Si è chiusa la prima settimana dopo lo stacco cedole di lunedì 20 maggio che ha pesato per circa l'1.5% sul nostro indice FTSEMIB40. Il future, che incorpora già lo stacco, ha sì chiuso in ribasso l'ottava ma senza grossi scrolloni. Di fatto abbiamo avuto il test di 34400 (vecchia resistenza) ora divenuti supporto. Questo ha permesso agli oscillatori di scaricare un pò di ipercomprato di breve. Nella seduta di venerdì c'è stato un primo affondo sotto il livello e poi una risalita altrettanto veloce. Al momento sarebbe brutto un ritorno sotto 34400, anche se personalmente continuo a rimanere neutrale alle dinamiche di mercato.
Negli Stati Uniti la settimana è stata condizionata dalle minute del Fomc e soprattutto dai dati di Nvidia che ha aperto in forte gap up la seduta, ma l'indice Nasdaq Composite che inizialmente ha aperto in rialzo è poi stato oggetto di vendite formando una sorta di bearish engulfing apparentemente invalidata nella seduta successiva. La realtà è che finché rimaniamo sopra 16500 -il precedente massimo storico- non si può pensare ad una discesa.
Leggermente diversa la situazione sull'S&P500 dove la bearish engulfing di giovedì ha visto un rimbalzo nella seduta successiva che però non si è spinto oltre la metà del ribasso del giorno precedente. Al momento la candela bencharmk per i massimi ed i minimi è quella di giovedì.
In Europa il Dax pare stia trovando supporto sulla media a 20 periodi di colore verde.
Su scala settimanale, come già evidenziato tempo fa, la volatilità rimane drammaticamente sui minimi e questo spiega le difficoltà ad operare su mercati poco liquidi (o comunque sui quali poche azioni muovono l'intero indice) ideali invece per chi fa il cassettista senza movimentare mai il portafoglio.
L'unico aspetto "positivo" per sperare in un aumento di volatilità (manna per un trader) è che analizzando la derivata seconda del VIX ovvero il VVIX notiamo che è in leggera risalita, come a dire: non c'è preoccupazione (VIX basso) ma cautelativamente mi copro dal rischio che ci possa essere a breve, magari per una piccola risalita del VIX da 12 a 15 per intenderci.
Fronte watchlist...
Parto subito dal Silver che dopo il breakout di 30 usd già segnalato lo scorso weekend (https://www.lombardreport.com/2024/5/18/commodity-argento-azioni-dba/ ) si è spinto fino all'area 32,50$ salvo poi rientrare nei ranghi dopo un tentativo di consolidamento non riuscito. Su un timeframe orario notiamo infatti come ci sia stata la formazione di una sorta di triangolo che ha poi visto una rottura al ribasso che ha riportato la commodity a lambire i 30 dollari (chiusura settimanale a 30.35 usd).
A questo punto credo occorra riprendere in mano il grafico settimanale: se il punto di breakout era 30, pur essendo stato anticipato in area 29,10-29,20, possiamo dire che un rientro stabile SOTTO i 30 dollari rischia di invalidare tutto il movimento un pò come successo nel 2020 e 2021 (vedere aree cerchiate nel grafico successivo).
Esce dalla mia watchlist Marr che ha centrato i due livelli di stop (11,20 e 11,50) dopo lo stacco del dividendo. L'avere due stop, uno stretto e l'altro leggermente più largo, permette di ridurre di gran lunga la perdita finanziaria di un trade ed anche la percentuale totale dello stop stesso. Ricordo che il livello di ingresso sul titolo era a 12.30, ma lo stacco è stato di 0,60 centesimi, quindi è come se fosse stato a 11,70 euro. E' ora possibile una lateralizzazione in un ampio range compreso tra area 11 euro e 11.80.
Ad maiora!
PNA
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)