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Voglia di correzione


Buon sabato a tutti. Finalmente si scende un pò, in modo particolare gli Stati Uniti sia per quanto riguarda il Nasdaq Composite che l'S&P500. Il primo ha rotto un canale di regressione ascendente che durava da aprile di quest'anno e si è posizionato al di sotto della prima media di supporto a 20 periodi ma rimane ancora distante dalla media a 50 periodi (colore bianco). Primo supporto a 17450 dove transita anche la media a 50 periodi. Ci avviciniamo alla fine di luglio e soprattutto al mese di agosto e step by step anche alle elezioni statunitensi con tutte le incognite che abbiamo vissuto nell'ultima settimana e che certamente ci saranno anche prossimamente. Credo che i mercati forniranno una buona opportunità di ingresso che non è ora.

Rottura del canale di regressione evidenziato in passato anche per l'S&P500 che pare dirigersi verso la parte bassa del canale di lunghissimo periodo (freccia viola sul grafico daily). L'area posta a 5500 rappresenta un piccolo supporto ma in questa fase di mercato tendo a cercare più la vera occasione e non piccoli trade che rischiano di far prendere piccoli stop.  

Come evidenziavo la settimana passata l'unico indice a rimanere in alto, seppur con un ritracciamento nelle ultime due sedute, è il Russell2000, l'indice delle small cap. In questo caso pare proprio che ci sia stata o si stia concretizzando una sorta di rotazione settoriale a favore di società che sono rimaste letteralmente al palo negli ultimi mesi nonostante il fortissimo rialzo dell'S&P e del Nasdaq dovuto naturalmente alle "magnifiche sette": sette azioni che portano in un verso o nell'altro l'intero indice......più manipolazione di così! E poi magari si arriverà al punto di dire che è colpa della speculazione se si scende....Forse sarebbe più opportuno dire che è responsabilità di chi vigila che ciò non dovrebbe accadere. Perchè non si fa mai niente quando si creano le bolle??? Un'ultima considerazione: nella seduta di ieri c'è stato un blocco MONDIALE da parte di Microsoft che ha bloccato banche, trasporti, società pubbliche. Ma vi pare logico che sia stato dato tutto questo potere a sette soggetti privati? Di seguito il chart daily del Russell2000 il cui primo supporto è collocabile attorno a 2120 punti. Ricordo che questo indice tende a muoversi a rettangoli, quindi sarebbe brutto un ritorno in pianta stabile sotto i 2120-2100 punti circa.

In Europa il Dax, che presentava un uptrend fino alla scorsa settimana, non ha trovato la forza di consolidare al rialzo e spingersi oltre superando i massimi storici e questo avvalora la mia idea di un ampio trading range estivo. Primo supporto a 18000 punti. Al rialzo la resistenza è a 19000.

Anche la situazione dell'Euro Stoxx50 è simile a quella del Dax dal momento che l'indice non ha trovato la forza per spingersi sopra i massimi storici a 5080-5100 e si è diretto verso il supportone a 4800-4820. A vista d'occhio il Dax rimane quindi indietro rispetto al comportamento dell'Euro Stoxx50. Sarà da valutare il comportamento dell'indice perché solo una rottura confermata del rettangolone, in un verso o nell'altro, potrebbe fornire dei target più precisi. Ricordo che l'analisi tecnica classica "prevede" un target pari all'altezza del rettangolo. 

Uno sguardo naturalmente anche al nostro Futrue FTSEMIB40 che rimane decisamente più alto rispetto al comportamento degli indici in generale e del Dax o dell'Euro Stoxx50. Suggerisco cautela in virtù del fatto che anche in questo caso potremmo avere un bel rettangolo in formazione ed essere nella parte alta del range. Con uno stop sopra 35000-35100 market on close si può dunque valutare uno short  sui livelli correnti (34350 punti la chiusura di venerdì) "puntando" verso la parte basa del range. Lo stop andrà mano a mano abbassato sulla base delle chiusure daily.

