Rimbalzo centrato...e ora?


Buon sabato a tutte le lettrici e lettori. La settimana scorsa mi aspettavo un rimbalzo dal momento che la volatilità dell'ultima seduta di venerdì 19 aprile era scesa con mercato in discesa e c'era stata una divergenza sulla sua derivata seconda (VVIX). Questo il link dell'articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/20/azioni-banca-ifis-azioni-mfea-azioni-mfeb/ 

Altrettanto onestamente NON mi sarei aspettato un rimbalzo così violento e dettato dagli stessi titoli che avevano tirato giù i mercati la scorsa ottava (Nvidia ad esempio). Che poi i mercati europei fossero più forti di quelli statunitensi lo avevamo già visto, ma quello che più mi ha sorpreso in questa settimana è il comportamento di titoli come Tesla che hanno riportato male -a mio avviso- ma sono saliti...Facebook (META) non ha riportato male ma è crollata. In Italia abbiamo avuto STM che ha pubblicato brutti dati -sempre a mio parere- con conseguente gap down a -4% abbondante e poi è solo salita andando addirittura in sospensione per eccesso di rialzo...per non parlare di quello che i software hanno fatto ieri su Tenaris: dati che non mi sono piaciuti, titolo immobile fino alle 14 e poi crollo verticale a -8%. Ammetto che lavorare sui mercati in queste condizioni sia estremamente difficile almeno per chi vi scrive. Detto questo iniziamo subito con l'analisi dell'S&P500 che su scala settimanale ha avuto una sorta di Harami rialzista: candela rossa la scorsa ottava e verde in quella appena trascorsa. 

Le candele giapponesi non mi dispiacciono ma non credo ci si possa basare su queste per fare trading salvo rari casi. Notate ad esempio come nel mese di luglio del 2022 ci sia stato un harami rialzista poi negato nella settimana successiva. Per questo motivo analizziamo l'S&P500 anche su scala daily, dove notiamo subito che ci troviamo a ridosso di una trendline dinamica discendente, segno di cautela nell'andare long proprio ora.

Precedentemente ho fatto cenno all'andamento della volatilità delle opzioni sull'S&P500 espresso dal VIX. Osservandone la sua derivata seconda ossia la volatilità della volatilità (VVIX) notiamo come quest'ultima abbia rotto un piccolo supporto (indicato dal punto "1") mentre il Vix è rimastro leggermente indietro. Questo fattore a mio parere indica come le tensioni sul mercato si stiano allentando, almeno per il momento. Poi naturalmente ogni settimana ci fornirà indicazioni mano a mano più chiare. Nel complesso continuo a propendere per una fase di lateralità degli indici che dovrebbe essere più o meno pronunciata anche sulla base della mia previsione di inizio anno.

Osservando il Nasdaq 100 e-mini si nota chiaramente come ci stiamo trovando ad un pullback di un ex supporto ora divenuto resistenza. Solo sopra 1790-1800 in chiusura si può pensare di rientrare in un trading range con massimo a 1845 circa.

Uno sguardo anche al Russell2000 che è l'indice delle società a bassa capitalizzazione: tende a procedere per rettangoli e si nota come stia "lottando" attorno ai 2000 punti sopra i quali lo spazio di salita potrebbe essere fino a 2100-2130 circa. Sotto i 2000 il supporto è dato dai 1900. Sotto i 1900 si aprirebbe uno scenario ribassista più pronunciato verso i 1650-1700.

Il Dax Future rispetto ai mercati a stelle e strisce poteva essere più facile da decifrare. Se ben ricordate sabato scorso avevo evidenziato la formazione di una bella dragonfly sul daily esattamente sulla media a 50 periodi (link articolo: https://www.lombardreport.com/2024/4/20/azioni-banca-ifis-azioni-mfea-azioni-mfeb/). In altri termini nella seduta "convulsa" di venerdì scorso avevamo avuto un open ed un close uguali ma con una shadow estremamente estesa e pronunciata: i venditori avevano infatti avuto la meglio ma alla fine della seduta i compratori, con un colpo di reni, erano riusciti a riportare su il mercato. Con altrettanta franchezza se il segnale poteva essere bullish, anche in questo caso non pensavo si riuscisse a salire così tanto. I mercati sono pilotati da software che agiscono in concerto e quindi ci dobbiamo abituare a movimenti di questo tipo: o pessimismo cosmico leopardiano (tutto giù) o esuberanza irrazionale per citare il buon vecchio Alan Greenspan (ex Presidente della Fed dagli anni '80 al 2006 quando è andato in pensione e che ha da poco compiuto 98 anni). Tornando al Dax la dragonfly è avvenuta a ridosso di una trendline di supporto. Per la prossima ottava attenzione in caso di ritorno verso 18mila punti che costituiscono anche una soglia psicologica. Al momento potremmo essere entrati in un trading range con minimo a 18000 e massimo a 18800. 

Se ben ricordate il nostro Future FTSEMIB40 rispetto agli indici studiati in precedenza si era mostrato decisamente più forte e il rimbalzo del resto del mondo ha consentito addirittura di bucare i massimi di marzo seppur con uno spike. Il canale in cui è inserito rimane quindi ancora rialzista ma porrei ugualmente attenzione alla tenuta di 33200 prima e di 32600 poi perché non escludo una lateralizzazione generalizzata degli indici mondiali.

Fronte watchlist....

Partiamo con l'analizzare il silver che so essere oggetto di interesse da parte di molti. L'impostazione tecnica si è indebolita permettendo di assorbire l'ipercomprato dell'ultimo mese come si vede nel grafico successivo su scala settimanale. Da notare come in questa ottava l'argento sia riuscito a "rimangiarsi" il rialzo delle ultime due settimane. Non dovesse tenere area 27 su scala weekly il supporto successivo è collocabile attorno a 26 dollari più volte testati negli ultimi cinque anni (vedere aree cerchiate in bianco). L'affievolirsi delle tensioni geopolitiche ha certamente influito negativamente su questa commodity.

Nella passata ottava ho analizzato MediaForEurope sia nella versione A che B. Entrambe si sono ben comportate questa settimana con un rialzo rispettivamente del 4.5% e la seconda con un rialzo MASSIMO del 10% (da 3.60 a 3.936 euro) salvo poi chiudere la settimana a 3.772 euro (+4.7%). Di seguito i grafici di entrambi i titoli su scala daily. Faccio notare che il picco post mortem del Presidente Berlusconi è stato a 2.83 euro. Nel brevissimo credo sia importante che l'azione riesca a mantenersi sopra 2.68, ex resistenza ora potenziale supporto.

Per quanto riguarda la sorella diretta, MFEB, la situazione è leggermente diversa: l'area che avevo indicata sabato scorso collocabile a 3.80 è stata rotta di slancio martedì, ma poi il giorno seguente abbiamo registrato un forte gap up in open ad esaurire il momentum rialzista: il close daily è infatti stato sul close del massimo del giorno precedente. A prescindere da queste considerazioni possiamo dire che se la resistenza era a 3.80 (link articolo sabato scorso: https://www.lombardreport.com/2024/4/20/azioni-banca-ifis-azioni-mfea-azioni-mfeb/) e poi si rientra sotto il livello significa che abbiamo un indebolimento del trend (=il momentum non c'è più). Sopra 3.80 asticella verde, sotto 3.80 potenziale debolezza, almeno per la settimana entrante.

Tenaris

Caso scolastico di manipolazione da parte dei software. Pubblicati dati che personalmente non avevo ritenuto "eclatanti" nella seduta di venerdì. Titolo che rimane IMMOBILE per quasi cinque ore di negoziazione, poi IMPROVVISAMENTE alle 14.15 le macchinette all'unisono iniziano a vendere e portano l'azione dal 17.55 euro a 16 (MENO 8% circa). L'aspetto buffo è che il ribasso "corposo" è avvenuto in una decina di minuti. In questo caso il "LA" al movimento è stato fatto vendendo contemporaneamente 174mila pezzi facendo passare l'azione da 17.50 a 17.10 euro innescando così la successiva "valanga". Con questa modalità infatti i quotatori che vengono serviti e che fanno bid-ask mettendosi e togliendosi in continuazione senza necessariamente essere sempre eseguiti rimangono "fregati" e quindi si "ribaltano" ed autoalimentano il crac. Prima abbiamo un ammasso di neve che si stacca e poi quella neve ne farà staccare altra ancora più grande (=peso maggiore e volume maggiore) che a sua volta porterà a valle alberi e sassi: fuor di metafora il fenomeno che si ingenera è questo. A questo punto direi che la mancata tenuta di 16 euro dovrebbe portare il titolo alla chiusura del gap in area 15.30 come si può notare dal grafico daily. Essendo il movimento molto "tirato" si può valutare uno short LEGGERO su eventuali rimbalzi attorno a 16.25-16.30 con un eventuale incremento a 16.60 in stop sopra 17 euro. Naturalmente i rimbalzi dovrebbero avvenire PRIMA della chiusura del gap o di cercare di forare 15.90, giusto per evitare falsi movimenti.

E' uscita dalla mia watchlist Acea dal momento che è rientrata sopra 16 euro. Lo short ha pagato fino al primo target a 15.30 (rispetto all'area iniziale attorno a 16.40, quindi attorno al 6% in poche sedute) ma poi purtroppo c'è stato il rimbalzo che ha portato al trailing stop la posizione ribassista. Possibile dunque che si entri in una fase di lateralizzazione con estremi up@16.50 e down@15.30.

Segnalo infine Webuild che potrebbe andare a "cercare" la chiusura gap attorno a 2.35-2.38 euro rispetto ai 2.278 di chiusura di venerdì. In questo caso per ridurre lo stop a 2.16 euro potrei valutare un paio di ingressi scaglionati con piccole size a 2.25 prima e a 2.22 poi anche a costo di non essere eseguito. 

Buon fine settimana a tutti.

Ad maiora!

PNA

(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)