La novità tecnica partita già della scorsa settimana e accentuata dopo la riunine della Bce, la quale ricordiamo, ha lasciato invariati i tassi, la fornisce il mercato obbligazionario con il Bund che sta inscenando un movimento che ancora non dipana le nubi di uno scenario in trading range ma, sappiamo che sopra i 133 punti circa, la ripresa dei prezzi e il calo dei rendimenti hanno una grande opportunità.
Sul versante degli indici mondiali abbiamo assistito ad una settimana di ripiegamento per quanto riguarda il Nasdaq, dai massimi raggiunti la scorsa ottava ed a una settimana di exploit da parte del Dow Jones che è andato a cercare nuovi massimi, concretizzando quello che non era accaduto nelle scorse settimane.
Il versante europeo vede il Dax che ha compiuto un'intera settimana in retromarcia e parte questo lunedì in timido rimbalzo.
Il nostro FTSE MIB invece si è mantenuto costante oscillando in un range stretto con estremi alti 34.750 ed è un estremo basso 34020.
Tecnicamente pertanto è importante denotare la diversità di comportamento che sta avendo luogo tra gli Stati Uniti, con Nasdaq e Dow Jones e in Europa, se correliamo il Dax al nostro FTSE MIB, il quale, come noto, vede una grande partecipazione e rilevanza, in termini di capitalizzazione, da parte del settore bancario.
L'unico strumento finanziario quindi, in grado di fornire degli spunti interessanti, per quello che può essere una dinamica di investimento presa esattamente nel momento in cui deve essere intrapresa, è il Bund, future di riferimento del mercato obbligazionario europeo che si è avvicinato alla soglia dei 133,2 punti circa, per cui, pur non facendo ancora scattare l'interruttore degli acquisti, ci invita a segnalare questa dinamica in tempo debito, vale a dire offrendo la possibilità a chiunque abbia intenzione di entrare nel mercato obbligazionario, nell'osservare questo movimento per decidere il momento opportuno di entrata.
Come spesso detto in questa rubrica, non è sufficiente che il punto venga toccato per attivare il tasto degli acquisti e che si esca fuori con decisione dal recente trading range.
Quello che è importante è che questo valore venga effettivamente superato perché sappiamo che quando il mercato si trova a ridosso di queste importanti soglie decisionali messe in atto dalle dinamiche di mercato, mette sul piatto tutte le forze disponibili, quanto quelle in vendita quanto quelle in acquisto, ragion per cui il superamento di certi livelli equivale come ad una vittoria da parte del fronte degli acquirenti, decretando la supremazia della forza di acquisto nei confronti di quella di vendita, ed in quel momento si scatena una vera rincorsa agli acquisti.
Piovan
Versante azionario italiano che vede la rottura in break out da parte di Piovan
Per le entrate in ritardo in queste dinamiche, bisogna sfruttare, come sempre, la chiusura gap che in questo caso naviga intorno ai 13€ raccogliendo i frutti dal movimento di breve che ne scaturisce immediatamente.
Per quanto attiene alle pretese di guadagno in queste dinamiche, il consiglio è sempre quello di chiudere la posizione al ritorno ai 13.7€ come massima ampiezza di movimento.
La riunione della Fed di fine luglio può potenzialmente, tenere al guinzaglio il mercato per cui trade corti e di successo possono permettere di bypassare la settimana senza grandi rischi.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)