Come scritto in precedenza, non intendo "longare" il mercato perché mi aspetto un trading range o comunque un ritracciamento. In quest'ultimo periodo la volatilità è rimasta particolarmente bassa ma ci sono avvisaglie che la situazione possa cambiare. L'andamento della volatilità sull'S&P500 negli ultimi 34 anni mostra infatti una marcata tendenza rialzista a partire dal mese di luglio e fino alla fine di settembre/ottobre, il che andrebbe a matchare con l'andamento previsionale di quest'anno. Negli ultimi 34 anni la volatilità è aumentata di circa l'80% nel periodo compreso fra il 15 Luglio ed il 7 Ottobre. Perché dunque prendere posizione ora?

Questo potenziale aumento di volatilità si sta verificando ora. Guardate il grafico successivo su scala daily: sopra abbiamo il Vix, sotto la sua derivata seconda ovvero il VVIX. Notiamo che la resistenza sulla volatilità della volatilità (VVIX) può spingersi ancora verso area 109 che INDICATIVAMENTE corrisponderebbe ad un VIX attorno a 19.50-20 punti rispetto ai 16.50 attuali. Questo mi indica che ci troviamo davanti ad una correzione.

Tramite Reuters Refinitiv c'è una funzione sulla seasonality ma lo storico parte dal 1990. Eliminando gli shock come il 2008 e il 2002 che rappresentano degli eccessi e la recessione (al momento non ancora presente), notiamo come il rialzo di volatilità degli ultimi giorni sia stato molto elevato ma ancora basso rispetto al picco di aprile (linea viola). Il cerchio rappresenta la situazione attuale. La curva bianca rappresenta quanto già esposto in precedenza, ovvero l'andamento stagionale del VIX.

Tutto quanto esposto in precedenza troverebbe conferma nella mia "previsione" di andamento borsistico di gennaio che riporto in seguito e che trovate al link https://www.lombardreport.com/2024/1/20/la-mia-previsione-per-il-2024/ . Secondo la mia analisi potremmo infatti trovarci nel cerchio rosso. 

Fronte watchlist...

A titolo puramente informativo segnalo che in settimana il gold si è spinto sopra i massimi storici ma l'argento non lo ha seguito nel rialzo. Nelle sedute di giovedì (guarda caso...) e poi in quella di venerdì l'oro non è riuscito a confermare il rialzo ed è sceso. La stessa cosa è poi capitata all'argento in maniera più pronunciata. 

Sell off anche sul petrolio nella seduta di venerdì con il crude oil che ha accentuato il ribasso poco dopo le 18.30 e fino alla fine della seduta. L'area a 80$ è stata spesso una resistenza ed ora è un supporto. Brutto un eventuale cedimento di questa Linea Maginot che vedrebbe un ulteriore indebolimento verso i 78$.

La vendita di materie prime, se da un lato frena l'inflazione, è spesso stata anticipatrice di turbolenze sui mercati. Se, come e quanto lo si vedrà. Al momento rimane una correzione che però sarà da valutare nel durante e da monitorare giorno per giorno, per questo motivo le ho inserite nella mia watchlist.

In settimana è stato interessante l'exploit rialzista su Intel Corp. segnalata sabato scorso (link: https://www.lombardreport.com/2024/7/13/azioni-mfea-azioni-mfeb-azioni-intel/) quando l'azione quotava 34.49 dollari. Il target proposto a 37 $ è infatti stato toccato nella seduta di mercoledì (massimo assoluto a 37,16 dollari ad azione, quindi +7% abbondante), ma poi il titolo è sceso a 33 dollari a causa delle problematiche sui chip. Brutto un ritorno in pianta stabile sotto i 32$. Come ricorda un articolo del Sole24Ore di questa settimana a firma di Biagio Simonetta, il produttore americano è al lavoro per produrre in totale autonomia da Taiwan, avendo cotruito numerose "foundryes" in tutto il mondo occidentale in modo da slegare il destino dei suoi chip da ciò che avviene in Asia. Le entrate cinesi di Nvidia ad esempio, a causa delle limitazioni poste da Biden nei confronti dei chip venduti alla Cina, hanno subito una forte battuta d'arresto.

In scia all'affaire chip, attenzione anche ad STM che potrebbe avvicinarsi nuovamente verso il supportone posto a 35.30 euro rispetto ai 36.775 euro di chiusura di venerdì. Magari si accorgono della discesa di ASML piuttosto che delle aziende statunitensi. E' un mercato dormiente in cui i software vengono aggiornati con ritardo. Di seguito i grafici daily di STM e di ASML.

Buona serata.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli