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Torna la volatilità?


Il racconto della settimana può concentrarsi nei contorni di un accenno di ritorno di fiamma della volatilità, il tutto documentato anche dal video che abbiamo inserito nella nostra rubrica Weekly Recup in cui abbiamo accennato al fatto che un superamento della zona dei 16 punti per l'indice Vix, avrebbe riportato una certa volatilità nei mercati finanziari e tutto sommato è quello che abbiamo visto in questa settimana dagli alti e dai bassi.

VIX

Con evidenza, anche i volumi hanno mostrato un ritorno di fiamma in un future, quello del Vix, indicatore della volatilità, che aveva per lungo tempo dormito a bassi volumi di scambio, ormai da mesi.

Come si è arrivati a questa prima fiammata quindi: nelle giornate di lunedì e martedì, a bassi volumi di scambio, si è andato a cercare dei riferimenti alti del trading range, come possiamo vedere ad esempio dal Dax che è andato circa sui 18.800 punti per poi ripiegare ed andare a battere sui 18.200 punti nel corso del giovedì.

Dax Future

Un movimento che parla di un velo di nervosismo che finora mancava nei grafici e che adesso, abbinato al movimento del Vix, narra di una certa suscettibilità dei mercati a qualsiasi cambio di direzionalità.

Stessa dinamica che abbiamo verificato fra l'altro per il FTSEMIB italiano che ha avuto un picco sui 35.130 ed un minimo sui 33.700 il tutto eseguito, sia al rialzo che al ribasso, in due sole giornate di contrattazione o meglio, due per andare in alto e due per tornare in basso.

FTSEMIB Future

Per quanto riguarda gli indici statunitensi, dinamica particolare quella del Dow Jones che dopo i punti di vertice raggiunti la scorsa settimana, ha lavorato prettamente al di sotto dei 40.800 punti.

Il futures del NASDAQ invece ha visto un calo più marcato rispetto a tutti gli altri future, tuttavia, sembra avere ancora delle basi di rimbalzo in prossimità dei 18.800 punti.

Il movimento più intrigante,  come diciamo già da un po' di tempo, lo sta completando il mercato obbligazionario ed essendo noi europei e quindi facendo riferimento al future di riferimento del mercato obbligazionario europeo, andiamo a vedere come si sta comportando il Bund.

Lo stesso infatti, ha fatto vedere ancora una permanenza in una zona alta, prossima ai 133 punti, un segnale di forza quindi, ma che ancora non cancella i dubbi di un possibile ripiegamento per tornare ancora alle basi di questa zona di supporto che si è creata tra i 129 e i 130 punti, ma, vista la dinamica che sta prendendo la volatilità, suggerisce particolare attenzione  e ci invita a rimanere con gli occhi incollati al movimento di questo future, proprio perché potrebbe trovare la forza per andare a rompere la soglia dei 133.2 punti. 

Future Bund

Il superamento di questa soglia determinerebbe uno slancio verso l'acquisto dei titoli obbligazionari europei come già stiamo sostenendo da alcune settimane a questa parte ed il ritorno della volatilità in qualche modo suggerisce un particolare stato di fermento nelle sale operative.

Il perno dell'estate 2024 quindi, è tutto in questo movimento che potenzialmente può regalare una bellissima parentesi estiva agli investitori.

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)