Azioni italiane come azioni americane in una settimana di correzione sui principali listini


Sabato scorso avevo intitolato l'articolo "Voglia di correzione" (link: https://www.lombardreport.com/2024/7/20/azioni-intel-azioni-stm/). Correzione che finalmente si è concretizzata ed ha permesso una buona discesa dei listini da un lato e dall'altro ha prodotto veri e propri CROLLI su alcuni titoli azionari. Debacle nell'ordine del 15%-20% naturalmente favorite come sempre dalla manipolazione dei software e dal fatto che ne viene permesso l'utilizzo. il mercato italiano, da sempre noto per la bassa volatilità delle sue azioni, è invece stato trasformato proprio dagli algoritmi (di derivazione anglosassone) in un mercato all' "Americana" come dico io. Per fortuna chi avrebbe dovuto regolamentarli/proibirli visto che si tratta di turbativa non lo ha mai fatto o non lo vuole fare e quindi si assiste quotidianamente all'immissione di ordini che precedono gli operatori, a software che immettono e tolgono SENZA SCAMBI i bid e gli ask e quindi manipolano di fatto i titoli non volendo procedere ad una reale compravendita come ho fatto vedere più volte (link: https://www.lombardreport.com/2024/7/13/azioni-mfea-azioni-mfeb-azioni-intel/)....il tutto può però andare a vantaggio del trader in carne ed ossa una volta che se ne conoscono un minimo le caratteristiche.

Settimana di correzione dicevamo. Analizziamo dunque i principali indici partendo dallo Zio Sam. 

L'S&P500 la settimana scorsa presentava questo trend come da articolo indicato in precedenza:

Ad oggi ci siamo appoggiati ESATTAMENTE alla trendline di lungo periodo che parte dai minimi di novembre dello scorso anno. Una eventuale mancata tenuta di questi livelli, forse dei minimi settimanali, a mio avviso porterebbe alla mancata tenuta del canale indicato e quindi al test del supporto successivo collocato attorno a 5275 punti rispetto ai 5459 attuali. Interessante poi notare il comportamento del Vix e del Vvix come già indicato sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2024/7/20/azioni-intel-azioni-stm/). Se il VIX indica la paura, il Vvix è la sua derivata seconda ovvero la paura che la paura possa aumentare. Nei grafici di sabato scorso avevo indicato l'area 109,36 sul VVIX, livello che è stato testato MILLIMETRICAMENTE giovedì ed ha permesso una puntata del VIX attorno ai 20 punti (19,36 per esattezza). Faccio notare che le trendline sull'S&P500 e sul Vvix NON SONO MAI STATE MODIFICATE. 

Discesa anche per il Nasdaq Composite zavorrato da quegli stessi titoli che ne hanno determinato l'andamento rialzista. Come scrivevo sabato scorso la rottura del primo canale rialzista ha portato ad un ribasso settimanale superiore al 3%. Qui l'aspetto positivo è che non è ancora stata nemmeno toccata la trendline di lungo periodo attualmente passante attorno a 16800 punti rispetto ai 17357 di chiusura di venerdì. Naturalmente il ribasso, che ha creato anche un piccolo gap down tra martedì e mercoledì, ha permesso all'indice tecnologico di portarsi al di sotto delle medie veloci a 20 e a 50 giorni (verde e bianca). Faccio notare che oltre al mancato test della trendline dinamica di lungo periodo, il vero supportone sarebbe comunque poco sotto ed attorno a 16550 punti. Spesso infatti capita che trendline dinamiche vengano rotte e "forzate" per far scattare gli stop e poi subito recuperate (pullback) e questo non lo dico io, ma testi "sacri" dell'analisi tecnica come il Murphy ed il Pring.

Molto interessante far notare come il ribasso sull'S&P500 ed il Nasdaq Composite NON SIA STATO ACCOMPAGNATO DA UN RIBASSO SUL RUSSELL2000.

Questo è certamente un aspetto positivo perché evidenzia la rotazione settoriale in atto. Di seguito il grafico daily che evidenzia la tenuta dei corsi.

Su scala settimanale credo ci sia spazio per un allungo verso 2332. Questo indice tende infatti a muoversi per rettangoli. Recuperati i 2150 punti la resistenza successiva è collocabile a 2330 circa.

Riguardo a quanto esposto in precedenza, il fatto che le autorità di regolamentazione non abbiano vietato la produzione di carta (straccia) contro carta (straccia), penso ad esempio agli ETF, strumenti a leva e a replica, etc...insomma tutto questo fa sì che quando si compra si procede all'acquisto di pochi titoli che faranno salire tutto e quando si vende saranno quegli stessi titoli ad affossare l'indice. E' evidente dunque che se si vendono S&P e Nasdaq automaticamente NON si va a comprare altre società più piccole ma direttamente quegli strumenti che ne replicano l'andamento. La finanza si evolve in modo sempre più sofisticato e veloce e le autorità di vigilanza rimangono indietro ANNI LUCE.

Uno sguardo ora ai mercati europei. Procediamo con il Dax Future che non è andato a testare il supporto a 18000 ed ha tenuto egregiamente. Rimane al momento in un trend non definito all'interno di un rettangolone 18000-19000.

Interessante l'analisi sul Cac40 che ha rotto la trendline dinamica di lungo periodo dopo aver congestionato nella parte bassa cerchiata in verde. Dopo un primo affondo ora sta tentando un recupero. Fondamentale la tenuta di 7450 punti rispetto ai 7517 di chiusura di venerdì. 

L'affondo del Cac40 nella seduta di giovedì è dovuto al ribasso di Kering, mentre il rialzo di venerdì a quello di LVMH ed Hermes che hanno ridato un pò di smalto ai titoli del lusso, piuttosto che da EssilorLuxottica (+7%), Saint Gobain (+4.2%).

L'EuroStoxx50 ha testato i 4800 punti ma rimane sempre all'interno di un rettangolone con base a 4800 ed altezza attorno a 5000-5100 punti.

Studiamo ora il comportamento del Future FTSEMIB40 che ha visto un calo settimanale SOLO dello 0.7%. L'open di lunedì è infatti stato a 34420 ed il close a 34155. Nella realtà dei fatti la mia idea di short con uno stop market on close sopra 35000-35100 non è stata sbagliata se non per il fatto che lunedì c'è stato un bellissimo falso movimento: si è invogliato il mercato ad andare long e poi la direzione presa è stata opposta già da martedì. Al momento a differenza degli altri indici abbiamo rotto una trendline dinamica ascendente anche se pare sia in corso d'opera un tentativo di pullback sul livello, anche se non lo sappiamo ancora. Il vero supporto sul FIB rimane a 32700 circa. 

Uno sguardo veloce anche al petrolio menzionato nella mia watchlist di sabato scorso (link https://www.lombardreport.com/2024/7/20/azioni-intel-azioni-stm/) che non ha tenuto l'area a 80$ ed ha ceduto anche il target del possibile ribasso a 78$. Non mi stupirebbe una ulteriore debolezza qualora questi livelli non venissero mantenuti (area 76,50-76,00$ circa) con possibile obiettivo addirittura verso 73$. 

Fronte watchlist....

L'analisi sugli indici mi fa pensare ad una correzione/perdita di momentum ma al momento non ad un crollo: non ce ne sono i motivi ed i dati macro statunitensi ne sono l'emblema e personalmente rimango fedele alla mia previsione di inizio anno che mantengo come road map. 

Il ribasso del nostro future è stato guidato dalla pubblicazione dei dati societari di alcuni titoli come vedremo in seguito. Il "LA" è stato dato da Iveco  con uno splendido -20% su settimana per poi proseguire con Stellantis (-14.4%) ed STM (-16.5%). 

