Taglio dei tassi? Tanto atteso e tanto annunciato. Questa rubrica guarda però agli aspetti concreti dell’investire e allora indica oggi diverse modalità dirette e indirette per puntare sui possibili rimbalzi delle quotazioni dei Btp. Con strumenti in parte prudenti e in parte iper volatili e quindi remunerativi ma solo se li si sa gestire in maniera adeguata.
Il report della domenica
Gli ultimi dati ufficiali parlano di una percentuale di Btp nei portafogli degli italiani salita al 13,5% verso fine 2023. Probabilmente però il dato è progredito a quasi il 15% dopo il collocamento dei due Btp Valore nell’anno in corso e il rush da acquisto di tassi fissi lunghi ed extralunghi in ottica di interventi di politica monetaria da parte della Bce. Li detengono soprattutto i piccoli e medi investitori, che puntano alle emissioni con cedole più significative. Ci sono tuttavia anche delle alternative di prodotti correlati ai Btp e a queste alternative dedichiamo oggi il tradizionale report domenicale, analizzandone le caratteristiche e il tipo di risparmiatore o trader cui si rivolgono. Segnaliamo che se per gli Etf indichiamo un unico emittente – iShares – è perché si tratta di quello più dinamico in ambito obbligazionario e quindi più ricco di proposte.
● Gli Etf a scadenza anche sui titoli di Stato italiani
Gli iShares iBonds sono Etf che si comportano in modo simile alle obbligazioni: scadono a una data definita e prevedono una cedola finale al momento del rimborso nell’anno programmato, che varia in funzione del diverso iBond. Ci sono però anche versioni con cedola trimestrale durante l’arco della vita. Si tratta di strumenti che detengono un paniere diversificato di titoli con maturity corrispondenti al singolo iBond, consentendo un accesso facile al mercato obbligazionario, con i vantaggi di diversificazione, trasparenza e liquidità degli Etf tradizionali. Dopo le versioni con sottostanti bond corporate in Eur e Usd e governativi Usa ne sono arrivati due riferiti ai Btp.
Ishares Ibonds 26 € Italy Governments (Isin IE000LZ7BZW8): ha scadenza 2026, prevede cedole ogni tre mesi e Ter annuo dello 0,12%. Ultima quotazione 5,01 Eur.
Ishares Ibonds 28 € Italy Governments (Isin IE000Q2EQ5K8): ha scadenze 2028, prevede cedole ogni tre mesi e Ter annuo 0,12%. Ultima quotazione 5,012 Eur.
Livello di rischiosità da Kiid (da 1 minimo a 7 massimo) |
3 |
Tipologia di utilizzo |
Posizionamento da cassettista alternativo all’acquisto di singole emissioni |
Punti forti |
● Semplificano la gestione di un portafoglio consentendo di operare su vari tratti della curva dei Btp ● Costi di gestione molto contenuti |
Punti deboli |
● Per ora disponibili solo su due scadenze corte, appunto 2026 e 2028. ● Non si ha la certezza del rendimento a rimborso, come avviene invece acquistando un singolo Btp |
● Quando l’Etf aggrega titoli di Stato (e quindi pure Btp) e corporate
Se avete dubbi sulla tenuta dei conti italiani meglio diversificare (un consiglio ormai quasi noioso!) con sottostanti più ampi. Adatto allo scopo questo Etf:
iShares € Aggregate Bond Esg (Isin IE00B3DKXQ41, cedole semestrali con yield stimato in corso dell’1,7%, Ter 0,16%, ultima quotazione 107,34 Eur). Sottostante un indice che replica la performance di obbligazioni denominate in euro, a tasso fisso, di tipo investment grade, governative, societarie e cartolarizzate di mercati sviluppati. Dal marzo 2022 l'indice è cambiato da Bloomberg Euro Aggregate Bond Index a Bloomberg Msci Euro Aggregate Sustainable and Green Bond Sri Index, riferito quindi a titoli Esg. Negli ultimi dieci anni (dal 2014 al 2023) la performance annua è sempre stata positiva – salvo nel 2022 – ed è evidente che in presenza di un taglio dei tassi in area Bce il trend si accentuerebbe.
Livello di rischiosità da Kiid (da 1 minimo a 7 massimo) |
3 |
Tipologia di utilizzo |
Acquisti scaglionati in presenza di chiare e nette decisioni di politica monetaria da parte della Bce |
Punto forte |
Riduce la rischiosità dei singoli emittenti, consentendo anche una diversificazione nell’ambito corporate (circa un 20% sul totale) |
Punto debole |
La quota dei Btp sull’indice globale si aggira sul 12% |
● Se con un solo Etf si coprono tutte le scadenze dei Btp
Vi interessa prendere una posizione sul Btp 6% 2031 (Isin IT0001444378) e allo stesso tempo sul 4% 2037 (Isin IT0003934657) o sul 5,75% 2033 (Isin IT0003256820) oppure su tante altre emissioni ma non avete tempo o voglia o risorse per farlo? C’è una soluzione che possiamo definire di compromesso. Si tratta di puntare su un unico Etf, che replica appunto le principali scadenze dei nostri titoli di Stato:
Ishares Italy Government Bond (Isin IE000589MF42, ad accumulo, Ter 0,20%, ultima quotazione 5,333 Eur).
Livello di rischiosità da Kiid (da 1 minimo a 7 massimo) |
3 |
Tipologia di utilizzo |
Posizionamento in ottica di capital gain da futura riduzione dei tassi |
Punto forte |
Con un solo Etf si investe sui Btp |
Punto debole |
Capitalizza le cedole, il che a qualcuno può non piacere |
● I certificati sul Btp future con leva variabile
Naturalmente – lo ribadiamo subito – sono a leva (al rialzo o al ribasso), con tutto quanto ne consegue. Come per altri asset anche per i Btp ne esistono a leva variabile o fissa. Esaminiamo la prima categoria. Offrono all’investitore una leva dinamica che varia nel tempo. Sottostante logicamente il relativo future. Il vantaggio di questi strumenti sta nel fatto di evitare il posizionamento diretto sui derivati appunto, con tutte le conseguenze tecniche che ne sorgono e soprattutto operando con importi nettamente minori, nonché nell’incrementarne le variazioni di prezzo. Negli strumenti a leva variabile quest’ultima cambia, aumentando all’avvicinarsi del livello di knock-out (barriera che una volta raggiunta fa sì che il certificato si annulli in anticipo e perda il suo valore), calando invece all’allontanarsi dallo stesso livello di knock-out. Quest’ultimo è una specie di stop loss automatico, che struttura il certificato in maniera tale che non sia possibile perdere oltre il capitale investito.
Un esempio di minifuture long con leva variabile sui Btp la si può evidenziare sul sito di Bnp Paribas (https://investimenti.bnpparibas.it/certificate-a-leva/turbo-e-minifutures/), selezionando nella colonna a sinistra prima tassi di interesse, poi Btp (1-year future) e infine il mercato di quotazione (logicamente Italia). Si evidenziano così quelli attualmente disponibili, con leva più o meno elevata. Cliccando poi sui singoli Isin se ne possono conoscere le caratteristiche.
Livello di rischiosità da Kiid (da 1 minimo a 7 massimo) |
7 |
Tipologia di utilizzo |
Trading PREVALENTEMENTE intraday ma in alcuni casi anche multiday |
Punti forti |
● Forte reattività ai movimenti di mercato ● Possibilità di scelta di diverse leve ● La liquidità garantita dal provider c’è e lo spread medio più che accettabile. ● Si sa già quanto si può perdere al massimo, ovvero l’importo investito |
Punti deboli |
● Sono prodotti di cui occorre conoscere nei dettagli il funzionamento, magari esercitandosi con simulazioni virtuali. ● Scambi piuttosto modesti |
● Quando la leva è fissa meglio (ma è soggettivo!) gli Etn
Volendo andare sull’obbligazionario a leva fissa ci sono due alternative, quella dei certificati (diversi rispetto alla generazione qui sopra esposta) e quella degli Etn. Per una scelta soggettiva preferiamo questi ultimi, per due motivi: ● ampia gamma di sottostanti (Bund, Oat, Us Treasury oltre che Btp); ● nel caso poi dei nostri titoli di Stato la gamma prevede sia long (leva 5) sia short (leva 1 e leva 5). Dato che nella situazione in corso è il long a interessare si analizza l’unico proposto di tale tipo, appunto a leva 5. Quella della leva è una tecnica che consente di aumentare l’esposizione su un determinato asset senza dover investire tutto il capitale necessario. In pratica, si tratta di utilizzare una parte del proprio capitale come garanzia per ottenere un prestito da un intermediario finanziario (broker o banca), che viene poi investito sul mercato. C’è un forte rischio congenito in tale tipo di prodotti: si tratta del cosiddetto effetto compounding, consistente nel fatto che una posizione oltre la singola seduta possa portare – in presenza di alti e bassi - a deviare la perfomance dell’Etn rispetto al sottostante in percentuale sempre più rilevante.
Etn Société Generale Btp Future Daily Long 5x (Isin XS2425322794, leva +5, Ter 0,95%, ultima quotazione 14,1 Eur).
Livello di rischiosità da Kiid (da 1 minimo a 7 massimo) |
7 |
Tipologia di utilizzo |
Trading ESCLUSIVAMENTE intraday |
Punto forte |
Se la seduta è ok le performance possono essere iper positive |
Punto debole |
Se la seduta è ko le performance possono essere iper negative |
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