessa riunione di luglio. Gli investitori esamineranno attentamente le osservazioni relative alle discussioni sul taglio dei tassi. Nel caso in cui la pubblicazione mostri che diversi decisori politici hanno sostenuto un taglio dei tassi a sorpresa a luglio, il Dollaro potrebbe subire una rinnovata pressione di vendita.

Giovedì prossimo, S&P Global pubblicherà i dati preliminari di agosto del Manufacturing and Services Purchasing Managers Index (PMI). Nel caso in cui il PMI dei servizi S&P Global cada nel territorio di contrazione attestandosi sotto i 50, potrebbe ravvivare le preoccupazioni per una crisi economica negli Stati Uniti e pesare sul Dollaro, aiutando i prezzi della commodity preziosa a spingersi più in alto.

Il Simposio sulla politica economica di Jackson Hole del 2024 intitolato "Rivalutazione dell'efficacia e della trasmissione della politica monetaria" si terrà dal 22 al 24 agosto. Il Presidente della FED, Jerome Powell, terrà un discorso il secondo giorno dell'evento, venerdì.

Anche se Powell confermasse un taglio dei tassi a settembre, è improbabile che ciò inneschi una reazione del mercato, poiché una decisione del genere è già pienamente scontata. Powell potrebbe respingere le aspettative del mercato circa un possibile abbassamento del tasso di riferimento da parte della FED di 50 bps in una riunione futura e notare che è probabile che allentino la politica a un ritmo costante. In questo scenario, i rendimenti dei titoli del Tesoro statunitensi potrebbero aumentare e causare un leggero calo dell'Oro.

In un rapporto pubblicato di recente, Daniel Ghali, stratega senior delle materie prime di TD Securities, ha osservato che il posizionamento nei mercati dell'Oro sta diventando tecnicamente ribassista con i Commodity Trading Advisors (CTA) che rimangono "max-long".

"Molti dei principali investitori nei mercati dell'Oro stanno ora affrontando l'esaurimento degli acquisti, mentre la narrazione che ha spinto i prezzi a questi massimi storici ora sembra stantia. Il rischio di un'interruzione del posizionamento è ai massimi livelli dell'anno. Una rivalutazione delle aspettative della FED potrebbe essere il catalizzatore per scrollarsi di dosso un certo rialzo compiacente, catalizzando potenziali liquidazioni tra diversi grandi investitori contemporaneamente, rendendo il mercato molto vulnerabile. Jackson Hole è il prossimo potenziale catalizzatore, ma i dati del lavoro (Nonfarm Payrolls) tra due settimane saranno fondamentali".

Prospettive tecniche dell’Oro.

In attesa dell’ultima probabile fiammata al rialzo verso quota 2580 $/oz. e forse oltre se le tensioni geopolitiche dovessero confermarsi. Mentre troviamo al ribasso due paracadute, il primo in area 2460/2450 $/oz. ed il successivo importante supporto, non solo psicologico, in area 2400 $/oz.

Passando agli altri due metalli preziosi, i prezzi del Platino, dopo aver fatto registrare un minimo a 913 $/oz. stanno consolidando tra le aree dei 930 $/oz. e dei 960 $/oz. che rappresenta una vecchia resistenza diventata poi supporto ed ora nuovamente resistenza. Mentre la M.M. a 200 periodi perde di efficacia in quanto viene attraversata di continuo e con molta facilità. Il trend di fondo rimane ribassista.

Discorso un po’ diverso per le quotazioni dell’Argento che dopo il lunedì nero che ha portato le quotazioni ad un minimo in area 26,50 $/oz., ha ripreso vigore soprattutto nelle giornate di giovedì e venerdì scorso con le quotazioni che sono arrivate nuovamente nell’area di resistenza dei 29 $/oz. Vedremo in settimana se tale resistenza possa essere abbattuta con proiezione in area 30 $/oz. Viceversa un discreto supporto lo troviamo in area 27,25 $/oz.

La quotazione settimanale dell’Oro si è chiusa a 2546,2 $/oz. con un guadagno del + 3,06% rispetto alla chiusura di venerdì scorso, il che porta ad un guadagno da fine anno del + 22,90%. La quotazione settimanale dell’Oro in modalità spot si è chiusa a 2507,70 $/oz. Di seguito il grafico daily dell’ORO FUTURES DICEMBRE 2024:

POLITICA USA

Al via oggi, lunedì, la convention nazionale del Partito Democratico. Dopo che a luglio Joe Biden ha annunciato la scelta di non ricandidarsi, la candidata dem alla corsa verso la Casa Bianca sarà Kamala Harris, attuale vicepresidente. Insieme a lei, Tim Walz, attuale governatore del Minnesota scelto come candidato vicepresidente. Il Presidente uscente Joe Biden dovrebbe intervenire già durante la prima serata; alla convention sono previsti anche interventi degli ex Presidenti Barak Obama e Bill Clinton e dell’ex segretaria di stato Hillary Clinton.

Secondo alcuni funzionari di Biden, nel corso della convention il Presidente uscente sottolineerà che pensa come il candidato repubblicano Donald Trump rappresenti una grave minaccia per la democrazia americana e solleciterà i delegati e gli elettori a fare la propria parte per vincere le elezioni di novembre. I funzionari fanno sapere che il discorso di Biden ricorderà l’importanza del sostegno immediato del Presidente in carica alla Harris dopo l’annuncio del ritiro della sua candidatura. Reuters ha riportato che due fonti sabato hanno detto che si è discusso della possibilità di far apparire Joe Biden e Kamala Harris insieme sul palco lunedì sera, oggi, ed è probabile che questo accada.

Intanto, venerdì scorso Kamala Harris ha tenuto un discorso incentrato sul tema dell’economia. Tra le proposte della candidata democratica l’introduzione di un nuovo credito d’imposta per i figli fino a 6 mila dollari per le famiglie con neonati, la riduzione delle tasse per famiglie con bambini e l’abbassamento dei costi dei farmaci da prescrizione. Inoltre, la Harris ha chiesto la costruzione di 3 milioni di nuove unità abitative in quattro anni ed un incentivo fiscale per i costruttori di case che costruiscono abitazioni per chi acquista per la prima volta. In tema di politiche abitative, tra le proposte dell’attuale vicepresidente figura anche il credito di 25 mila dollari per chi acquista casa per la prima volta, inoltre Harris vuole espandere l’assistenza agli affitti, vietare la fissazione dei prezzi degli affitti ed impedire alle aziende di Wall Street di acquistare case in blocco. Harris propone anche un divieto federale sul rigonfiamento di prezzi su prodotti alimentari, una misura che la sua campagna afferma abbia l’obiettivo di impedire alle grandi aziende di sfruttare i consumatori generando profitti aziendali eccessivi. Funzionari della campagna hanno detto che Harris, se dovesse diventare presidente, darebbe ordine alla Federal Trade Commission di imporre “dure sanzioni” alle aziende che violano i nuovi limiti di prezzo.

Sabato scorso il candidato repubblicano Donald Trump, parlando ad un comizio nel nord-est dello stato della Pennsylvania, ha detto che pensa che sarà più semplice battere Harris che Biden. L’ex Presidente degli Stati Uniti ha cercato di descrivere Harris come di estrema sinistra su diverse politiche e nel corso del comizio ha sottolineato la precedente richiesta della candidata dem di un divieto sul ‘fracking’ (fratturazione idraulica delle rocce di scisto per estrarre petrolio e gas naturale, ndr.). I media riportano che recentemente la campagna di Harris ha indicato che non ne sosterrebbe un divieto. Trump ha sostenuto che Harris avrebbe dovuto fare di più per affrontare l’inflazione, inoltre ha detto che nel caso di sua elezione firmerà un ordine esecutivo che indicherà a segretari di gabinetto e capi delle agenzie di agire per abbassare i prezzi.

