In questa interessante fase di mercato, i titoli del lusso sembrano essere i grandi esclusi dal banchetto organizzato da chi guida, al rialzo, le sorti dei mercati finanziari.
Non c'è dubbio che il rallentamento della domanda abbia legittimamente penalizzato il Luxury, ma con un'ottica temporale di lungo periodo, in questo settore, iniziano a delinearsi interessanti opportunità.
In questa sede approfondiamo quanto sta accadendo ad uno dei più importanti operatori del lusso a 360°.
LVMH Moët Hennessy Louis Vuitton, fondato nel 1987, è il leader mondiale nel settore del lusso, con un portafoglio di oltre 75 marchi prestigiosi. Sotto la guida di Bernard Arnault, il gruppo ha registrato una crescita straordinaria grazie a una strategia che combina acquisizioni mirate e sviluppo organico.
Nel settore moda, marchi iconici come Louis Vuitton, Dior e Fendi trainano le vendite, mentre nel segmento dei vini e liquori, nomi come Moët & Chandon e Hennessy dominano il mercato globale. La diversificazione delle attività, che include anche orologi, gioielli e cosmetici, garantisce una solida base di ricavi.
LVMH ha dimostrato una capacità unica di integrare nuovi brand senza comprometterne l'identità, mantenendo una crescita sostenibile e un margine operativo elevato. Nell'immagine che segue si può notare la cronologia di tutte le operazione di M&A realizzate nel corso degli anni.
Nelle immagini che seguono sono riportate le principali divisioni con i principali brand appartententi al gruppo.
LVMH attualmente capitalizza ben € 345,2 mld: il titolo è quotato a Parigi ma anche in altre prestigiose borse mondiali.
FATTURATO DI LVMH 2018-23:
Nel 2018, LVMH ha registrato ricavi per circa € 46,8 mld di euro, segnando una crescita del 10% rispetto all'anno precedente, trainata dalla forte domanda nei settori moda e pelletteria. Nel periodo pre-Covid, il 2019 i ricavi sono aumentati del 14,62% raggiungendo i € 53,67 mld, con una performance eccezionale di marchi come Louis Vuitton e Dior.
L'anno seguente, l'impatto della pandemia di COVID-19, ha determinato inevitabilmente una contrazione dei ricavi che sono scesi a € 44,7 mld di euro. Durante questa fase, il gruppo LVMH ha manifestato una buona resilienza grazie al contributo dei settori vini e liquori e alla rapida ripresa del mercato cinese.
La ripresa dalla crisi provocata dal Covid-19 è stata particolarmente violenta: già nel 2021 LVMH ha realizzato ricavi di € 64,2 mld di euro, una crescita del 43% rispetto all'anno precedente.
Nel corso del 2022 i ricavi sono ulteriormente aumentati a € 79,2 mld, con un incremento del 23%, sostenuti dalla solida performance in tutti i settori e dalla forte presenza globale del gruppo. Lo scorso anno, LVMH ha registrato ricavi record di € 83,4 miliardi di euro, segnando una crescita più moderata del 8,8%, riflettendo un rallentamento della crescita economica in mercati chiave come la Cina.
Nel primo trimestre del 2024, LVMH ha riportato una contrazione dei ricavi del 2% rispetto allo stesso periodo del 2023, attestandosi a € 20,7 mld di euro. Questo rallentamento è stato attribuito a diversi fattori. La Cina presenta una ripresa economica più lenta del previsto che ha influito negativamente sulle vendite, nonostante la domanda interna sia rimasta solida. L'Europa e Stati Uniti hanno mostrato una crescita stagnante, con i consumatori che iniziano a ridurre le spese discrezionali a causa dell'incertezza economica.
Relativamente ai settori: i segmenti della moda e pelletteria continuano a performare bene mentre il settore dei vini e liquori ha risentito delle fluttuazioni valutarie e delle incertezze geopolitiche.
Dal punto di vista settoriale, i ricavi del gruppo LVMH sono prevalentemente realizzati all'interno del segmento Fashion and Leather Goods (51%). A seguire ci sono il Selective Retailing (19%), Watches and Jewelry (12%), Perfumes and Cosmetics (10%) e Wine and Spirtis (8%).
Analizzando la geografia del fatturato, si nota che il gruppo presenta una straordinaria presenza internazionale: guidano gli USA (32%), l'Europa (27%) e l'Asia e Giappone (27%).
