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Rotazione settoriale in USA ed Europa ancora in uptrend. Alcune azioni hanno corso molto ed escono dalla mia watchlist


Quella che si è chiusa è stata una settimana che ha segnato uno spunto interessante ossia la rotazione settoriale a favore delle small cap, almeno in USA. L'indice Nasdaq infatti ha avuto una brutta seduta nella giornata di giovedì, col titolo Tesla in forte calo (-10%) seppur dopo un forte rally che lo ha visto passare da 180$ a circa 270$ nell'arco di un paio di settimane. Una rondine non fa primavera, così almeno si dice. Quindi una brutta seduta non è necessariamente indice di un cambiamento di trend. Il mercato rimane infatti in piena bolla ed il trend rialzista, al momento, è ancora intatto seppur estremamente "tirato". Del resto le autorità di regolamentazione dei mercati non hanno fatto nulla per evitare o limitare la creazione di questo rialzo e quindi, consapevoli di questo, non resta che prenderne atto e "sfruttare" la cosa.

Di seguito l'andamento daily del titolo TESLA (TSLA).

 L'indice Russell2000 ha beneficiato del ribasso del Nasdaq e c'è stata finalmente una sorta di rotazione settoriale a favore delle small cap. Il grafico settimanale evidenzia infatti come ci si sia portati a ridosso di una resistenza che nel corso del 2021 era stato un buon supporto statico. Se l'indice riuscisse a mantenersi e a consolidare sopra 2150-2175 punti si potrebbe pensare ad un rientro nel rettangolone che si era creato proprio nel corso del 2021, compreso appunto fra i 2150 ed e 2330 punti circa (salvo un tentativo di breakout poi fallito).

Personalmente non mi aspetto che il rientro nel box descritto in precedenza avvenga senza tentennamenti perché analizzando un grafico daily del Russell2000 si nota come ci siano stati ben due importanti gap up come evidenziato nel grafico successivo su scala daily.

Un veloce sguardo anche all'S&P500 che purtroppo non dà motivo di voler scendere e si mantiene saldamente inserito in due canali ascendenti: uno di lungo periodo e l'altro di breve più inclinato. Il Vix rimane sempre sui minimi e finchè non ci sarà una trigger non lo vedremo salire. 

Anche in Europa la situazione rimane tendenzialmente positiva seppur rimanendo, allo stato attuale, in un trading range che si protrae da marzo. Il Dax Future daily ha chiuso l'ottava a 18857 punti, a ridosso dei massimi storici a 19000. Che voglia andarli a bucare? Si chiuderebbe un pò lo spread tra Europa e Stati Uniti.

Situazione decisamente più debole sul CAC40 anche dopo le elezioni: lunedì brutta candela ribassista poi negata nella fine dell'ottava. Sostanzialmente un nulla di fatto anche nella settimana più importante per l'indice francese. De facto rimaniamo all'interno di un box a ridosso di una trendline dinamica ascendente di lungo periodo. Sopra 7700 possibile "calamita" verso i 7900 (ex supporto ora resistenza). 

Il Future FTSEMIB40 rimane ancora ben intonato come ho scritto nelle ultime due settimane, anche se non ci sono exploit particolari e si assiste, ex post, alla formazione di candele verdi seguite poi da candele rosse. In altri termini si compra e poi quando il mercato è salito si vende un pò senza esagerare e così si crea un trend lateral rialzista come quello di questo ultimo mese. Si fa un passo senza esagerare. I software e gli algoritmi infatti se vengono colpiti (in questo caso sull'ask) tendono poi a togliere i livelli più alti e ad alzare il denaro. Questa è una modalità interessante per farli andare in un verso o nell'altro: basta colpirli con quantità e size per poi "spalmare" l'ordine eseguito. Capite bene che se questo viene fatto sulle varie Unicredit piuttosto che Enel, specialmente nelle prime fasi di negoziazione (entro le 10-10.30 del mattino per intenderci), il gioco di creare un trend è fatto. Poi se si vogliono le "sbavature", tra le 14.29 e trenta secondi circa e le 14.30, le macchinette e gli algoritmi tolgono simultaneamente i bid e gli ask dai book e quindi la loro assenza non manipola più le contrattazioni. Quando si rimetteranno -artificialmente- dopo la pubblicazione dei dati le si potrà "impallinare" nuovamente con la medesima modalità descritta in precedenza. 