Sempre per quanto riguarda il percorso di avvicinamento all’appuntamento elettorale di novembre, giovedì scorso il candidato vicepresidente repubblicano JD Vance ha accettato il dibattito indetto dalla CBS con il candidato vicepresidente democratico Tim Walz, in programma per il 1 ottobre, rispondendo ad un post sul social X dello stesso Walz che, ripostando l’annuncio dell’invito di CBS News, si era rivolto a Vance: “Ci vediamo il 1 ottobre, JD”. Nel suo post di risposta JD Vance ha anche detto di accettare il dibattito alla CNN del 18 settembre.

POLITICA USA – CINA

Giovedì scorso TikTok si è rivolta ad una corte d’appello federale per chiedere che venga annullata una legge che richiede a ByteDance di vendere le attività statunitensi di TikTok o affrontare un ban. TikTok, sostiene che il Dipartimento di Giustizia abbia commesso errori di fatto nel caso.

Lo scorso mese gli avvocati del dipartimento hanno sostenuto che l’app rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale consentendo al governo cinese di raccogliere dati di americani e manipolare segretamente i contenuti che vedono. I media riportano che giovedì scorso TikTok ha detto che è indiscusso il fatto che il motore di raccomandazione dei contenuti dell’app ed i dati degli utenti siano archiviati negli USA su server cloud gestiti da Oracle e che le decisioni di moderazione dei contenuti che riguardano utenti statunitensi sono prese dagli USA.

Il 16 settembre la corte di appello terrà le argomentazioni orali sulla sfida legale.

POLITICA DELLA FED

Martedì scorso il presidente della FED di Atlanta, Raphael Bostic, ha spiegato che i recenti dati economici lo hanno reso più fiducioso circa il fatto che la banca centrale possa portare l’inflazione al 2%, ma prima di essere pronto a sostenere l’abbassamento dei tassi d’interesse vuole vedere un po’ più di dati. Se l’economia si evolve come si aspetta Bostic, i tassi sarebbero più bassi entro la fine di quest’anno. Il numero uno della FED di Atlanta ha sottolineato che, anche se il mercato del lavoro resta forte, la banca centrale vuole essere sicura che un mercato del lavoro caldo non si trasformi repentinamente in uno gelido.

Poi in un’intervista al Financial Times pubblicata giovedì scorso, Bostic ha espresso apertura ad un taglio dei tassi d’interesse a settembre: “Sono aperto a qualcosa che accada in termini di movimento prima del quarto trimestre”. Bostic ha spiegato di essere aperto all’idea di tagli dei tassi di mezzo punto nel caso in cui il mercato del lavoro dovesse indebolirsi più velocemente del previsto.

Giovedì scorso è intervenuto anche Alberto Musalem, presidente della FED di St. Louis, che ha spiegato come i recenti dati abbiano rafforzato la sua fiducia circa il fatto che l’inflazione si stia muovendo verso l’obiettivo del 2%. Musalem ha detto: “Ora sembra che l’equilibrio dei rischi sull’inflazione e sulla disoccupazione si sia spostato….Potrebbe essere vicino il momento in cui potrebbe essere appropriato un adeguamento ad un politica moderatamente restrittiva”. Musalem ha anche sottolineato che l’economia sta ancora andando molto bene ed ha fatto riferimento a fattori positivi, tipo la crescita nell’offerta di lavoro, come parte del motivo di un recente aumento del tasso di disoccupazione.

Il presidente della FED di Chicago, Austan Goolsbee, venerdì scorso ha parlato a National Public Radio spiegando che per lui l’economia non è in surriscaldamento, quindi si deve prestare attenzione a non mantenere una politica restrittiva più a lungo del necessario. Il numero uno della FED di Chicago non ha fatto sapere se solleciterà un taglio dei tassi d’interesse al meeting del 17-18 settembre, tuttavia le sue dichiarazioni sono coerenti con i suoi recenti commenti sul fatto che i funzionari devono essere sempre più in sintonia con segnali come l’aumento del tasso di disoccupazione e l’aumento delle insolvenze con le carte di credito che suggeriscono che l’economia stia rallentando al punto che la politica non dovrebbe essere così restrittiva come è ora.

DATI MACROECONOMICI

L’indice dei prezzi alla produzione core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) a livello mensile a luglio rimane stabile (+0,0%). Il consensus indicava una crescita dello 0,2% dopo il +0,3% di giugno (rivisto da +0,4%).

Su base annua, invece, il dato a luglio si attesta al 2,4%, sotto al consensus del 2,7% ed in calo rispetto al 3,0% di giugno. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

L’indice dei prezzi al consumo su base annua a luglio è al 2,9%, appena sotto al consensus del 3,0% ed alla rilevazione di giugno del 3,0%. Si tratta del quarto mese consecutivo con un rallentamento. Il dato è rilasciato dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Per quanto riguarda il dato core (che esclude il settore del cibo e dell’energia) dell’indice dei prezzi al consumo, a livello mensile a luglio si registra un +0,2% come indicato dal consensus ed in leggera accelerazione rispetto al +0,1% di giugno.

Su base annua, il dato di luglio si attesta al 3,2%, stesso livello indicato dal consensus ed appena sotto al 3,3% di giugno. I dati sono rilasciati dall’U.S. Bureau of Labor Statistics.

Le vendite al dettaglio a livello mensile a luglio crescono dell’1,0%, oltre il consensus del +0,3%. Nel mese di giugno era stato registrato un calo dello 0,2% (rivisto da +0,0%). Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Le vendite al dettaglio Control Group a livello mensile a luglio crescono dello 0,3%, rallentando rispetto al +0,9% di giugno. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione nella settimana terminata il 10 agosto sono state 227 mila, in calo rispetto alle 234 mila della settimana precedente (riviste da 233 mila) e sotto al consensus di 235 mila. Il dato è rilasciato dall’U.S. Department of Labor.

Il Filadelfia Fed Manufacturing Index scivola dal dato di 13,9 punti di luglio a quello di agosto di -7,0. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di Filadelfia.

L’indice manifatturiero del New York Empire State ad agosto è pari a -4,70 punti, in crescita rispetto ai -6,60 punti di luglio. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve Bank di New York.

La produzione industriale a livello mensile a luglio incassa un -0,6%, dopo aver registrato un +0,3% a giugno (rivisto da +0,6%). Il consensus indicava un calo più contenuto, dello 0,3%. Il dato è rilasciato dalla Federal Reserve.

Il dato preliminare di luglio relativo ai permessi di costruzione è pari a 1,396 milioni, sotto al consensus di 1,430 milioni ed in calo rispetto agli 1,454 milioni di giugno. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Il numero di case per le quali è iniziata la costruzione passa dagli 1,329 milioni di giugno (rivisti da 1,353 milioni) agli 1,238 milioni di luglio. Il dato è rilasciato dall’U.S. Census Bureau.

Il dato preliminare di agosto dell’indice di fiducia dei consumatori elaborato dall’Università del Michigan è a quota 67,8 punti, in crescita rispetto ai 66,4 punti di luglio.

PORTAFOGLI AZIONARI

Incredibile recupero dei mercati azionari grazie agli acquisti forsennati dei ‘retails’ e noi, nel nostro piccolo, ne abbiamo approfittato andando a target su ben 4 titoli del nostro Portafoglio storico. La violenza degli acquisti lo notiamo soprattutto sul fatto che due nostri titoli su quattro appena aperto le contrattazioni in gap up, regalandoci qualche altro tozzo di pane da stipare in cantina. In 27/28 anni di questo umile sito, non ricordo di aver mai visto un Portafoglio così scarno di titoli, considerando che BIOMARIN da investimento di breve è passato ad un uno di medio-lungo periodo e vorremmo passarlo sul Portafoglio ‘The Challenge’ se non fosse che la strategia si chiama ‘Nasdaq Weekly’ e che sul titolo APPLIED MATERIALS siamo entrati venerdì scorso. Resta il rammarico per non essere riusciti ad acquistare AMAZON e MICROSOFT a prezzi ‘limit’, ma riprenderemo i titoli quando avranno stornato, e questa volta con il Portafoglio ‘The Challenge’ per tenerli più a lungo.

Tornando ai target dei titoli sul Portafoglio Storico, questa volta abbiamo riportato un ex-equo tra i titoli con la strategia ‘storico internazionali’ e ‘nasdaq weekly’ anche se a livello di performance lo ‘Storico’ batte il ‘Nasdaq’ grazie a due aperture in gap up sui titoli NEMETSCHEK_SE (+ 9,16%) e NIKE (+ 12,93%) il tutto in pochi giorni di contrattazione. Mentre sui titoli del Nasdaq Weekly abbiamo riportato il solito + 7-8% con ANSYS + (7,89%) e CADENCE DESIGN (+ 7,50%). Ora vediamo come comportarci per il futuro in quanto se il mercato non storna, sarà difficile trovare nuovi spunti operativi vantaggiosi.

Nel Portafoglio “The Challenge” poche novità sui titoli da dismettere che non riescono ad arrivare almeno a pareggio, ovviamente non parlo dei cadaveri JUST_EAT, TUI, FASTLY. In attesa dell’acquisizione di PARAMOUNT che sbologneremo quanto prima, bene le ultime acquisizioni di ASML, BREMBO, CAMPARI (si riprenderà certamente), ADOBE, DEXCOM, LUFTHANSA, VOLKSWAGEN, mentre su STELLANTIS ci sarà da soffrire fino alla prossima trimestrale. Rimaniamo sempre vigili su MONCLER e aspettiamo uno storno dei mercati per nuovi acquisti su tutti e due i lati dell’Oceano. 

Alla prossima.

FOCUS SU AZIONI

STARBUCKS – La società ha apportato un brusco cambio alla leadership martedì scorso.

La catena di caffè ha dichiarato di aver scelto Chipotle Mexican Grill CMG -2,78 %diminuire; triangolo rosso che punta verso il bassoIl Chief Executive Brian Niccol è il suo prossimo leader. Niccol dovrebbe assumere la carica di Chief Executive e Presidente esecutivo del consiglio di amministrazione il 9 settembre. L'attuale capo di Starbucks, Laxman Narasimhan, ha trascorso circa 16 mesi in carica, succedendo a Howard Schultz dopo il suo terzo incarico da CEO. Schultz aveva pubblicamente criticato il modo in cui Narasimhan e altri dirigenti stavano guidando la catena. Il cambiamento avviene mentre Starbucks cerca di rilanciare la propria attività e di confrontarsi con gli investitori attivisti.

AMAZON e RIVIAN – La carenza di parti ha provocato uno stop nella produzione da parte di Rivian di furgoni commerciali utilizzati da Amazon.com. A farlo sapere venerdì scorso è stato un portavoce della casa automobilistica, come riporta Reuters. In una dichiarazione per email, il portavoce ha spiegato: “Una carenza di componenti ha temporaneamente avuto un impatto sulla produzione del nostro Electric Delivery Van (EDV). Prevediamo di recuperare tutta la produzione persa”. Non sono state fornite informazioni circa la parte specifica ed il fornitore. La carenza di parti non influenzerebbe la produzione di altri veicoli di Rivian. Reuters riporta che Amazon ha detto di essere consapevole dei problemi di produzione a breve termine di questo mese della casa automobilistica, ma non si aspetta che abbiano un impatto.

PARAMOUNT – L’operazione di fusione tra Skydance Media e Paramount potrebbe subire un nuovo risvolto. Il percorso di fusione, infatti, come riporta Reuters potrebbe prendere una piega diversa se Paramount troverà un altro offerente accettabile prima della fine del periodo di go-shop il 21 agosto. E, sempre Reuters, riporta che Edgar Bronfman Jr. starebbe preparando un’offerta da presentare a National Amusements, azienda che è l’azionista di controllo di Paramount Global. Nel mese di luglio Paramount e Skydance hanno trovato un accordo per una fusione con un processo in due passaggi, che prevede l’acquisizione di National Amusements da parte di Skydance ed i suoi partner per 2,4 miliardi di dollari e a seguire la fusione di Skydance con Paramount, con l’offerta agli azionisti di 4,5 miliardi di dollari in denaro o in azioni, e l’aggiunta di 1,5 miliardi di dollari al bilancio di Paramount.

NETFLIX – CBS Sports si occuperà di produrre le due partite della National Football League (NFL) che saranno tramesse su Netflix quest’anno il giorno di Natale. Come ricorda Reuters, a maggio Netflix aveva fatto sapere che trasmetterà almeno una partita anche il giorno di Natale nel 2025 e 2026. Con l’accordo con la NFL, per la prima volta il football in diretta arriva sulla piattaforma.

PUBBLICAZIONE DELLE TRIMESTRALI ECONOMICHE SUI TITOLI DEL NASDAQ100 USCITI NELLA SCORSA SETTIMANA.

Riportiamo le più importanti pubblicazioni rimandando le restanti nell’articolo della prossima settimana.

AMERICAN ELECTRIC POWER – 0,60%. La società è una holding di servizi pubblici che, attraverso le sue controllate, fornisce servizi elettrici, costituiti da generazione, trasmissione e distribuzione, su base integrata ai propri clienti al dettaglio, ha riportato un utile nel secondo trimestre 2024 pari a 1,25 $/az. su un fatturato pari a 4,58 mld $. La stima degli analisti per utili era pari a 1,23 $/az. su un fatturato pari a 4,55 mld $. I ricavi sono aumentati del 4,73% su base annua. La società ha continuato ad affermare che la previsione degli utili per tutto il 2024 sarà tra 5,53 e 5,73 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,59 $/az.

Ben Fowke, Presidente e A.D. ad interim: "Gli investimenti di AEP in un sistema energetico moderno, conveniente e affidabile continuano a portare benefici ai nostri clienti e alle nostre comunità, supportando al contempo i nostri guadagni. La solida performance nella prima metà dell'anno e la comprovata capacità del team di gestire in modo efficiente il business ci consentono di riaffermare le previsioni di guadagno per il 2024. Per soddisfare le crescenti esigenze energetiche dei clienti e delle comunità, stiamo facendo progressi costanti trasformando la flotta di generazione per aggiungere più di 20 gigawatt di nuove risorse nel prossimo decennio. A giugno, la Public Service Company of Oklahoma ha annunciato che cercherà l'approvazione normativa di un accordo per l'acquisto di Green Country, un impianto di generazione di gas naturale da 795 megawatt che fungerà da risorsa energetica locale affidabile e conveniente per i clienti. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi pari a 4,6 mld $ rispetto a 4,4 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto pari a 662,0 mln $ rispetto a 582,2 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile per azione pari a 1,25 $ rispetto a 1,13 $/az. del secondo trimestre 2023”.

AMGEN – INV.%. E’ una delle più grandi aziende farmaceutiche del mondo che scopre, sviluppa, produce e distribuisce farmaci innovativi per aiutare milioni di pazienti nella loro lotta contro alcune delle malattie più difficili al mondo, con più di una dozzina di prodotti incentrati su cancro, neurologia, cardiologia e altro ancora. Ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 di 4,97 $/az. su un fatturato di 8,39 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 4,93 $/az. su un fatturato 8,30 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 20,07% su base annua. La società ha dichiarato di prevedere utili per tutto il 2024 compresi tra 19,10 e 20,10 $/az. su un fatturato compreso tra 32,80 e 33,80 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 19,26 $/az. su un fatturato di 33,03 mld $.

Robert A. Bradway, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Con un portafoglio solido ed equilibrato di prodotti sul mercato e una gamma di medicinali innovativi in ​​rapida crescita, siamo fiduciosi nella nostra capacità di garantire una crescita interessante a lungo termine. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette pari a 8,388 mld $ in aumento del 20%, rispetto ai 6,986 mld $ del secondo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 4,515 mld $ in aumento del 30% rispetto a 3,471 mld del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 3,90 mld $ rispetto ai 3,50 mld $ del secondo trimestre 2023; un margine operativo pari al 48,2% rispetto al 52,6% del secondo trimestre 2023; un utile netto pari a 2,691 mld $, rispetto a 2,683 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 4,97 $ in diminuzione dell’1% rispetto a 5,00 $/az. del secondo trimestre 2023. Abbiamo generato un flusso di cassa operativo pari a 2,459 mld $ rispetto a 4,109 mld $ del secondo trimestre 2023 mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 2,2 mld $, in diminuzione rispetto ai 3,80 mld $ del secondo trimestre del 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 9,301 mld $ rispetto a 10,944 mld $ del 31 dicembre 2023. Il CdA della società ha deliberato un dividendo per il secondo trimestre del 2024, pari a 2,25 $/az., pagato il 7 giugno 2024 a tutti gli azionisti registrati al 17 maggio 2024, con un aumento del 6% rispetto allo stesso periodo del 2023. Nel secondo trimestre, abbiamo ridotto il debito in essere di 1,4 mld $. Da inizio anno, abbiamo ridotto il debito in essere di 2,0 mld $ e rimaniamo sulla buona strada per la riduzione dell'indebitamento pari ad oltre 10 mld $ entro la fine del 2025”.

APPLIED MATERIALS + 8,75%. La società che sviluppa, produce, commercializza e fornisce servizi di fabbricazione di apparecchiature per le industrie mondiali dei semiconduttori, ha riportato utili nel terzo trimestre fiscale 2024 pari a 2,12 $/az. su ricavi per 6,78 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 2,01 $/az. su ricavi per 6,67 mld $. I ricavi sono è cresciuti del 5,49% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili nel quarto trimestre fiscale 2024 tra 2,00 e 2,36 $/az. su ricavi tra 6,53 e 7,33 mld $ e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,11 $/az. su ricavi per 6,89 mld $.

Gary Dickerson, Presidente e CEO della società, ha affermato: "Applied Materials sta ottenendo ottimi risultati nel 2024 con ricavi record nel terzo trimestre fiscale e utili verso la fascia alta delle nostre previsioni. La corsa alla leadership dell'intelligenza artificiale sta alimentando la domanda per il nostro portafoglio unico di prodotti e servizi, posizionando Applied per superare i mercati nel lungo termine. A livello contabile nel terzo trimestre fiscale 2024 abbiamo riportato: ricavi pari a 6,778 mld $ in aumento del 5% rispetto ai 6,425 mld $ del secondo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 4,573 mld $, rispetto ai 4,416 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 2,205 mld $ rispetto a 2,009 mld $ del secondo trimestre 2023; un margine operativo pari al 28,8% rispetto al 28,3% del secondo trimestre 2023; un utile netto pari a 1,767 mld $ in aumento del 10% rispetto ai 1,60 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 2,12 $ in aumento del 12% rispetto a 1,90 $/az. del secondo trimestre 2023. Il flusso netto di cassa è stato pari a 2,088 mld $ in diminuzione dl 10% rispetto a 2,328 mld $ del secondo trimestre 2023. Al 28 luglio 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 9,103 mld $ rispetto a 6,869 mld $ del 29 ottobre 2023”.

ATLASSIAN CORP + 9,04%. La società vende piattaforme software di collaborazione per la gestione dei progetti, la comunicazione e la creazione di contenuti, aiutando i team a lavorare meglio insieme, ha riportato utili nel quarto trimestre fiscale 2024 pari a 0,43 $/az. su ricavi per 1,13 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,60 $/az. su ricavi per 1,13 mld $. Il fatturato è cresciuto del 20,50% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi ricavi nel primo trimestre fiscale 2025 compresi tra 1,149 e 1,157 mld $ su un fatturato di circa 5,06 mld $, e l'attuale stima degli analisti per i ricavi è pari a 1,16 mld $ per un fatturato di 5,17 mld $.

Mike Cannon-Brookes, co-fondatore e co-CEO della società, ha affermato: “Abbiamo annunciato innovazioni trasformative per i nostri clienti come Rovo, l'ultima tecnologia human-AI che sta rimodellando il nostro modo di lavorare. Abbiamo raggiunto traguardi significativi come lo stato "In Process" di FedRAMP, un enorme passo avanti verso il supporto del settore pubblico statunitense nel cloud, e abbiamo ridotto il supporto per Server. Con questa impostazione, ci sentiamo tremendamente ottimisti su ciò che ci aspetta. Siamo entusiasti di sfruttare questo aumento iniziando a lavorare sull'anno fiscale 25”. Scott Farquhar, co-fondatore e co-CEO della società, ha dichiarato: "Quando ripenso agli ultimi 23 anni, sono pieno di orgoglio per ciò che due amici australiani hanno costruito. Abbiamo creato un'azienda globale con oltre 12.000 dipendenti, decine di migliaia di campioni nell'ecosistema Atlassian e oltre 300.000 clienti. Abbiamo aiutato aziende grandi e piccole in tutto il mondo a risolvere alcuni dei problemi più interessanti e difficili, dallo sviluppo di veicoli elettrici e progressi medici salvavita all'esplorazione spaziale. E tuttavia i nostri giorni migliori devono ancora venire”. A livello contabile nel quarto trimestre fiscale 2024 abbiamo riportato: ricavi totali pari a 1,132 mld $ in aumento del 20%, rispetto ai 939,1 mln $ del quarto trimestre fiscale 2023; costi e spese totali pari a 910,0 mln $ rispetto a 736,3 mln del quarto trimestre fiscale 2023; un reddito operativo pari a 222,0 mln $ rispetto ai 202,8 mln $ del quarto trimestre fiscale 2023; un margine operativo pari al 20,0% rispetto al 22,0% del quarto trimestre fiscale 2023; un utile netto pari a 171,4 mln $, rispetto a 147,0 mln $ del quarto trimestre fiscale 2023; un utile netto per azione pari a 0,66 $ rispetto a 0,57 $/az. del quarto trimestre fiscale 2023. Abbiamo generato un flusso di cassa operativo pari a 462,219 mln $ rispetto a 272,775 mln $ del quarto trimestre fiscale 2023, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 413,2 mln $, rispetto ai 270,350 mln $ del quarto trimestre fiscale 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 2,177 mld $ rispetto a 2,102 mld $ del 30 giugno 2023.

CDW + 4,23%. La società che fornisce soluzioni IT integrate a clienti di piccole, medie e grandi imprese, enti pubblici, istruzione e sanità negli Stati Uniti e in Canada, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 2,50 $/az. su un fatturato di 5,42 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,52 $/az. su un fatturato pari a 5,45 mld $. I ricavi sono diminuiti del 3,60% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa.

Christine A. Leahy, Presidente e A.D. di CDW, ha affermato: “In un periodo di domanda limitata, il valore del team come consulente di fiducia e la capacità di soddisfare le esigenze più urgenti dei nostri clienti hanno portato a una solida performance nel cloud, nella sicurezza e nei servizi. Questa performance ha contribuito alla redditività sostenuta dagli investimenti strategici che abbiamo effettuato negli ultimi cinque anni per migliorare il valore del cliente e i nostri rendimenti. La nostra capacità di ottimizzare la generazione di flussi di cassa attraverso una gestione efficace del nostro capitale circolante offre flessibilità strategica in tutte le nostre priorità di capitale, tra cui fusioni e acquisizioni e riacquisti di azioni. I clienti continuano a rivolgersi a CDW per soddisfare le loro esigenze IT e operative nell'intera gamma di soluzioni IT e ciclo di vita. Restiamo ben posizionati per raggiungere il nostro obiettivo di superare la crescita del mercato IT statunitense di 200-300 punti base su base valutaria costante. Per raggiungere questo obiettivo, restiamo concentrati sulla soddisfazione delle esigenze dei nostri oltre 250.000 clienti in tutto il mondo e sul rimanere il partner di scelta per oltre 1.000 marchi tecnologici leader ed emergenti mentre il mercato IT continua a evolversi. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette pari a 5,423 mld $, rispetto ai 5,626 mld $ del secondo trimestre 2023, con un calo del 3,6 percento; un utile lordo rimasto relativamente costante a 1,183 mld $, rispetto ai 1.182 mld $ del secondo trimestre 2023, con un aumento dello 0,1%; un margine di utile lordo pari al 21,8% rispetto al 21,0% del secondo trimestre 2023, con un aumento di 80 punti base; spese di vendita e amministrative sono state di 750 mln $, rispetto ai 769 mln $ del secondo trimestre 2023 con un calo del 2,5%; un reddito operativo pari a 510 mln $ rispetto ai 530 mln $ del secondo trimestre 2023, con un calo del 3,7%; un margine di reddito operativo pari al 9,4% uguale al secondo trimestre 2023; un utile netto di 339 mln $, rispetto ai 349 mln $ del secondo trimestre 2023, con un calo del 2,9%; un utile netto per azione pari a 2,50 $ rispetto a 2,56 $/az. del secondo trimestre 2023, con un calo del 2,6 percento. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 665,3 mln $ rispetto a 588,7 mln $ del 31 dicembre 2023”.

COGNIZANT + 1,94%. La Società che fornisce servizi di informatica, consulenza e processi aziendali, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 1,17 $/az. su ricavi per 4,85 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 1,12 $/az. su ricavi per 4,81 mld $. I ricavi sono diminuiti dello 0,74% rispetto allo stesso trimestre di un anno fa. La società ha affermato che prevede ricavi per il terzo trimestre 2024 compreso tra 4,89 e 4,96 mld $. L'attuale stima degli analisti è per un fatturato pari a 4,91 mld $. Mentre per tutto l’anno 2024 prevede utili compresi tra 4,62 e 4,70 $/az. su un fatturato compreso tra 18,90 e 19,70 mld $. L'attuale stima degli analisti degli utili per tutto l’anno è pari a 4,61 $/az. su un fatturato di 19,31 mld $.

Ravi Kumar S, Chief Executive Officer della società, ha affermato: "Nel secondo trimestre, abbiamo generato ricavi superiori alla fascia alta del nostro range previsionale, ampliato il margine operativo rettificato e mantenuto un grande aumento negli accordi. I progressi fatti rispetto alle nostre priorità strategiche stanno aprendo nuove opportunità con i clienti e ci consentono di operare con maggiore agilità. Riteniamo che la nostra performance in questo trimestre e le migliori prospettive di crescita organica per l'intero anno dimostrino come la nostra lavoro rispetto a queste priorità stia iniziando a tradursi nei risultati e a supportare il valore azionario a lungo termine. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi pari a 4,85 mld $ in aumento del 2,1% a valuta costante rispetto a 4,886 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 737,0 mln $, rispetto ai 694,0 mln $ del secondo trimestre 2023, con un calo del 3,7%; un margine operativo del 15,2%, in aumento rispetto al 14,2% del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 1,17 $, rispetto a 1,10 $/az. del secondo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 262,0 mln $ rispetto a 36,0 mln $ del secondo trimestre 2023, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 183 mln $ rispetto ad una perdita di 32,0 mln $ del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 2,205 mld $ rispetto a 2,635 mld $ del 31 dicembre 2023. Abbiamo riacquistato 0,9 milioni di azioni pari a 63 mln $ durante il secondo trimestre nell'ambito del programma di riacquisto di azioni. Al 30 giugno 2024, erano rimasti 1,6 miliardi di $ nell'ambito dell'autorizzazione al riacquisto di azioni. A luglio 2024, il CdA ha approvato un dividendo trimestrale in contanti di 0,30 $ per azione per gli azionisti registrati il 20 agosto 2024. Questo dividendo sarà pagabile il 28 agosto 2024”.

CSX - 1,71%. La società fornisce servizi di trasporto su rotaia, compreso il servizio ferroviario tradizionale e il trasporto di container e rimorchi intermodali, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 0,49 $/az. su un fatturato di 3,70 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,48 $/az. su un fatturato pari a 3,70 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 0,05% su base annua.

Joe Hinrichs, Presidente e A,D, della società, ha affermato: "CSX ha continuato a concentrarsi sul servire in modo efficiente i nostri clienti nel secondo trimestre, consentendoci di ottenere forti incrementi sequenziali in termini di volume, reddito operativo, margine e utili per azione. Sono orgoglioso delle prestazioni della nostra ferrovia, inclusa l'efficace risposta del nostro team alle interruzioni del porto di Baltimora. Mentre continuiamo a operare attraverso mercati in evoluzione, CSX è ben posizionata per ottenere una solida espansione del margine anno su anno per il resto del 2024. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi pari a 3,701 mld $, rispetto ai 3,699 mld $ del secondo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 2,253 mld $, rispetto ai 2,233 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 1,448 mld $ rispetto a 1,466 mld $ del secondo trimestre 2023; un margine operativo pari al 39,1% rispetto al 39,6% del secondo trimestre 2023; un utile netto di 963 mln $, rispetto ai 984 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 0,49 $ rispetto a 0,49 $/az. del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 1,238 mld $ rispetto a 1,353 mld $ del 31 dicembre 2023”.

DOORDASH + 4,22%. La società è impegnata nella progettazione, sviluppo e gestione di una piattaforma logistica e di consegna di cibo. Serve i consumatori negli Stati Uniti, Canada e Australia, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2024 pari a 0,38 $/az. su un fatturato di 2,63 mld $. La stima degli analisti era per una perdita di 0,10 $/az. su un fatturato pari a 2,54 mld $. Il fatturato è cresciuto del 23,30% su base annua.

In una nota la società ha affermato: “Il nostro obiettivo è costruire un'attività ampia e duratura creando servizi che espandano il potenziale del commercio locale. Le nostre competenze principali in tale ricerca sono l'ossessione per il cliente, l'attenzione ai dettagli e il lavoro. Siamo molto soddisfatti della nostra performance finanziaria nel secondo trimestre 2024, poiché riflette anni di investimenti e attenzione a livello di prodotto che hanno guidato una forte crescita e migliorato l'economia unitaria in diverse aree principali della nostra attività. Siamo anche lieti di essere stati in grado di aumentare più vendite a più commercianti che mai, generando più opportunità di guadagno per i Dasher che mai e collegare più membri DashPass a più commercianti locali. La nostra opportunità di rafforzare il commercio locale è ampia e speriamo di continuare a stabilire nuovi record per queste metriche nei trimestri, negli anni e nei decenni a venire. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette pari a 2,63 mld $ in aumento del 23%, rispetto ai 2,133 mld $ del secondo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 2,831 mld $ rispetto a 2,344 mld del secondo trimestre 2023; un reddito operativo in perdita di 201 mln $ rispetto ai 211 mln $ del secondo trimestre 2023; L'EBITDA ha raggiunto il massimo storico di 430 mln $ rispetto ai 279 mln $ del secondo trimestre 2023; una perdita netta di 157 mln $, rispetto alla perdita di 170 mln $ del secondo trimestre 2023; una perdita netta per azione pari a 0,38 $ rispetto a 0,44 $/az. del secondo trimestre 2023. Abbiamo generato un flusso di cassa operativo pari a 530 mln $ e un flusso netto di cassa pari a 451 mln $, in aumento rispettivamente ai 393 mln $ e ai 311 mln $ del secondo trimestre del 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 3,43 mld $ rispetto a 2,656 mld $ del 31 dicembre 2023. A febbraio 2024, il CdA ha autorizzato il riacquisto fino a 1,1 mld $ delle nostre azioni ordinarie. Da inizio anno a luglio, abbiamo riacquistato un totale di 2,1 milioni di azioni per 219 mln $. Attualmente abbiamo circa 881 mln $ rimanenti. Potremmo o meno riacquistare una qualsiasi parte dell'importo rimanente”.

