La scorsa settimana ci siamo lasciati con mercati senza arte né parte (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/5/25/commento-5/). Credo che la situazione generale non sia assolutamente cambiata, anche se in settimana oggettivamente ci sono state delle opportunità di trading sui singoli titoli indipendentemente dall'andamento del mercato. Al momento il Future FTSEMIB40 si trova in un range che si sta mano a mano restringendo ed è dato dalle trendline che uniscono i massimi ed i minimi. La mia market view rimane neutrale: mi aspetto un andamento sostanzialmente laterale e ricco di falsi segnali. Per questo motivo non assumo alcuna posizione long e nemmeno short sul mercato dal momento che ci troviamo comunque in un bull market.
Il Dax attualmente è sostenuto dalla media mobile a 50 periodi di colore bianco ma è rimasto un pò più indietro rispetto al nostro mercato. Ci troviamo in una fase di consolidamento in cui abbiamo candele rosse e verdi che si alternano in un contesto in cui la volatilità rimane comunque bassa.
Anche osservando altri mercati come il Cac40 propendo per una fase di stabilizzazione (riduzione di momentum). Sull'indice francese ad esempio ci troviamo su un forte supporto ma siamo inseriti in un grosso rettangolo come evidenziato di seguito. Certamente potrebbe trattarsi di un doppio massimo ma è innegabile la fase laterale seppur in un range di circa 300 punti ovvero il 3.6%.
Dal fronte americano notiamo uno scenario sempre improntato al risk-on: osservate nel grafico successivo come il Nasdaq si stia trovando sopra i massimi precedenti (punto 2) rispetto ai massimi toccati dall'S&P500 (punto 1).
Andando ancor più nel dettaglio risulta incredibile il reverse del Nasdaq nella seduta di venerdì. Poco dopo la chisura dei mercati europei e verso le 18.30 abbiamo avuto una inversione di circa 250 punti che ha permesso all'indice di chiudere invariato con una lunga shadow visibile sul grafico daily. Tale inversione è avvenuta attorno a 16450-16500 punti (ex resistenza ora supporto) e molto probabilmente causerà un gap up nella seduta di lunedì sui mercati europei. Questo sta a significare, al momento, che le vendite sono state riassorbite molto velocemente. Sarebbe brutto un ritorno veloce su quei minimi.
Un'ultima considerazione. Se la scorsa settimana avevo messo in evidenza come qualcuno si stesse ricoprendo dal rischio di aumento della volatilità (VVIX in salita con Vix sui minimi) e questo ha permesso ai mercati questa piccola discesa settimanale, ora ci troviamo nella situazione opposta ovvero volatilità della volatilità (VVIX) in caduta e VIX in caduta, quindi de facto al leggero aumento di volatilità settimanale sono subito state tarpate le ali sul nascere. I punti 1 (sul VIX) e 2 (sul VVIX) che trovate di seguito esprimono proprio questa sincronia tra i due indici a differenza di quanto accadeva la scorsa ottava.
Fronte watchlist...
No news is good news, almeno così si dice. Non sempre è così però. Nella passata ottava ho menzionato l'argento che dopo un veloce (e per me inaspettato) pullback a 30 usd o poco sopra si è nuovamente spinto altrettanto velocemente con un movimento a "V" sopra 32 dollari. Il tutto è però avveunto a mercati americani chiusi nella seduta di lunedì. Purtroppo venerdì, come già scritto dal Dott. Bellosta, abbiamo assistito ad una accentuazione delle vendite che nella realtà dei fatti sono partite già il giorno prima (come sempre di giovedì). La rottura dei 30 usd è certamente molto bella ma come detto la settimana scorsa se il livello è bello, onde evitare un falso breakout, è importante poi non tornare sotto. Di seguito trovate il grafico settimanale degli ultimi anni e come successo nel 2020-2021 dopo un breakout c'è stata una shadow pronunciata sul settimanale che ha poi portato ad un ritracciamento di diversi dollari. Di fatto questa settimana è come se qualche mano avesse riportato inizialmente sui massimi la commodity sfruttando i bassi volumi per la chiusura di Londra e degli USA e poi nelle sedute successive -forse- la stessa mano ha scaricato. Cautela dunque in caso di probabili discese sotto 29,50-30,00 specialmente se in chiusura di candela daily o addirittura settimanale. Il momentum rialzista si è decisamente attenuato.
La good news settimanale viene dal trade fatto sulle azioni NewLat Food. Nella passata ottava infatti non avevo menzionato alcuna azione in particolare nella mia consueta watchlist settimanale. Curiosamente nella seduta di lunedì è uscita una notizia a mio avviso decisamente interessante: la società acquisirà il 100% di Princes Limited, società britannica del settore alimentare.
Il corrispettivo che verrà pagato è pari a 700 milioni di sterline di cui 650 da versare subito e la restante parte in azioni NewLat.
Il 19 febbraio di quest'anno NewLat era crollata per la rinuncia a procedere nel deal ed il titolo passò dal valere 7,80 euro a 6,90 per poi proseguire nel corso delle sedute successive fino a circa 5,5 euro. Come ben sapete, onde evitare in qualsivoglia modo di fornire idee di trading a mercati aperti, fermo restando che CIASCUNO ha il SUO trading plan, ho scritto un articolo a mercati chiusi lunedì sera in cui menzionavo la notizia a mio avviso rilevante e degna di nota (https://www.lombardreport.com/2024/5/27/azioni-newlat-food/). Purtroppo a causa di un attacco hacker non mi era stato possibile aggiungere alcun grafico all'articolo scritto da cellulare, cosa fatta prontamente il giorno seguente (sempre a mercati chiusi naturalmente: link https://www.lombardreport.com/2024/5/28/azioni-newlat-food-2/). Ebbene, la buona notizia è che NewLat Food ha fatto segnare un rialzo a che ha sfiorato il 20% anche se la chiusura di venerdì è poi stata a 8.16 euro rispetto ai 7.20 di apertura di martedì mattina. Personalmente sono uscito dal titolo proprio a 8,20 euro e mi sono accontentato (ero riuscito ad acquistarle già lunedì mattina a 6,80, come da me scritto lunedì, lasciando un ordine limitato sfruttando un software tarato male). Il grafico è naturalmente molto bello e non escludo una continuazione del rialzo nelle prossime settimane, ma come già detto in questa fase difficile mi accontento e cerco di limitare il più possibile le operazioni sbagliate: l'errore costa caro ed è difficile poi recuperare.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)