Come scrivevo precedentemente, siamo diventati un mercato all'americana, dove l'aver permesso l'uso di software e la manipolazione che ne consegue in un mercato illiquido ha provocato enormi anomalie e queste discese (in taluni casi salite) ne sono l'esempio emblematico. Quando scrivo ed esprimo il mio pensiero, ovvero che le autorità di vigilanza nemmeno ne conoscono le dinamiche ed il "loro" monopolio sui mercati con tutti i danni che ne conseguono, penso ad un aereo in fase di decollo. Se tutti gli aerei di linea hanno un pilota automatico che può essere di ausilio ai piloti, l'uso del pilota automatico è vietato in fase di decollo e di atterraggio. Ecco questo non accade sul mercato perché i software agiscono senza regolamentazione o comunque turbano le negoziazioni facendo cose che sono vietate....ma si possono sfruttare operando "in scia".  

 Iveco è stato un mio bellissimo cavallo di battaglia lo scorso anno ed anche quello precedente come forse alcuni lettori ricorderanno. I conti non sono evidentemente piaciuti anche se la reazione mi è sembrata eccessiva. Il secondo semestre si è chiuso con ricavi e redditività migliori del consensus. Il primo semestre ha però visto un calo del 2,7% dei ricavi pari a 7.29 miliardi di euro. Risultato operativo adjusted  a 465 milioni e utile netto a 174 milioni rispetto ai 160 milioni del 2023. Per il 2024 il management ha confermato le stime finanziarie. Ma sappiamo che i software NON ragionano se non in termini di volume, volatilità e numero di scambi. Il prezzo NON conta e gli acquisti/vendite sono legati ad altri parametri. Detto questo la media mobile a 200 periodi è stata ormai rotta con decisione (è collocabile a 10,30 rispetto ai 9,252 euro di chiusura di ieri). Da evitare qualunque forma di long al momento: non vedo supporti né punti di sostegno. Alla larga se non per sfruttare la stupidità delle macchinette e quindi mettersi in scia sfruttandone le dinamiche.

L'altro caso settimanale è Stellantis che ha rotto con decisione una trendline dinamica rialzista di lungo periodo. Dopo una barra settimanale di questo tipo non mi stupirebbe di vedere il titolo ancora proiettato al ribasso verso i 15 euro. Se pensate che solo poche settimane fa valeva 27 euro e a ieri siamo arrivati a 16.166....il detto che "si sale dalle scale e si scende con l'ascensore" risulta più che mai vero! Ricordiamoci comunque che questi sono mercati dominati dai software e quindi a rialzi senza senso seguiranno ribassi senza senso. 

Sabato scorso ho analizzato il caso di STM, titolo il cui grafico "chiamava" almeno il test di area 35-35,20 euro (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/7/20/azioni-intel-azioni-stm/). Qui il tracollo è stato nell'ordine del -15% e siamo andati ben oltre ogni più rosea previsione ribassista. Sabato scorso avevo infatti menzionato ASML e come la taratura dei software che manipolavano STM fosse sbagliata (scrivevo infatti "Magari si accorgono della discesa di ASML piuttosto che delle aziende statunitensi. E' un mercato dormiente in cui i software vengono aggiornati con ritardo" ). 

Giovedì abbiamo avuto un grosso gap down che è poi proseguito nel giorno successivo. In questo caso un plauso va fatto da un lato ai software e dall'altro ai margin call. L'emissione di strumenti derivati e di "carta contro carta" nonché della leva finanziaria in questi casi provoca margin call: quando scattano gli stop e si è a margine si devono liquidare tutte le posizioni. Gli algoritmi volumetrici vedono liquidità e quindi il gioco è fatto. Personalmente ne starei alla larga perché sul grafico mensile abbiamo toccato un primo supporto a 30 euro ma se quest'area non dovesse essere tenuta il passo successivo è potenzialmente a 28,50 euro.

Le azioni che inserisco nella mia watchlist settimanale sono poi le azioni che monitorerò durante la settimana. Anche se ne ho scritto la scorsa settimana, monitorare naturalmente non significa fare SEMPRE tutto quello che si ritiene interessante. Non è stato il caso di STM che nella seduta di giovedì ha pagato bene

Naturalmente quando i titoli sono caldi e manovrati dagli algoritmi è importante continuare a seguirli attentamente e mettesi in scia per cogliere eventuali opportunità operative. Così è stato anche nella seduta di venerdì quando STM si è appoggiata prima a 30 euro e poi ha rimbalzato. Il contro trend è rischioso e quindi la size va limitata al massimo per cogliere un rimbalzo che nel caso specifico è stato del 2.5%, con un acquisto a 30,05 proprio a ridosso del supportone mensile e un'uscita in area 30,80. Si tratta comunque di operatività che non andrebbe nemmeno menzionata perché non adatta al 99% degli operatori.

Nella settimana entrante monitorerò (quindi non necessariamente farò)...

WIIT

Sul grafico mensile e giornaliero i volumi sembrano buoni. Possibile una continuazione del trend con uno stop sotto 22 euro. Questo è un titolo autoalimentante ma nella seduta di giovedì 1 agosto pubblicherà i dati, quindi potrebbe anche invertire bruscamente oppure accelerare. Cautela massima e size omeopatica.

Zignago Vetro

Pubblicati i conti del primo semestre nella seduta di venerdì. Ricavi in flessione del 14.5% a 328,97 milioni di euro. Domanda di bottiglie e contenitori debole condizionata dalla felssione dei consumi finali.....vuoi vedere che alcune pubblicità del tipo "compri 4 e ti regalo 2" non siano indice del fatto che il consumatore finale preferisce bere l'acqua del rubinetto (cosa che faccio abitualmente dopo che l'ho fatta analizzare dall'ufficio d'igiene) e quindi risparmiare? Possibile contrazione dei consumi in arrivo? Vedremo, sono solo illazioni! Tornando ai numeri il MOL è sceso del 38,7% con un peggioramento della marginalità. Utile netto a 26,3 milioni in flessione del 64,8% rispetto ai primi sei mesi del 2023. Indebitamento salito a 297,58 milioni di euro dai 227,91 di inizio anno. Graficamente il titolo ha rotto 11.4 euro sul daily e ha chiuso a 10.56 che però è un primo supporto sul mensile. In caso di mancata tenuta, con uno stop sopra 11,00-11,15, il livello successivo è collocabile a 9.50 (magari con uno step secco a 10 visto che è cifra tonda).

IMMSI

Oggetto di un rialzo "insane" come direbbero gli americani, ma motivato dalla notizia che la controllata Intermarine e Leonardo hanno sottoscritto un contratto per la fornitura di unità navali per la ricerca e la bonifica di mine. Commessa di 1.6 milardi di euro, ma vi rimando al sito di Borsa Italiana. Graficamente faccio fatica ad entrare alla garibaldina dopo un rialzo del 30%. Da monitorare perché c'è da attendersi la ricerca di 0.63, prima e 0.66 poi. Oltre avremmo le praterie. Da seguire day by day, almeno al momento.

AVIO

Non male il grafico daily e nemmeno quello mensile con un pattern che mi piace molto: mercoledì tentativo di salita poi vanificato durante la seduta in continua. Giovedì, giorno di ribasso dei listini, rottura dei minimi di mercoledì non confermata in chiusura e poi chiusura di seduta di venerdì sui massimi settimanali. Stop iniziale market on close sotto 13 euro (circa il 2,2-2,5% dai livelli attuali a 13,30), da alzare mano a mano che si formeranno le barre daily. Target possibile? Area 13,70 e poi eventualmente 14,00 euro.

Di seguito trovate il calendario societario per le prossime sedute che certamente muoverà il mercato e/o i singoli titoli (Fonte Dati: Borsa Italiana)

Direi che anche per oggi è tutto. Buon fine settimana e cautela nell'operatività: se aumenta la volatilità size estremamente limitate (mille o duemila euro) con stop adeguati. 

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli