Tre storie diverse ma accomunate da una volatilità intraday elevatissima. Vi spieghiamo i motivi di tutto questo e le possibili evoluzioni che alimentano incertezza di breve-medio termine.
Buy or sell
Ultime ore molto complicate per alcuni dei principali titoli del Ftse Mib, con movimenti addirittura anomali e probabili mani forti attive in ottica puramente speculativa. Le storie sarebbero ancor più di quelle che raccontiamo ma tre big si sono particolarmente messe in luce da questo punto di vista: si tratta di Erg, Pirelli e Telecom.
Cominciamo allora ad analizzare Erg |
Prima vicenda, in questo caso legata a rumours su m&a. Il mercato ha dato una spinta di rilievo all’azione sulla base di indiscrezioni nel settore delle rinnovabili. Tutto è partito dalle notizie che il fondo Brookfield si appresterebbe a lanciare un’Opa sulla francese Neoen a 39,85 Eur, con conseguente quotazione sospesa a Parigi in attesa di un comunicato stampa relativo a novità. Intanto si dice sui mercati che la domanda di energia green sta fortemente aumentando e che quindi potrebbe avviarsi una ristrutturazione totale del comparto |
L’analisi del titolo Erg (IT0001157020) cosa evidenzia? |
La volatilità degli ultimi mesi ha portato a movimenti ciclici con minimi fra 21 e 22 Eur e massimi fra 26 e 28 Eur. La candela verde di ieri ha ridato forza all’azione riportandola quasi sulla resistenza dei 26 Eur (chiusura a 25,9 con un +6,58%) allontanandola dalla media mobile a 200 periodi che l’aveva supportata dopo la rottura al rialzo del 29 aprile. L’effetto Neoen c’è quindi stato ma le notizie provenienti dalla Francia indicano che i tempi per la relativa Opa saranno lunghi. L’effetto su Erg potrebbe quindi attenuarsi |
Il caso Pirelli (IT0005278236) è ancora più complesso. Perché? |
Se la prima storia del giorno è stata caratterizzata da un bel segno più in Borsa, quella invece di Pirelli ha visto un pesante segno meno (chiusura a 5,91 Eur con un -4,52%). In realtà la situazione è risultata peggiore di quanto questi numeri indichino. Il fondo cinese Silk Road ha avviato infatti l’uscita dall’azionariato della Bicocca, con un collocamento lampo. Nel frattempo Camfin ha finalizzato l'acquisizione del 2,2% della società, portando i soci italiani al 22,78%. La velocità dell’operazione cinese e soprattutto le incertezze sulle evoluzioni del controllo di Pirelli hanno impresso tensioni sul titolo |
Si è detto che la situazione è risultata peggiore di quanto appaia. Perché? |
Per due motivi. Primo: si è registrato ieri un “gap” al ribasso in apertura (a 6,19 Eur la chiusura di mercoledì e a 6,0 Eur l’avvio di giovedì) con un minimo di seduta a 5,83 Eur. Secondo: nell’after market di mercoledì si era visto un titolo nervosissimo e con strani movimenti. Ieri i volumi sono risultati evidentemente molto elevati rispetto ai valori medi delle ultime settimane ma irregolari in corso d’opera. Quindi c’è tensione e probabilmente ciò si manifesterà anche nel breve termine |
Infine Telecom (IT0003497168), una storia eterna ed eternamente italiana… |
I numeri dell’ultima trimestrale sono apparsi sfavorevoli, a causa di una riduzione dei clienti sia sul fronte mobile sia su quella banda larga, di un cash flow negativo e di un debito salito di oltre un miliardo di euro. È pur vero che l’aumento delle tariffe ha portato a un miglioramento dell’Ebidta, con però previsioni di un periodo ancora lungo per un vero risanamento dei conti. Tutto ciò malgrado la definitiva approvazione da parte dell’Unione europea della cessione di Netco |
In Borsa seduta davvero nervosa… |
I numeri dicono tutto: apertura a 0,2475 Eur, minimo a 0,2227 Eur e chiusura in positivo a 0,249 Eur (+1,55%) con una variabilità intraday su quasi il 12%. La sentenza finale? Incertezza totale su un titolo che può fare qualunque cosa e che si conferma ancora una volta perfetto per chi è trader. Inevitabile in questo quadro che i target degli specialisti siano del tutto contraddittori, con i più ottimisti collocati su 0,38-0,40 Eur. Da quanto tempo lo sentiamo però dire? |