Parlare di borsa nei dintorni di Ferragosto è cosa che probabilmente vi raggiunge sotto l'ombrellone o immersi nel verde delle nostre montagne, giorni di festa e tanta voglia di distrarsi.
Immagino quindi che difficilmente vi troverà nel vostro ufficio incollati ad un monitor a seguire i movimenti, ma se così fosse, spero di giungervi lieti, curiosi nella narrazione di un agosto che ha dato molto da fare sinora, più dei mesi scorsi.
Molte, in realtà, sono state però le estati e le notti calde in cui c'è stato molto da fare e molto da analizzare.
In qualche modo, anche per chi la borsa è costretto a guardala ogni giorno con unica esclusione dei weekend, non ci si è di certo annoiati!
Ci sono state delle grandi vendite a fine luglio, inizio agosto, ed una impennata della volatilità, ma poi si è spento il tasto della frenesia e sembra che tutti siano tornati nelle loro località di villeggiatura.
E' il caso di questo Ferragosto in cui un movimento a V telefonato quanto perfetto, si è ripresentato sui mercati finanziari dopo gli storni violenti della scorsa ottava e come suggerito nel titolo, il ritorno alle zone alte delle ultime tre o quattro settimane è stato fatto con volumi risicati, con gli algoritmi entrati in azione, comprando i pochi contrattini presenti sui Future, senza l'intervento umano, quasi del tutto assente dai book di scambio e tutto ciò è visibile a occhio nudo dai volumi a fine giornata.
La foto del Nasdaq 100 evidenzia la formazione perfetta, e mostra anche i volumi in contrazione.
E questa è la storia della dinamica con cui si è tornati ad altezze importanti realizzando quel movimento a V che in passato aveva le caratteristiche del buy the dip e non stavolta, proprio perchè manca la sostanza validante dei contratti in numero almeno decente.
Il movimento a V lo avevamo suggerito la scorsa settimana quando, con sospetto, avevamo affrontato le 3 sedute successive al lunedì nero, catalogandolo come "un movimento moderno" facendolo entrare di diritto in una nuova specialità della casa.
Movimenti inventati dal nulla poichè mancano i contratti ma anche movimenti che non inventano nulla perché dopo gli scrolli potenti non si è neanche messi nella condizione di investire in maniera importante poiché il rientro all'interno del mercato può essere solo approcciato a bassissime size e quindi con piccolissime quantità, a causa della bassa propensione al rischio mostrata da chi la borsa la decide, ovvero dagli operatori, latitanti appunto.
Non si percorre una strada se si è l'unico a percorrerla, si aspetta che anche altri professionisti del settore vadano a percorrere lo stesso sentiero.
L'unico indice capace di spingersi un po' oltre in quanto a vigore del rimbalzo, è stato il Nasdaq che ha avuto delle giornate, martedì 13 e giovedì 15 in particolare, con rialzi vigorosi, superiori ai 2 punti percentuali. Il restante delle piazze finanziarie ha vissuto il rimbalzo senza dare molto nell'occhio, sornione, ed anche il versante azionario non ha avuto grandi scossoni.
Il Bund tuttavia, nonostante il rientro, continua ancora a manifestare una bella dinamica, lavorando stabilmente al di sopra dei 134 punti.
Andando a guardare i titoli obbligazionari sottostanti che sono collegati come ad esempio quello italiano, e nella fattispecie il nostro Btp 2.7% scadenza marzo 47.
Visibile il rimbalzo sui 75€ che lo ha spinto oltre gli 80€.
La stessa dinamica la possiamo notare su tutti i titoli di Stato europei per i quali si mantiene una intonazione positva, e tale resterà almeno finché il Bund avrà la forza per restare al di sopra dei 134 punti.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)