Le scandenze tecniche ci hanno regalato un pò di volatilità nella prima parte della settimana e poi quasi nient'altro nel mentre che gli operatori spostavano le proprie posizioni da un future all'altro un pò ovunque nel mondo finanziario.
Il giro del mondo in questi casi si fa comodamente seduti con un buon "mouse" in mano.
Si sono rivisti chiaramente i volumi di scambio finalmente anche se per sola natura tecnico-fisiologica che però poco o nulla hanno modificato nel quadro sinottico generale.
Cosa attendersi dai nuovi future ormai in contrattazione piena non è un quesito retorico perchè la ormai lineare mobilità unidirezionale tra Usa ed Europa potrebbe subire qualche variazione dal momento in cui le due banche centrali hanno intrapreso percorsi diversi, come sappiamo, con la Fed che è rimasta ferma senza variazione dei tassi d'interesse, mentre la Bce ha iniziato, insieme alla Bank of England, con un taglio dalle posizioni precedenti.
Ciò che faremo quindi, è andare ad analizzare la situazione tecnica degli indici azionari europei ed in particolare il FtseMib e il Dax, per verificare, qualora vi fosse una correzione, quali sono i valori da attenzionare e farsi passare il prurito, nel bel mezzo della correzione, perchè in quel caso, anticipare il movimento può essere molto deleterio.
Dax Index
La situazione del Dax vede una timida formazione di un testa-spalle ribassista ma il condizionale è d'obbligo essendo legato, il prossimo percorso all'incremento dei volumi.
Chiaramente fornendo 2 chiavi interpretative, abbiamo dinanzi la prosecuzione delle attività a bassi volumi che ci porterà a muoverci in base a logiche daily strette e ad operazioni di corto raggio in trend-following e pertanto in long.
Contemplando anche ipotesi più drastiche, ovvero di aumento dei volumi di contrattazione, è bene sapere dove il mercato offrirà delle opportunità e in ogni caso si fermerà in pausa di riflessione.
Operare in borsa significa dover decidere spesso in frazioni di secondo e nel caso che andiamo ad evidenziare, la sosta che vi sarà offrirà tutto il tempo per ragionare con calma sulle proprie scelte e posizioni.
Ipotizzando quindi lo scenario della correzione, è importante conoscere la zona di cui abbiamo appena tessuto le lodi soprattutto per non andare ad imbarcare posizioni prima che il livello sia stato raggiunto. Investire a metà percorso di una correzione, crea molti più grattacapi di quanti se ne possano avere nei punti cardine.
Vedere il punto nodale ai 16200 punti potrebbe far pensare che sia eccessivamente lontano eppure la storia tecnica dimostra facilmente che una simile distanza possa essere coperta facilmente anche in soli 10 giorni di contrattazione.
FtseMib
Il nostro indice si muove un po in maniera difforme come visibile in foto.
Si è evidenziata una discesa leggermente più marcata in questi giorni dovuta al maggior peso della componente bancaria che ha rovinato l'ipotetica formazione dello stesso testa-spalle del Dax.
Qualora si andasse incontro ad una correzione per quanto ci riguarda, dobbiamo avere uno spacchettamento dell'orizzonte con due target differenti entrambi validi in quanto a forza di rimbalzo.
Tali due valori sono evidenziati in foto con Target 1 ai 29500 punti e il Target 2 ai 27200 punti circa.
NASDAQ 100
La differenza tra Europa e Usa, alla luce delle diverse politiche monetarie, pare suggerire scetticismo per lo stato di salute europeo e di pieno vigore per quello statunitense.
Il Nasdaq, nell'istantanea di sotto, conferma la strada rialzista verso l'ignoto anche se, il punto di massimo raggiunto ci suggerisce anche un possibile punto estremo.
Sarebbe inutile continuare a descrivere l'attività presupponendo un ulteriore balzo in avanti, anche perchè ci vedrebbe operare sempre seguendo le stesse orme percorse da un anno a questa parte e quindi di continuo trend-following.
Un eventuale storno quindi, vediamo come punti importantissimi da attenzionare i 15300 e i 14900 punti.
Proprio in ragione di questo continuo andare a cercare nuovi punti apicali, mi è capitato di imbattermi in qualche articolo che ha avanzato delle critiche a Warren Buffet per aver ceduto una quota della partecipazione in Apple troppo anticipatamente, incolpando il guru della finanza di non aver beneficiato dell'ulteriore rialzo nei prezzi.
Troppo facile la critica per un'azione che aveva già corso in maniera folle come tutte le corazzate made in Usa e che vedeva proprio nella zona dei 180$ un target importante del movimento.
L'ulteriore strappo rialzista che ora vede il prossimo target ai 230$ fa solo parte di un detto della letteratura di borsa che recita : Vendi guadagna e pentiti!!!
Questa volta a farne le spese è stato sua Maestà Warren Buffet ma chi lo critica, ci permettiamo di dire, dovrebbe mostrare il proprio portafoglio e allora si, verificare quanti punti percentuali ha strappato l'uno, e quanti l'altro.
La perfezione, tuttavia, Buffet lo dimostra , non fa parte dell'arte umana dell'investire, e nessun ne è immune.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)