Piano Bar : Quadro tecnico del 2024-04-21


Previsioni di Borsa con le Onde di Elliott e Fibonacci

Piano Bar di Virginio Frigieri                                                                21/04/2024

Sarò assente per il ponte del 25 Aprile, per cui questo è l’ultimo report di Aprile.

Indici Americani

LA seduta di venerdì è stata decisamente interessante. Il Dow Jones era partito forte e a un certo punto della seduta guadagnava 327 punti con un rapporto advance/decline di 5:1. Contemporaneamente il Nasdaq 100 perdeva 330 punti poi a fine seduta il Dow ha chiuso in rialzo di 211 punti, il rapporto a/d del NYSE era positivo di 2,16:1 e il 66,7% del volume totale come volume in rialzo, mentre il NASDAQ 100 ha chiuso in ribasso di 356,66 punti mentre l’S&P500 ha perso 43,89 punti. Il principale colpevole della sorprendente disparità del NASDAQ è stato il calo dei prezzi del gruppo di azioni denominato “Magic 7”, in particolare Netflix, Nvidia, Apple e Meta (Facebook). Per l’S&P 500, quella di venerdì è stata la sesta chiusura consecutiva al ribasso, la serie di perdite più lunga dall’ottobre 2022. Le serie di chiusura, come i gap, non sono distribuite in modo casuale. Si verificano più spesso all’inizio dei movimenti del mercato, alla fine dei movimenti del mercato o nel punto medio, che chiamiamo ondata  “terza di terza”. La serie di ottobre 2022 ha segnato la fine del declino iniziato a gennaio 2022. La serie attuale, essendo iniziata così vicino al massimo del 28 marzo, segna l’ inizio di un declino che porterà il mercato molto più in basso.

Dow Jones Industrial

Dal Major Gap Down del 2 Aprile sono trascorse 14 sedute e solo due sedute si sono concluse in rialzo. La seconda è stata appunto quella di venerdì. Si tratta di una spinta in contro-trend che può durare anche qualche giorno, ma una volta terminata porterà ad una maggiore pressione di vendita e a prezzi più bassi.

S&P500

Con il calo di venerdì l’S&P500 ha chiuso il Major Gap-Up  aperto il 22 Febbraio scorso. Adesso nelle prossime 29 sedute il nostro indicatore terrà monitorata la situazione per vedere se scatterà un segnale di entrata a mercato e in quale direzione.

Nasdaq100

Il Nasdaq ha cercato di resistere nelle fasi iniziali di declino del Dow e dell’S&P500, ma ora pare intenzionato a recuperare il ritardo. Il potenziale ribassista è decisamente ampio.

Previsioni di Borsa : Bond USA rendimenti e prezzi

I prezzi del trentennale americano finora si sono mantenuti al di sopra del minimo di 113,10 del 16 aprile. Se i rendimenti inizieranno a diminuire per i prossimi mesi dovremmo vedere i prezzi tornare ad aumentare.

Previsioni di Borsa : Dollar Index e EUR/USD

Sul Dollar Index siamo su un’onda correttiva che può dar luogo a due diversi modelli. Sul primo grafico vediamo lo sviluppo di un zigzag. Spesso questo modello sviluppa un’onda (C) della stessa lunghezza di onda (A). Se sarà così l’onda [B] dovrebbe attestarsi attorno a quota 109. Sul secondo grafico vediamo lo sviluppo di un triangolo. Se lo sviluppo sarà questo allora l’onda (C) potrebbe essere già conclusa o quasi e il triangolo potrebbe concludersi con l’onda (E) attorno a quota 104. In entrambi i casi al termine dell’onda [B] avremo un’onda [C] ribassista per concludere l’onda (b) di Super Ciclo.

Nel prossimo grafico vediamo come muoverà l’Euro nel caso di zigzag e, nello sviluppo alternativo come muoverà  in caso di triangolo.

Metalli Preziosi

Oro:

La correzione dell’oro dall’estremo intraday di 2.431,03 dollari del 12 aprile rimane di livello elevato nel senso che in quest’ultima settimana i prezzi hanno lateralizzato un po' ma più verso l’alto che verso il basso a dimostrazione della forza che ancora conserva questo trend. Ma anche se ci fosse una correzione robusta verso i 2200-2170$ la cosa non ci preoccuperebbe… anzi sarebbe una buy opportunity per rientrare caricando le posizioni lunghe.

Platino:

Il Platino corregge ma si prepara ad una terza ondata a tripla estensione. Poi in corsa le cose possono cambiare ma per ora proviamo a sognare.

Silver:

L’argento dovrebbe concludere l’onda 3 sopra 30$. In ogni caso anche lui per ora si mostra forte. Cerchiamo un’occasione per rientrare.

Prima di concludere voglio spendere due parole su una questione molto dibattuta: meglio l’oro o le azioni minerarie dell’oro?.

In genere l’effetto leva sulle azioni minerarie funziona quasi sempre durante i mercati rialzisti, ma quello che abbiamo davanti è un mercato ribassista e qua, l’effetto leva sui titoli minerari funziona molto meno. Se i mercati azionari vengono giù le azioni minerarie magari scendono meno di altri comparti ma comunque scendono insieme al gregge.

Pochi sanno che dal giorno più alto del Dow Jones nel 1929 al giorno più basso del 1932, le azioni minerarie dell’oro sono aumentate solo leggermente anche se il governo degli Stati Uniti ha sostenuto il prodotto delle società fissandone il prezzo. Le azioni minerarie non aumentarono di valore fino a quando il mercato azionario non si alzò a luglio del 1932. Oggi il governo non fissa il prezzo dell’oro, quindi nella deflazione monetaria in atto, le miniere d’oro non godranno di alcun vantaggio rispetto a qualsiasi altra società. Le loro azioni saliranno probabilmente quando il mercato azionario complessivo si rialzerà, ma non hanno un supporto incorporato come fu nel 1930 e quindi è probabile che deludano coloro che vi investono. Naturalmente se le politiche governative dovessero cambiare, allora potrebbero cambiare anche le prospettive per le azioni minerarie. Inoltre non bisogna dimenticare i rischi per l’indipendenza delle compagnie minerarie. In pratica possedere azioni d’oro significa scommettere che nessun governo nazionalizzerà le miniere di cui si possiedono le azioni, ma quando la deflazione monetaria infuria le tensioni politiche si fanno più gravi e… mai dire mai!

Chi può investire potrebbe diversificare acquistando anche platino visto che iniziano ad emergere anche diverse monete in platino coniate da diverse zecche (la Maple Leaf Canadese, il panda cinese, il Noble dell’isola di Man e il Koala della zecca di Peth in Australia). Eventuali tagli alla produzione o esaurimento di miniere importanti potrebbero riportare i prezzi del platino ai fasti di un tempo quando era decisamente più caro dell’oro.

alla prossima

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