MARGINALITA' DI LVMH 2018-23:
Dal punto di vista della marginalità, LVMH mostra un andamento estremamente positivo. I margini aziendali sono tutti molto elevati e ben consolidati, indicando una performance finanziaria solida e stabile. Questa solidità dei margini riflette la capacità dell'azienda di mantenere una redditività elevata in modo costante.
Mancano i dati relativi al Q1 2024 poichè il report pubblicato dalla società, nei Q1 e Q3 si limita ad indicare solo qualche elemento relativo alle vendite. Sarà interessante vedere quale sia, in termini di marginalità, l'effetto del rallentamento della domanda evidenziato sui ricavi.
Nel grafico si sono messe in relazione le verie divisioni di LVMH con la loro marginalità operativa: le attività a maggior valore aggiunto sono il Fashion and Leather Goods ed il Wine and Spirits mentre il Perfumes and Cosmetics ed il Selective Retailing presentano un profilo di marginalità decisamente più contenuto.
Tutto ciò premesso, nella figura che segue si apprezza quale sia il contributo percentuale sull'EBIT MARGIN di ogni settore: dal Fashion and Leather Goods dipende il 72,51% della marginalità. E' evidente che la ripresa del gruppo LVMH non possa prescindere dal recupero di questa unità di business.
FLUSSI DI CASSA DI LVMH 2018-23:
Come illustrato nella figura qui sotto, le elevate marginalità delle attività di LVMH generano abbondanti flussi di cassa. Questi flussi di cassa vengono generalmente impiegati in spese per investimenti (Capex) e per il pagamento dei dividendi.
ROIC vs WACC DI LVMH 2018-23:
Dal confronto tra il ROIC e il WACC (Weighted Average Cost of Capital) emerge che le attività del gruppo LVMH generano un rendimento superiore al costo complessivo del capitale. Quando il ROIC supera il WACC, significa che l'azienda sta creando valore per i suoi azionisti, poiché i rendimenti delle sue attività superano i costi associati al finanziamento di queste attività. Questo indica una gestione efficiente delle risorse aziendali e una solida capacità di generare profitti sostenibili.
DEBITI vs ATTIVITA' DI LVMH 2018-23:
Il livello di indebitamento risulta essere contenuto ed in linea rispetto all'ultimo triennio.
GRAFICO DI LVMH:
Il titolo LVMH sta attraversando un momento delicato. A metà del 2024, le quotazioni hanno tracciato una sorta di doppio massimo, a seguito di ciò si è avvita l'attuale fase di debolezza. Per le prospettive di breve periodo, è cruciale che il titolo eviti di rompere il supporto a €650. Se questo livello dovesse essere infranto, potrebbe formarsi una configurazione ribassista di Testa e Spalle, comportando potenziali ribassi significativi.
RIFLESSIONI:
Attualmente, il settore del lusso sta affrontando un progressivo rallentamento, influenzato da diversi fattori macroeconomici. LVMH, pur rimanendo un leader di mercato, non è immune a queste dinamiche globali. La crescita economica più lenta in mercati chiave come la Cina, l'incertezza geopolitica e le fluttuazioni valutarie stanno esercitando una pressione significativa sui ricavi del settore.
Inoltre, il cambiamento nelle abitudini dei consumatori, sempre più orientati verso esperienze piuttosto che beni materiali, e una maggiore sensibilità ai temi della sostenibilità stanno rimodellando il panorama del lusso. LVMH, con la sua solida strategia finanziaria e il portafoglio diversificato, è ben posizionato per affrontare queste sfide, ma il contesto attuale richiede un'attenta gestione e una continua innovazione per mantenere la propria posizione di leadership.
I fondamentali rimangono assolutamente robusti, i multipli sono piuttosto contenuti: nell'ottica di lungo periodo, il titolo è sicuramente molto interessante.
Martedì 23 luglio verranno pubblicati i risultati del primo semestre: l'andamento del titolo sconta ovviamente un rallentamento della domanda (già evidenziata nel Q1), vedremo a breve cos'è accaduto anche nel Q2 e nei primi sei mesi a livello di marginalità. Sarà importante anche verificare quale sia la Guidance indicata dal management.
Dopo KERING, aggiungiamo anche LVMH alla lista dei titoli seguiti dalla strategia: ognuno segua la propria visione in merito al timing di acquisto. Per quanto premesso da questa analisi, LVMH presenta ottime potenzialità nel lungo periodo ma sta vivendo una delicata fase che ci suggerisce prudenza nell'individuare la tempistica di acquisto.
RIEPILOGO SEGNALAZIONI:
PORTAFOGLIO TOTAL RETURN: