Il mese di aprile ha visto scendere il titolo da massimi sui 25 ai 20,88 Eur di martedì. La società ha annunciato un forte calo dei ricavi netti, dovuto a motivi ben precisi, che analizziamo. È finita la fase rialzista? Tutti i numeri per come muoversi in un 2024 che non si annuncia facile.
Buy or sell
La stampa italiana è stata per decenni molto morbida rispetto a Fiat, poi Fca e infine Stellantis: si potrebbe scrivere un trattato sul tema ma certamente ciò ha causato scarsa trasparenza sui motivi del continuo processo di trasformazione del gruppo, una specie di cambiamento di pelle difficile da capire da parte dell’opinione pubblica e degli investitori retail. Attratti dalla forza del titolo, che in due anni ha più che raddoppiato di valore, ma in fondo sorpresi da un simile trend rispetto a tutto quanto si è scritto in relazione alle scelte tecnologiche e industriali – apparentemente un po' confuse – messe in atto dall’attuale management.
Perché allora la si battezza oggi azione del giorno? |
Perché merita un approfondimento il netto pull back di martedì (-10,1%), dovuto a conti del primo trimestre caratterizzati da ricavi netti per 41,7 miliardi di euro, in calo del 12% rispetto allo stesso periodo del 2023. Una brutta notizia che ha trovato impreparato il settore e non solo quello finanziario |
Cosa si dice in merito sui mercati? |
Il crollo va spiegato. Deriva da un’evoluzione in corso relativa sia alla domanda sia all’offerta: forte l’effetto di una transizione su una nuova gamma di prodotti basati su inedite piattaforme, utilizzate in tutte le principali aree di produzione nel mondo e soprattutto negli Usa. Stanno arrivando molti modelli inediti a motore elettrico e anche l’inedito Ram 1500, pick-up di punta dall’elevata redditività. La produzione dei vecchi modelli è stata quindi alleggerita e in alcuni casi interrotta, con impatti sulle intere catene logistiche |
Già i veicoli elettrici! Come stanno andando le vendite? |
Stellantis ha dichiarato che le vendite globali di veicoli elettrici sono aumentate dell’8%. In Nord America quelle di ibridi plug-in sono cresciute del 79% su base annua. Jeep Wrangler 4xe, Jeep Grand Cherokee 4xe e Dodge Hornet sono stati i tre ibridi plug-in più popolari negli Stati Uniti nel primo trimestre 2024. Più difficoltà invece in Europa, dove diminuisce la capacità di imporre i prezzi al mercato |
Di qui la forte debolezza del titolo? |
Da fine marzo è iniziata una fase correttiva che qualcuno ha visto come un segnale di inversione dei mercati, una specie di avvisaglia di un più generale e classico “sell in may…” |
Isin e ultima quotazione (chiusura 30/4/2024) |
NL00150001Q9 / 20,88 Eur |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
Che su base “daily” e “weekly” prevale il “sell”, diventato addirittura uno “strong sell” per alcuni oscillatori |
Cosa dice l’analisi grafica |
Tante sedute in rosso nell’ultimo mese: l‘annuncio di debolezza era già evidente da almeno due settimane. Si guardava al box di congestione iniziato il 4 aprile e proseguito fino al 29 e si pensava che sarebbe proseguito. Invece la netta inversione ribassista di martedì ha fatto rientrate il titolo in zona di ipervenduto, il che potrebbe determinare un rimbalzino nel breve termine. Già evidenziatosi a Wall Street ieri per la versione in Usd del titolo, salito dello 0,81% (oggi invece il premarket lo dà “flat”). Molti supporti sono però stati rotti di colpo e soprattutto preoccupa la discesa verso i 20 Eur |
Prima resistenza importante |
A 22,66 Eur, sebbene non sia molto significativa |
Primo supporto importante |
A 20,15, attorno a cui potrebbe collocarsi anche la media a 200 in presenza di un’ulteriore discesa della quotazione entro la prossima settimana |
Rilevatore di rischio |
Incentrato sull’eventualità di effettuare l’ennesima trasformazione delle piattaforme di prodotto in tempi meno veloci rispetto a quanto annunciato e in presenza magari di una domanda Usa che invertisse al ribasso. In tutto questo le vicende italiane (Mirafiori ecc.) contano davvero poco. E dobbiamo aggiungere: purtroppo! |
Segnale di forza |
Se la quotazione non scendesse nelle prossime settimane sotto la media mobile a 200 periodi, sempre molto precisa nell’individuazione dei trend dell’azione Stellantis |