Il bond della settimana – Nuovo Btp Valore, facciamo quattro conti!


La scadenza a sei anni, con step 3+3, comporta una configurazione uguale a quella dell’ultima emissione, la marzo 2030. È probabile quindi che la struttura cedolare sarà simile, sebbene lo yield del sessennale sia nel frattempo leggermente aumentato.

Buy or sell

Il debutto di un nuovo titolo di Stato è sempre un avvenimento atteso dagli investitori italiani, che nell’ultimo anno hanno giustamente deciso di spostare risorse dal gestito all’amministrato, scegliendo proprio Btp e compagni. Merita quindi attenzione l’annuncio dell’esordiente Btp Valore, collocato attraverso la piattaforma Mot di Borsa Italiana dal 6 al 10 maggio prossimo. Restano però alcune incognite, dovute anche al fatto che il quadro dei rendimenti obbligazionari sta nettamente cambiando rispetto alle previsioni di solo qualche settimana fa. Il Valore sarà competitivo? Facciamo quattro conti.

Iniziamo dalle caratteristiche…

Avrà una durata di sei anni, cedole pagate ogni tre mesi con rendimenti prefissati e crescenti nel tempo sulla base di un meccanismo “step up” di 3+3 anni. Il premio finale extra sarà pari allo 0,8% per chi lo acquisterà durante i giorni di collocamento e lo deterrà fino a scadenza

L’Isin non si conosce ancora?

No e verrà – come sempre comunicato – il venerdì precedente il collocamento, ovvero in questo caso il 3 maggio, assieme agli importi dei tassi delle due diverse cedole step-up

Qualche ipotesi in merito?

Certamente – come detto – il quadro è cambiato negli ultimi giorni, con il rendimento del decennale italiano tornato inaspettatamente ieri sera addirittura al 3,9%, quando si pensava che un eventuale ribasso dei tassi a giugno avrebbe comportato una discesa verso il 3%. Vista la celerità dei movimenti nulla si può escludere di qui al 3 maggio, in un senso o nell’altro

Cosa era successo per gli altri Btp Valore? Dallo storico si possono forse estrarre elementi per capire cosa accadrà alla nuova emissione?

Di Btp Valore ne sono stati finora proposti tre:

● Btp Valore giugno 2027 (prima emissione): IT0005547408 – durata quattro anni – cedole 3,25% primi due anni e 4% successivi due anni: cedola media lorda 3,625% + 0,5% premio fedeltà a scadenza. Data emissione 13/6/2023, quando il quattro anni a tasso fisso rendeva il 3,5-3,6%

● Btp Valore ottobre 2028 (seconda emissione): IT0005565400 – durata cinque anni – cedole 4,1% primi tre anni e 4,5% successivi due anni: cedola media lorda 4,26% + 0,5% premio fedeltà a scadenza. Data emissione 10/10/2023, quando il cinque anni a tasso fisso rendeva sul 4,3%

● Btp Valore marzo 2030 (terza emissione): IT0005583486 – durata 6 anni – cedole 3,25% primi tre anni e 4% successivi tre anni: cedola media lorda 3,625% + 0,7% premio fedeltà a scadenza. Data emissione 5/3/2024 quando il sei anni a tasso fisso rendeva sul 3,4-3,5%

In realtà bisognerebbe considerare uno spread medio di almeno un mese nel periodo di debutto della singola emissione rispetto alla scadenza corrispondente, per effettuare un confronto più corretto. Tuttavia si possono trarre dai numeri due considerazioni: un certo peso sulla componente cedolare lo esercita anche il premio fedeltà, che è andato aumentando, così come evidentemente il trend di rendimento al rialzo o al ribasso della scadenza corrispondente a tasso fisso

Si possono allora ipotizzare le cedole del nuovo Btp Valore?

Considerando che ha caratteristiche simili a quelle del 2030 il valore medio delle due differenti cedole potrebbe aggirarsi fra il 3,5% e il 3,6% (più premio a scadenza), visto che lo yield del sei anni a tasso fisso non step-up si colloca attualmente sul 3,56%. Quindi il quarto Btp Valore rischia di “copiare” il terzo, il che potrebbe non fargli bene, dato che il piccolo incremento di premio fedeltà non giustifica un maggiore appeal. Comunque per i numeri definitivi non resta che attendere