Tornando al nostro derivato notiamo come su scala daily, seppur con cautela dovuta a quanto scritto in precedenza, ci stiamo avvicinando nuovamente a ridosso dei 35200. Personalmente continuo a propendere per un trading range "sporco": siamo in estate, non ci sono volumi (alle ore 16.00 Borsa Italiana scambia attorno al miliardo di controvalore, forse 1.2 miliardi....e pensare che la sola Nvidia in USA nei primi 15 minuti arriva a scambiare oltre TRE miliardi di dollari). Quindi: presenza di macchinette sui book+illiquidità generalizzata=falsi segnali per chi opera sul medio periodo. Il consiglio che posso dare, agli operatori in carne ed ossa, è di NON mettere ordini sui book ma lasciare che i software manipolino tra di loro il titolo in questione.

Fronte watchlist.....

Pocanzi ho descritto come le macchinette bid-ask e quotatori manipolano i titoli facendo un esempio di quanto accade alle 14.30 in concomitanza della pubblicazione dei dati macro. La "loro" è una liquidità fittizia che NON esprime la reale volontà di acquistare e/o vendere l'azione in oggetto. Per questo è importante NON mettersi in book perché ad esempio scavallano l'operatore (solitamente fino ad un certo punto), ma colpirle direttamente. Un esempio è dato da Banca Popolare di Sondrio, titolo presente sul FTSEMIB40 (potrei naturalmente citare altri casi). Alle ore 14:39:02 secondi è stato fatto l'ultimo scambio da 506 pezzi. Fino a quel momento il titolo aveva scambiato 455887 pezzi, per un controvalore attorno ai 3,19 milioni di euro (che sono pochissimi, d'accordo, ma almeno il lettore comprenderà la dinamica del software). L'ultimo scambio è stato fatto al prezzo di 7.01 euro ad azione ma guarda caso il book presenta "magicamente" 7.025 BID contro 7.035 ASK, il che significa che ARTIFICIALMENTE i software tolgono bid ed ask e fanno salire l'azione SENZA scambi. Naturalmente possono farla salire così come scendere! Questa pratica ha così permesso di far salire in modo fittizio il titolo dello 0.21%. Se un operatore si fosse messo in book per vendere a 7.04 euro, la macchinetta lo avrebbe anticipato a 7.035 euro, revocando gran parte della size presente a 7.035 euro per far apparire un book più "scarico" e per invogliare ad acquistare. Questo significa "lucrare" lo 0.14% in più. 

Al momento Banca Popolare di Sondrio rimane in un trend lateral rialzista che rispecchia quello sel nostro mercato: un pò su e un pò giù su scala daily. Dopo lo stacco del dividendo di maggio il titolo si è indebolito ma rimane sempre in un box ampio compreso fra 6.50 e 7.40 euro. View long finchè l'azione rimarrà sopra i 6.70 euro ma non mi aspetto assolutamente strappi importanti al rialzo.

MediaForEurope versione A e B

Indicata come mid-long term idea, (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/20/azioni-banca-ifis-azioni-mfea-azioni-mfeb/). L'azione "A" al tempo (si parla del 20 aprile 2024) valeva circa 2.60 euro. A ieri vale 3.422 in chiusura di seduta. In settimana abbiamo avuto un exploit rialzista importante nella seduta di giovedì, sia per le MFEA che per le MFEB. Il 22 luglio ci sarà lo stacco del dividendo e il mio "consiglio", anche se NON mi piace usare questa parola visto che mi limito a fornire una mia market view e ognuno ragiona con la propria testa in base al proprio trading plan, è quello di NON incassare il dividendo ma di liquidare la posizione prima dello stacco e quindi entro venerdì. Credo che questo rialzo sia stato creato ad hoc e anche se l'azione rimane ben impostata in un bell'uptrend. Il rialzo della MFEA è stato del 31%, per la B del 27.5% circa. La cosa buffa è che mentre giovedì le macchinette erano tarate solo long, venerdì sono state tarate solo short.

Sogefi

Mi aspetto un ultimo soffio all'insù verso 3.45-3.50, magari anche solo per provare la rottura, far saltare gli stop short e far alzare le macchinette. Anche in questo caso non terrei il titolo per incassare il dividendo che verrà elargito il 24 Luglio.

Intel Corp

Entra nella mia watchlist anche il titolo Intel (Ticker: INTC). Nella settimana appena conclusa l'azione è riuscita a lasciarsi alle spalle la resistenza formata da circa tre mesi a questa parte e collocata attorno a 32.50 dollari. Il close settimanale è stato a 34.49$. Brutto un rientro sotto i 32$ che invaliderebbe l'analisi. Possibile una ulteriore continuazione al rialzo a "cercare" prima l'area 37$ e poi si vedrà. Chiaramente sul mercato americano i +5% o i -5% sono all'ordine del giorno, talvolta di qualche secondo, quindi cautela per chi decidesse di operare. 

Buona serata.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli