Una storia tutta da raccontare: l’azienda dell’e-commerce è solida ma soffre a Wall Street nella quotazione come Adr. I motivi di questa situazione sono in parte evidenti, sebbene gli analisti ogni tanto prevedano improvvisi violenti spunti rialzisti. Che poi però non si palesano.
Buy or sell
Che strane peripezie quelle della cinese Alibaba, leader cinese dell’e-commerce: continua a dare grandi soddisfazioni in termini di fatturato e profitti ma soffre maledettamente nella quotazione a Wall Street. Qualcosa non funziona nel suo contradditorio esporsi sui mercati, complici vari fattori. Spazio allora a un titolo anomalo.
Perché è azione del giorno? |
Perché merita che sia raccontata una vicenda complessa, caratterizzata da fine 2020 per una discesa senza fine in Borsa, che l’ha portata dai massimi oltre i 300 Usd fino a minimi poco sotto i 70 Usd del gennaio 2024, con un trend negativo che qualcuno reputa ingiustificabile |
Cosa si dice del titolo sui mercati? |
Vari i motivi che hanno determinato un calo non adeguatamente compreso perfino dagli investitori istituzionali. I motivi di tanta negatività sono tre: ● Alibaba è un Adr (American depositary receipt), certificato che sostituisce le azioni straniere nel caso non solo di Wall Street. Di fatto rappresenta un ammontare di titoli della società, che come primo mercato è quotata a Hong Kong. Gli Adr non pongono particolari problemi, salvo nel caso di un possibile delisting, ipotesi più volte circolata in passato nel caso di Alibaba, dopo che la guerra commerciale fra Usa e Cina ne ha fatto crescere l’eventualità ● L’ipotesi di una rielezione di Trump alimenterebbe l’eventualità di tensioni fra Washington e Pechino e il mercato già si preoccupa ● Il buyback da 25 miliardi di Usd annunciato di recente non ha convinto, accentuando i dubbi che perfino il Governo di Pechino, timido nei confronti di Alibaba, possa imporre una fuga da Wall Street. Eppure i ricavi sono cresciuti da 19 miliardi di renminbi (2,6 miliardi di dollari) del 2013 a 260 miliardi di renminbi (36 miliardi di dollari) del 2023, con un aumento di 13 volte in 10 anni. È come il mercato non avesse visto questi numeri. Da notare infine che Alibaba ha un debito netto di 58,6 miliardi di Usd ma ha generato 22 miliardi di Usd di free cash flow negli ultimi 12 mesi. Dispone certamente di una liquidità più che abbondante |
Isin |
US01609W1027 |
Ultima quotazione (chiusura 8/4/24) |
71,7 Usd |
Cosa segnala la sintesi degli indicatori |
E’ uno “strong sell” su tutta la linea, confermata da una media mobile a 200 periodi che comprime da aprile 2021 al ribasso un’azione su cui ogni tanto esplodono pronostici di violenti rimbalzi che poi non si manifestano |
Cosa dice l’analisi grafica |
Assolutamente incolore da troppo tempo e lo dimostrano l’assenza di corpose candele e una costanza di movimento altrettanto scolorito dell’Rsi, che si muove all’interno della banda 30-70, senza che si determini né una fase di ipercomprato né una di ipervenduto |
Prima resistenza importante |
Sui 76,9-77 Usd |
Primo supporto importante |
Sui 68 Usd |
Rilevatore di rischio |
Il maggiore? Una rielezione di Trump. Ripartirebbe infatti la guerra commerciale fra Usa e Cina, che resta il più elevato pericolo per Alibaba |
Segnale di forza |
In presenza di una rottura al rialzo della media a 200 (collocata ora a 80,8 Usd) e poi di una salita oltre i 100 Usd |