Decisamente senza freni la galoppata del nostro portafoglio. Ormai da diverse settimane consecutive ritocca al rialzo il suo massimo storico, cosa che non può che farci estremo piacere.
I nuovi assestamenti dei mercati hanno favorito gli equilibri del nostro asset a livello complessivo, ma questa non è una novità. Come abbiamo sempre considerato (e osservato nella pratica), il nostro portafoglio è costruito in modo da limitare al massimo la volatilità negativa quando le cose vanno male mentre, di converso, per spremere al massimo la volatilità positiva che è poi quella che fa crescere il nostro rendimento.
Ora si apre davanti a noi un periodo molto importante per i mercati obbligazionari, visto che sia Fed sia Bce è quasi certo che inizieranno a tagliare i tassi in questo 2024.
Naturalmente al momento sulla stampa specializzata si leggono solo niente più che speculazioni su tempistiche ed entità dei tagli, per cui noi osserveremo le curve come sempre che ci aiuteranno a validare o a smentire le ipotesi di economisti ed analisti.
Sotto questo profili, quindi, diventa interessante d’ora in poi tenere sotto controllo sia quanto già quotato sul mercato obbligazionario sia quanto in emissione, poiché sul mercato primario le aste di emissione possono essere favorevoli anche a noi risparmiatori e non solo ai grandi istituzionali.
Con uno spread ITA/GER che si è ridotto ai minimi da un anno è interessante dare uno sguardo alle nuove emissioni di titoli governativi da parte del Tesoro, che sta proseguendo a ritmo sostenuto con il programma dei collocamenti.
D’altra parte, le condizioni sono favorevoli e lo dimostra l’ottimo andamento della domanda in questi mesi. Il successo dei BTp Valore è stato limpidissimo, segnando un nuovo record pari a 18,316 miliardi di euro di richieste delle famiglie. E la settimana scorsa anche il collocamento per il BTp indicizzato all’inflazione europea è stato il più venduto del genere nella storia del Vecchio Continente.
Ora, mercoledì 27 marzo sarà la volta di una nuova asta, con quattro bond offerti per un controvalore complessivo che andrà da un minimo di 8 miliardi a un massimo di 9,75 miliardi di euro. Saranno collocati tre Btp a tasso fisso, di cui uno benchmark decennale, e un Cct-eu indicizzato all’Euribor 6 mesi.
In ottica di cassetto di medio termine, con attese di upside di prezzo più o meno marcati in base alle scadenze, le occasioni per puntare sui bond in ottica taglio tassi non mancano e certamente ne approfitteremo anche noi all’interno del nostro portafoglio.
E, tornando proprio al nostro portafoglio, facciamo il consueto aggiornamento e registriamo il raggiungimento di un nuovo massimo storico. Infatti, all’ultimo close disponibile, valorizziamo un NAV a 107,86 in buon aumento rispetto all’ultima valorizzazione di 107, 62. La performance storica cumulata vola così al +7,86%, con la volatilità totale stabile all’1,90% così come quella negativa che resta all’1,25%.
Portafoglio aggiornato nella sezione consueta.