Le azioni del giorno – Al gioco dell’Opa, dopo Ivs, sarà la volta a Milano dei grandi nomi


Ieri a sorpresa l’annuncio dell’offerta della Lavazza sulla società della distribuzione automatica lombarda. Intanto continuano a circolare indiscrezioni su possibili operazioni riferite a Nexi, Mfe (in realtà si tratterebbe di una più probabile contro Opa sulla tedesca Prosieben), Rai Way e – questi i maggiori bocconi – su Mps e Banca Pop. Sondrio. Tutte le voci in merito.

Buy or sell

Il 2024 è stato già abbastanza ricco di offerte pubbliche di acquisto alla Borsa di Milano, sebbene i colpi grossi siano attesi per i prossimi mesi. Ci sono allora occasioni in arrivo? Vediamolo.

Nelle ultime ore la notizia di un’Opa sulla società Ivs da parte di Lavazza. Un’operazione minore ma interessante?

Interessante e inattesa, sebbene appunto minore. E-Coffee Solutions (ECS), società controllata dalla Luigi Lavazza, e Ivs Partecipazioni, azionista di maggioranza di Ivs Group, hanno annunciato la sottoscrizione di un accordo per il lancio di un'offerta pubblica di acquisto volontaria totalitaria sulle azioni di Ivs Group, società quotata su Euronext Star Milan e attiva nel settore della distribuzione automatica di bevande e snack. Il corrispettivo dell'offerta, pari a 7,15 euro per ciascuna azione portata in adesione incorpora un premio dell’11% rispetto al prezzo di chiusura rilevato il 22 aprile e del 18,9% rispetto alla media degli ultimi 6 mesi. Alla quotazione di chiusura di lunedì, Ivs Group capitalizzava circa 590 milioni di euro, mentre al prezzo d'Opa la valorizzazione sale a 650 milioni di euro

La reazione del mercato quale è stata?

Chiusura di seduta con il classico piccolo scostamento rispetto all’offerta di Opa: si è realizzata infatti a 7,14 Eur. Resta invece un disallineamento rispetto al potenziale prezzo di rimborso a scadenza per il bond Ivs 3% 2026 (XS2049317808 – taglio 1.000 Eur), che ha chiuso a 97,4 Eur contro un’apertura a 96,98 Eur, penalizzato logicamente dall’attuale quadro di andamento del settore obbligazionario ma con scambi in fortissimo incremento

Adesso a chi potrebbe toccare?

I nomi che si fanno sono sempre gli stessi: Mps e Banca Pop. Sondrio in ambito bancario (ne abbiamo ampiamente scritto negli ultimi giorni) e Nexi in quello delle tecnologie dei pagamenti

Nexi, una storia lunga di voci e controvoci, che però non hanno portato a nulla. C’è da attendersi qualche novità nei prossimi mesi?

Si dice dell’interesse del private equity inglese Cvc Capital Partners ma anche di una cordata di fondi esteri pronti a lanciare un’Opa. Lo si dice da mesi e noi l’avevano riportato proprio in occasione del primo diffondersi di indiscrezioni in merito. Poi non è successo nulla, sebbene il titolo abbia perso molto da inizio 2024. Abili mani potrebbero essere attive per gestire successivamente un’acquisizione di un certo peso. Ieri il titolo ha messo a segno un +2,92%, chiudendo a 5,634 Eur. L’impressione che negli ultimi tempi ci sia stata qualche pesante presenza shortista è confermata dal susseguirsi di candele rosse in atto dal 16 febbraio. Dai minimi sui 5,3 Eur è partito però un micro rimbalzo, che ha ora necessità di conferme ben più consistenti. Per esempio di una salita sopra i 6-6,2 Eur

Nella lista delle potenziali prede circolata a inizio anno si parlava anche di Mfe (ex Mediaset), cassaforte dei Berlusconi? Potrebbe entrare nel mirino di qualche gruppo straniero?

Gli equilibri nel settore dei media televisivi sono instabili. Mfe comunque non sembra oggetto di possibili predatori. All’opposto sta giocando la partita sul broadcaster tedesco Prosieben, pur fra mille incertezze. L’agenzia Reuters ha scritto la settimana scorsa di recenti colloqui con diverse banche pronte a finanziare una potenziale offerta per l'emittente tedesca ProSiebenSat.1 per un valore fino a circa 4 miliardi di euro. Si vedrà cosa uscirà dall’assemblea di quest’ultima del 30 aprile, sebbene Mfe abbia smentito l’ipotesi di un’Opa. Da aprile il titolo italiano (Mfe B) sta comunque reagendo molto bene, con per esempio tre candeloni verdi nelle ultime quattro sedute. Il trend è positivo e graficamente ci sono ancora ampi margini di crescita in Borsa. Un livello di forza si identifica sui 4,40 Eur contro la chiusura ieri a 3,874 Eur. Importante la tenuta comunque dei 3,44 Eur

Sempre nel settore televisivo ci sono voci di un’Opa su Rai Way, società che possiede la rete di diffusione del segnale radiotelevisivo della Rai. Cosa succede su questo fronte?

Ormai più che di un’Opa si tratterebbe di una parziale cessione del 15% del capitale, il che dovrebbe avvenire a breve termine (maggio o giugno?). Molti i soggetti interessati in ottica di una fusione futura fra Rai Way ed EI Towers. Da notare tuttavia un parziale raffreddamento di queste notizie dopo l’annuncio del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, di non voler consentire a Rai di scendere sotto il 30% nel capitale di Rai Way rispetto all’attuale 65%. Un caso comunque da seguire, con l’azione molto volatile negli ultimi mesi e che si sta scontrando con la resistenza dei 5,32 Eur contro la chiusura ieri a 5,27 Eur

Altre ipotesi?

Quelle super smentite di offerte su Salvatore Ferragamo e su Juventus nonché su alcune banche minori. Un tema comunque quello delle Opa a Piazza Affari che merita attenzione dopo le recenti operazioni su Saras e Tod’s