ELECTRONIC ARTS + 1,20%. La società che sviluppa, commercializza, pubblica e distribuisce software e contenuti per videogiochi, ha riportato utili nel primo trimestre fiscale 2025 pari a 0,52 $/az. su un fatturato di 1,66 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,43 $/az. su un fatturato pari a 1,21 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 13,72% su base annua. La società ha detto che prevede utili nel secondo trimestre fiscale 2025 tra 0,76 e 0,93 $/az. su un fatturato tra 1,90 e 2,00 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 1,43 $/az. su un fatturato di 1,95 mld $. La società ha affermato di aspettarsi utili fiscali per tutto il 2025 tra 3,34 e 4,00 $/az. su un fatturato tra 7,10 e 7,50 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 5,75 $/az. su un fatturato di 7,52 mld $.

Andrew Wilson, CEO della società, ha affermato: "EA ha iniziato bene l'anno fiscale 2025, superando le previsioni di prenotazione nette mentre continuiamo a lavorare in tutta la nostra attività. La nostra attenzione nel fornire esperienze più grandi, più audaci e più connesse per i nostri giocatori non è mai stata così acuta ed è dimostrata dal lancio da record di EA SPORTS College Football 25 mentre ci dirigiamo verso un'altra storica stagione sportiva nel secondo trimestre di EA. Un lavoro solido, eventi live e un coinvolgimento continuo dei giocatori in tutte le nostre esperienze hanno prodotto risultati del primo trimestre fiscale superiori alle aspettative. Guardando al futuro, il notevole successo nella nostra settimana di lancio per College Football, unito ai prossimi lanci di EA SPORTS Madden NFL, EA SPORTS FC e Dragon Age: The Veilguard, stanno creando un forte aumento per l'anno fiscale 2025 e oltre. Siamo ben posizionati per raggiungere i nostri obiettivi finanziari pluriennali. A livello contabile nel primo trimestre fiscale 2025 abbiamo riportato: un fatturato netto pari a 1,660 mld $; un utile netto pari a 280 mln $ rispetto a 402 mln $ nello stesso periodo 2023; un utile per azione pari a 0,43 $. Il flusso di cassa operativo è stato di 120 mln $ per il trimestre e di 2,076 mld $ anno su anno. Nel corso del trimestre, nell'ambito del nuovo programma di riacquisto di azioni, abbiamo riacquistato 2,8 milioni di azioni pari a 375 mln $, portando il totale per gli ultimi dodici mesi a 10,2 milioni di azioni pari a 1,350 mld $. Infine il CdA ha approvato un dividendo trimestrale in contanti di 0,19 $/az. Il dividendo è pagabile il 18 settembre 2024 agli azionisti registrati alla chiusura delle attività del 28 agosto 2024”.

EXELON – INV.%. La società è una holding di servizi di pubblica utilità impegnata, tramite Generation, nel settore della generazione di energia; attraverso ComEd, PECO e BGE, nelle attività di fornitura di energia, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 0,47 $/az. su un fatturato di 5,36 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,40 $/az. su un fatturato pari a 5,01 mld $. Il fatturato è cresciuto del 11,27% su base annua. La società ha detto che prevede utili per l’intero anno 2024 tra 2,40 e 2,50 $/az. L'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 2,43 $/az.

Il Presidente e CEO della società, Calvin Butler, ha affermato: "Sono lieto di annunciare solidi guadagni nel secondo trimestre e performance operative leader del settore, mentre Exelon mantiene il suo record costante di risultati. Continuiamo a raggiungere l'affidabilità di alto livello che i nostri clienti si aspettano e, in un ambiente normativo in evoluzione, siamo pronti con le nostre strategie finanziarie e normative, assicurando che i nostri investimenti soddisfino le crescenti richieste ed esigenze dei clienti. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: vendite nette pari a 5,361 mld $, rispetto ai 4,818 mld $ del secondo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 4,455 mld $, rispetto ai 4,114 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 913 mln $ rispetto ai 704 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile netto di 448 mln $, rispetto ai 408 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 0,47 $ rispetto a 0,41 $/az. del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 934,0 mln $ rispetto a 445,0 mln $ del 31 dicembre 2023. Il 30 luglio 2024, il nostro CdA ha deliberato un dividendo trimestrale pari a 0,38 $/az. Il dividendo è pagabile il 13 settembre 2024 agli azionisti di Exelon registrati alla chiusura delle attività del 12 agosto 2024”.

GE HEALTHCARE TECHNO + 1,68%. La società è un innovatore leader a livello mondiale nel campo della tecnologia medica, della diagnostica farmaceutica e delle soluzioni digitali, impegnato a fornire soluzioni integrate, servizi e analisi dei dati per rendere gli ospedali più efficienti, i medici più efficaci, le terapie più precise. Ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 1,00 $/az. su ricavi per 4,84 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,98 $/az. su ricavi per 4,89 mld $. Il fatturato è cresciuto del 0,46% su base annua. La società ha dichiarato di aspettarsi utili per tutto il 2024 tra 4,20 e 4,35 $/az. e l'attuale stima degli analisti per gli utili è pari a 4,27 $/az.

Il presidente e CEO di GE HealthCare Peter Arduini ha affermato: "Nel secondo trimestre, abbiamo registrato una crescita delle vendite anno su anno e un'espansione del margine nonostante i venti contrari nel mercato cinese. Abbiamo anche segnalato una solida crescita degli ordini con particolare forza negli Stati Uniti, poiché i sistemi sanitari investono in tecnologie che migliorano l'assistenza ai pazienti e migliorano la produttività. Siamo soddisfatti dei nostri continui progressi nel promuovere i nostri obiettivi di margine, continuando al contempo i nostri investimenti per la crescita futura". A livello contabile nel primo trimestre fiscale 2025 abbiamo riportato: ricavi pari a 4,839 mld $ in aumento dell'1% rispetto a 4,817 mld $ del secondo trimestre 2023; costi e spese totali pari a 3,397 mld $ rispetto a 3,310 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 608,0 mln $ rispetto a 570,0 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile netto pari a 428 mln $ rispetto ai 418 mln $ del secondo trimestre 2023; un margine di utile netto pari all'8,9% rispetto all'8,7% del secondo trimestre 2023 in aumento di 20 punti base (bps). L’utile per azione è stato di 1,00 $ rispetto a 0,92 $/az. del secondo trimestre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato negativo di 119 mln $, in aumento del 77% rispetto a una negatività di 67 mln $ anno su anno. Il flusso netto di cassa è stato negativo di 182 mln $, in aumento del 34% rispetto a una negatività di 136 mln $ anno su anno. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti, mezzi equivalenti e investimenti a breve termine pari a 2,015 mld $ rispetto a 2,504 mld $ del 31 dicembre 2023”.

JD.COM + 13,18%. E’ una società di vendita diretta online in Cina. La Società acquisisce prodotti dai fornitori e li vende direttamente ai propri clienti tramite il proprio sito Web e le applicazioni mobili, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 1,30 $/az. su un fatturato di 40,10 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,85 $/az. su un fatturato pari a 40,12 mld $. I ricavi sono cresciuti dello 0,98% su base annua.

