L’azione del giorno: Ferrari – sempre più americana – sbatte contro i 400 €


Oggi annuncia i risultati del primo trimestre 2024 e nel frattempo trama per diventare la regina della formula 1. Al momento però – dal punto di vista dei numeri – si stima un Ebidta stabile nel 2024. Per opporsi ai fondi Usa, che fanno incetta in presenza di ogni correzione del titolo, Exor e Pietro Ferrari sono stati intanto costretti a blindarsi. Infine le voci che circolano su una certa fusione.

Buy or sell

La maggiore capitalizzazione di Borsa Italiana, ovvero Ferrari, è al centro di tante voci e indiscrezioni sul suo futuro. È davvero un piacere seguirle, perché dimostrano quanto movimento ci sia sul fronte del lusso a quattro ruote nazionale, bandiera del “made in Italy”.

Perché è azione del giorno?

Nel pomeriggio di oggi la società annuncerà i risultati del primo trimestre 2024. I consensus parlano di ricavi in crescita di un 10% rispetto allo stesso periodo del 2023 ma c’è molta attesa per l’Ebidta (utili prima di imposte e interessi), che alcuni analisti temono piatto per l’intero anno. Il relativo andamento nel primo trimestre sarà intanto un segnale o meno del possibile trend nei prossimi mesi. Da parte di Barclays, per esempio, si ipotizza una pausa della crescita nel corso del 2024

Cosa si dice di Ferrari sui mercati?

Si potrebbe scrivere per ore e ore. Riassumiamo allora quanto di più significativo si sostiene da varie fonti.

● Il recente buyback di 27.966 azioni ordinarie al prezzo medio unitario di 387,9 euro ha portato la società a detenere il 5,38% del proprio capitale e la decisione avrebbe avuto un motivo strategico: blindare la percentuale dei diritti di voto dell’accoppiata Exor/Trust Piero Ferrari (erede di Enzo) oltre il 50%, salendo quasi al 52%. Ciò allo scopo di bloccare l’avanzata di investitori Usa – non solo istituzionali – saliti negli ultimi tempi al 30%. C’è allora il dubbio che la corsa dell’azione sia stata un po' drogata.

● Gli appassionati di formula 1 sanno tutto in merito: le trattative fra Ferrari e Adrian Newey, geniaccio tecnico in uscita da Red Bull, progredirebbero, pur con l’ipotesi di un periodo intermedio di riposo. L’arrivo di Hamilton e di Newey sarebbe peperoncino per il Cavallino Rampante, che deve rifarsi di anni davvero deludenti. Si andrà in questa direzione? Per ora solo congetture.

● Infine da qualche settimana circola l’indiscrezione di una possibile futura fusione fra Ferrari e Maserati in un’ottica di incrementare ancor più la quota controllata da Exor, che scorporerebbe Maserati dal gruppo Stellantis, sebbene l’operazione non sia semplice

Isin

NL0011585146

Ultima quotazione (chiusura 6/5/2024)

397,6 Eur

Cosa segnala la sintesi degli indicatori (pur ricordando che sono per loro natura iper sensibili alle evoluzioni dei mercati)

L’onda lunga degli ultimi mesi si fa ancora sentire, con “strong buy” che dominano la scena sia sulle scadenze “daily” sia su quelle settimanali e mensili

Cosa dice l’analisi grafica

Dopo una fase di assestamento durata alcune sedute il titolo ha tentato venerdì di rompere al rialzo la resistenza dei 403,7 Eur ma non c’è riuscito. La debolezza di ieri riporta d’attualità la soglia psicologica dei 400 Eur, superata brevemente in corso di seduta. L’Rsi non dà segnali significativi, sebbene Ferrari resti bene impostata ma sul nodo cruciale dell’incrocio fra una trendline rialzista e una ribassista di breve periodo. Quindi l’effetto trimestrale potrebbe essere decisivo per il proseguimento in una o nell’altra direzione

Prima resistenza importante

403,7 Eur

Primi supporti importanti

382,9 Eur ma sotto si scende fino ai 341,7 Eur

Rilevatore di rischio

Incentrato sulla tenuta degli ordini, che per ora coprono già una parte del 2025

Segnale di forza

C’è poco da esplorare: ancora una volta solo una netta rottura al rialzo dei 403,7 Eur sarebbe un primo passo in tal senso

Target degli analisti

Nel caso di Ferrari li forniamo, perché il range è talmente ampio da essere quasi imbarazzante: si va dai 280 ai 470 Eur. Quindi di tutto e di più!