Sandy Xu, A.D. di JD.com., ha commentato: "Abbiamo mantenuto l'impegno per una crescita sostenibile e di alta qualità della nostra attività nel secondo trimestre. I nostri costanti sforzi per rafforzare le capacità della supply chain e l'esperienza utente continuano a distinguere JD nel settore dell'e-commerce in Cina, poiché sfruttiamo le nostre crescenti economie di scala e le efficienze di approvvigionamento per offrire agli utenti prezzi bassi ogni giorno senza sacrificare la qualità. Insieme ai nostri progressi nella creazione di un fiorente ecosistema di piattaforme, questi sforzi hanno portato a una risposta favorevole da parte degli utenti, con una solida espansione della base utenti e un miglioramento del coinvolgimento degli utenti nel trimestre. In futuro, continueremo a concentrarci sui nostri punti di forza per migliorare l'esperienza utente, la competitività dei prezzi e l'ecosistema della piattaforma, che riteniamo siano i fondamentali per garantire una crescita sostenibile negli anni a venire. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi netti in aumento dell'1,2% a 291,4 miliardi RMB (40,1 mld $) rispetto a 287,9 miliardi RMB del secondo trimestre 2023; un costo dei ricavi in diminuzione dello 0,4% a 245,5 miliardi RMB (33,8 mld $) rispetto a 246,5 miliardi RMB del secondo trimestre 2023; spese totali per ordini, marketing, ricerca e sviluppo, generali ed amministrative pari a 35,4 miliardi RMB (4,9 mld $) rispetto a 34,3 miliardi RMB del secondo trimestre 2023; un utile operativo in aumento del 33,7% a 11,6 miliardi RMB (1,6 mld $) rispetto a 8,7 miliardi RMB del secondo trimestre 2023; un margine operativo pari al 4,0% rispetto al 3,0% del secondo trimestre 2023; un utile netto in aumento del 69,0% a 14,5 miliardi RMB (2,0 mld $) rispetto a 8,6 miliardi RMB del secondo trimestre 2023; un utile netto in aumento del 73,7% pari a 9,36 RMB (1,29 $/az.) da 5,39 RMB del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024, la liquidità, le disponibilità liquide equivalenti, la liquidità vincolata e gli investimenti a breve termine ammontavano a 209,5 miliardi RMB (28,8 mld $), rispetto ai 197,7 miliardi RMB al 31 dicembre 2023. Il flusso di cassa operativo è stato pari a 50,738 miliardi RMB (6,892 mld $) rispetto a 46,511 miliardi RMB del secondo trimestre 2023, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 49,555 miliardi RMB (6,819 mld $) rispetto a 44,490 miliardi RMB del secondo trimestre 2023. Negli ultimi tre mesi, al 30 giugno 2024, avevamo riacquistato un totale di 136,8 milioni di azioni ordinarie (equivalenti a 68,4 milioni di ADS) per un totale di 2,1 mld $. Negli ultimi sei mesi, al 30 giugno 2024, avevamo riacquistato un totale di 224,3 milioni di azioni ordinarie (equivalenti a 112,2 milioni di ADS) per un totale di 3,3 mld $”.

MODERNA + 2,25%. Azienda statunitense che opera nel campo delle biotecnologie, particolarmente attiva nell'ambito della ricerca e lo sviluppo di farmaci basati sull'RNA messaggero, ha riportato una perdita nel secondo trimestre 2024 pari a 3,33 $/az. su un fatturato di 241 mln $.

Stéphane Bancel, A.D. della società, ha affermato: "Nel secondo trimestre, abbiamo conseguito l'approvazione al nostro secondo prodotto mRNA e ridotto significativamente i nostri costi operativi. Restiamo concentrati sul lavoro per la stagione COVID 2024-25 e sul lancio del nostro vaccino RSV negli Stati Uniti. Con i dati positivi continui della Fase 3 nel nostro portafoglio respiratorio, stiamo utilizzando la nostra piattaforma mRNA per rispondere a significative esigenze mediche insoddisfatte e far progredire la salute pubblica. La nostra piattaforma è pronta a raggiungere milioni di persone in tutto il mondo quest'anno e siamo entusiasti del suo continuo impatto positivo sui pazienti. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi totali pari a 241 mln $, rispetto ai 344 mln $ dello stesso periodo 2023; un costo delle vendite pari a 115 mln $, che includeva royalty di terze parti per 10 mln $, capacità produttiva inutilizzata e costi di liquidazione per 55 mln $ e svalutazioni di inventario per 14 mln $. Rispetto allo stesso periodo del 2023, il costo delle vendite è diminuito di 616 milioni di $, ovvero dell'84%. La riduzione del costo delle vendite è stata dovuta principalmente a un volume di vendite inferiore e a una riduzione della capacità produttiva inutilizzata, svalutazioni di inventario e perdite su impegni di acquisto fermi e relative commissioni di cancellazione. Le spese di ricerca e sviluppo sono aumentate del 6% a 1,221 mld $, rispetto a 1,148 mld $ del secondo trimestre 2023. Questo aumento è stato dovuto principalmente a maggiori costi correlati al personale, guidati da un aumento dell'organico per supportare gli sforzi di ricerca e sviluppo in corso. Le spese di vendita, generali e amministrative sono diminuite del 19% a 268 mln $, rispetto a 332 mln $ del secondo trimestre 2023. Questa diminuzione è il risultato della disciplina dei costi e delle efficienze derivanti dagli investimenti effettuati dalla Società in capacità fondamentali nell'ultimo anno, che hanno consentito una significativa riduzione dei servizi acquistati e dell'uso di consulenti esterni. La perdita netta è stata di 1,279 mld $, rispetto a 1,380 mld $ del secondo trimestre 2023. La perdita netta per azione è stata di 3,33 $ rispetto a 3,62 $/az. del secondo trimestre 2023. La cassa, le disponibilità liquide e gli investimenti al 30 giugno 2024 ammontavano a 10,8 mld $, rispetto ai 12,2 mld $ del 31 marzo 2024”.

MONDELEZ - INV. %. La società che produce prodotti alimentari confezionati, inclusi biscotti, dolciumi, bevande, formaggi, pasti convenienti e vari prodotti alimentari confezionati, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 0,86 $/az. su un fatturato di 8,34 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 0,78 $/az. su un fatturato pari a 8,40 mld $. I ricavi sono scesi dell'1,93% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente.

Dirk Van de Put, Presidente e A.D. della società, ha affermato: "Abbiamo continuato a mettere in pratica il nostro programma di crescita strategica nel secondo trimestre con una forte redditività e un'interessante generazione di flussi di cassa. La nostra performance è stata alimentata dall’impegno a reinvestire nei nostri marchi, capacità, lavoro continuo sui prezzi e disciplina dei costi. Siamo ben posizionati per la seconda metà dell'anno con il completamento dei prezzi europei, l'aggiunta di nuove offerte di valore negli Stati Uniti e una significativa opportunità di distribuzione nei principali mercati emergenti. I nostri team rimangono concentrati sulla realizzazione del programma di crescita a lungo termine, pur rimanendo agili in questo ambiente operativo. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi netti pari a 8,343 mld $ in diminuzione dell'1,9% rispetto a 8,507 mld $ del secondo trimestre 2023; un costo delle vendite pari a 5,546 mld $ rispetto a 5,153 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile lordo pari a 2,797 mld $ rispetto a 3,354 mld $ del secondo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 1,891 mld $, rispetto ai 1,869 mld $ del secondo trimestre 2023; un reddito operativo pari a 1,492 mln $ rispetto a 1,269 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto di 1,162 mld $, rispetto ai 981 mln $ del secondo trimestre 2023; un utile netto per azione pari a 0,86 $ rispetto a 0,72 $/az. del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 1,399 mld $ rispetto a 1,810 mld $ del 31 dicembre 2023. Abbiamo restituito 2,2 mld $ agli azionisti in dividendi in contanti e riacquisti di azioni nella prima metà del 2024. Il nostro CdA ha approvato un dividendo trimestrale in contanti di 0,470 $/az. in aumento dell'11%. Questo dividendo è pagabile il 14 ottobre 2024 agli azionisti registrati al 30 settembre 2024”.

REGENERON PHARMA + 4,25%. La società è un'azienda biofarmaceutica completamente integrata, che scopre, inventa, sviluppa, produce e commercializza medicinali per il trattamento di gravi condizioni mediche, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 11,56 $/az. su un fatturato di 3,55 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 10,62 $/az. su un fatturato pari a 3,39 mld $. I ricavi sono cresciuti del 12,32% su base annua.

Leonard S. Schleifer, Presidente e A.D. della società, ha affermato: “Regeneron ha avuto un trimestre positivo, con un fatturato totale in aumento del 12%, trainato dalla notevole crescita dei farmaci EYLEA HD, Dupixent e Libtayo. È importante sottolineare che Dupixent ha ottenuto la sua prima approvazione normativa per la BPCO dalla Commissione Europea, con un'azione della FDA prevista nel terzo trimestre, presentando un'opportunità per aiutare ancora più pazienti in tutto il mondo. Come sempre, rimaniamo concentrati sull'avanzamento della nostra diversificata gamma di prodotti clinici, facendo progredire le sperimentazioni in fase avanzata per Dupixent nell'orticaria spontanea cronica e altre indicazioni dermatologiche; itepekimab, il nostro anticorpo IL-33 nella BPCO; fianlimab, il nostro anticorpo LAG-3 nel melanoma metastatico; e Libtayo nel carcinoma squamocellulare cutaneo adiuvante. Infine, eravamo entusiasti di far progredire diversi promettenti programmi in fase iniziale, tra cui varie combinazioni di anticorpi e GLP-1 per l'obesità e la nostra terapia genica DB-OTO per la perdita genetica dell'udito. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi in aumento del 12% a 3,55 mld $ rispetto a 3,158 mld $ del secondo trimestre 2023; spese operative totali sono state di 1,953 mld $, rispetto ai 1,699 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile netto pari a 1,351 mld $ rispetto a 1,182 mld $ del secondo trimestre 2023; un utile per azione in aumento del 13% a 11,56 $ rispetto a 10,24 $/az. del secondo trimestre 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 17,531 mld $ rispetto a 16,241 mld $ del 31 dicembre 2023”.

STARBUCKS + 26,26%. La catena di negozi rivenditrice di caffè e tè proprietaria di diversi marchi, ha pubblicato utili nel terzo trimestre fiscale 2024 pari a 0,93 $/az. su ricavi per 9,11 mld $. La stima degli analisti per gli utili era pari a 0,93 $/az. su ricavi per 9,24 mld $. Il fatturato è sceso dello 0,59% rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente. La società ha detto di aspettarsi utili fiscali per tutto il 2024 compresi tra 3,54 e 3,68 $/az. per un fatturato di circa 36,875 mld $. L'attuale stima degli analisti per gli utili è di 3,57 $/az. e per i ricavi è di 36,79 mld $ per l’anno 2024.

Laxman Narasimhan, A.D. della società, ha commentato: “Il nostro piano d'azione in tre parti sta iniziando a funzionare e sta guidando i miglioramenti operativi che ci aspettiamo migliorino le performance finanziarie. La crescente cultura di innovazione mirata e il lavoro incessante continua a migliorare le nostre capacità, aiutando al contempo a riportare l'azienda a una crescita sostenibile. Gli sforzi di efficienza, che stanno anticipando le aspettative, compensano in parte gli investimenti associati al cauto ambiente dei consumatori. Le vendite globali negli stessi negozi sono diminuite del 3%, a causa di un calo del 5% nelle transazioni, parzialmente compensato da un aumento del 2% nel prezzo medio dello scontrino. Abbiamo aperto 526 nuovi negozi netti nel terzo trimestre, chiudendo il periodo con 39.477 negozi: il 52% gestiti dalla società e il 48% con licenza. Alla fine del terzo trimestre fiscale, i negozi negli Stati Uniti e in Cina rappresentavano il 61% del portafoglio globale dell'azienda, con rispettivamente 16.730 e 7.306 negozi negli Stati Uniti e in Cina. A livello contabile nel terzo trimestre fiscale 2024 abbiamo riportato: ricavi netti pari a 9,113 mld $ rispetto a 9,168 mld $ dello stesso periodo 2023; spese operative totali pari a 7,670 mld $ rispetto a 7,654 mld $ dello stesso periodo 2023; un reddito operativo pari a 1,517 mld $ rispetto a 1,584 mld $ dello stesso periodo 2023; un margine in contrazione di 70 punti base al 16,7% dello stesso periodo 2023; un utile netto pari a 1,055 mld $ rispetto a 1,142 mld $ dello stesso periodo 2023; un utile per azione pari a 0,93 $ in diminuzione del 7% rispetto a 0,99 $/az. dello stesso periodo 2023. Al 30 giugno 2024 avevamo contanti e mezzi equivalenti pari a 3,391 mld $ rispetto a 3,952 mld $ del 01 ottobre 2023”.

T-MOBILE + 1,22%. La società di servizi di comunicazione wireless nei mercati degli abbonamenti postpagati, prepagati e all'ingrosso, fornisce prodotti e servizi che includono voce, messaggistica, servizi dati, dispositivi wireless, smartphone e altri dispositivi di comunicazione mobile, ha riportato utili nel secondo trimestre 2024 pari a 2,49 $/az. su un fatturato di 19,77 mld $. La stima degli analisti per gli utili era di 2,27 $/az. su un fatturato pari a 19,51 mld $. I ricavi sono cresciuti del 3,00% su base annua.

Mike Sievert, CEO di T-Mobile, ha affermato: "È stato un altro trimestre leader del settore per T-Mobile, poiché la nostra attenzione continua a fornire ai clienti più valore e un'esperienza di rete superiore che ci ha permesso di superare i nostri competitor sul mercato e si è tradotta in una crescita finanziaria sproporzionata. La nostra formula continua a funzionare e abbiamo molto spazio per correre, inclusa la ricerca di nuove opportunità di crescita che portino l'esperienza Un-carrier a più clienti e nuovi mercati. Questo incredibile aumento ci rende ancora più entusiasti di ciò che riserva il futuro a T-Mobile e la nostra fiducia si riflette nelle maggiori indicazioni per l'intero anno a venire. A livello contabile nel secondo trimestre 2024 abbiamo riportato: ricavi dei servizi pari a 16,4 mld $ in crescita del 4% anno su anno, il migliore nel settore; ricavi dai servizi in abbonamento pari a 12,9 mld $ in crescita del 7% anno su anno, la migliore crescita del settore; un utile netto pari a 2,9 mld $ in crescita del 32% anno su anno, il migliore nel settore; un utile per azione pari a 2,49 $ in crescita del 34% anno su anno, il migliore nel settore della crescita; un EBITDA pari a 8,0 mld $ in crescita del 9% anno su anno, il migliore nel settore della crescita. Il flusso di cassa operativo è stato di 5,5 mld $, livello record e crescita del 27% anno su anno, mentre il flusso netto di cassa è stato pari a 4,4 mld $, record e cresciuto del 54% anno su anno. Infine abbiamo restituito 3,0 mld $ agli azionisti nel secondo trimestre del 2024, inclusi riacquisti di 2,3 mld $ di azioni ordinarie e un pagamento trimestrale di dividendi pari a 759 mln $”.