L’azione del giorno – Torna d’attualità l’m&a di Unicredit. Ora la preda ipotizzata è Azimut


Così la società del risparmio gestito milanese diventa all’improvviso star di seduta, sebbene caratterizzata da una mini candela rossa. Le indiscrezioni corrono e alcune Sim la danno in balia di una prossima acquisizione da parte dell’istituto di Gae Aulenti. In effetti da mesi qualcuno sta comprando!

Buy or sell

Abbiamo già varie volte scritto delle speculazioni attorno a possibili acquisizioni del gruppo bancario Unicredit. In realtà più che di ipotesi questa volta si tratta di qualcosa di extra. Non nel senso della precisazione del nome della possibile preda quanto nella strategia di fondo di un’operazione di m&a di tutto rilievo.

Perché è azione del giorno?

Partiamo da Unicredit. Sentite cosa ha detto il numero uno dell’istituto, Andrea Orcel, durante un evento finanziario: “Negli ultimi anni abbiamo restituito molto agli azionisti. Per quanto riguarda il capitale in eccesso, se possiamo fare acquisizioni dal senso strategico e che generino sinergie nonché abbiano un ritorno di almeno il 15% in termini di Irr (Internal rate of return), allora penso che questa sia la strada giusta”. Di qui si è scatenato il tam-tam delle voci, che implicano anche una possibile preda in Azimut, la quale si merita quindi la proclamazione di “stock of the day”. Solo e soltanto per queste indiscrezioni, perché altrimenti la sua ultima seduta è stata incolore

Gli altri nomi di cui si parla?

Sempre gli stessi: Mps, Banco Bpm e la tedesca Commerzbank. Non si dice invece più nulla di Banca Popolare di Sondrio. La candidatura forte al momento appare però quella di Azimut. Con cui fra l’altro Unicredit ha una partnership commerciale – annunciata nel 2022 - per la distribuzione in Italia di prodotti di risparmio gestito di diritto irlandese

Cosa si dice di Azimut sui mercati?

Non è stata apprezzata la decisione di una distribuzione del dividendo 2023 di 1,40 euro per azione pagato per 1 euro in contanti e per il resto in azioni proprie (stacco 20/5 e pagamento 22/5)

Isin

IT0003261697

Ultima quotazione (chiusura 14/4/2024)

24,92 Eur

Cosa segnala la sintesi degli indicatori

Il ritracciamento del 7 e 8 marzo ha portato a un “sell” su base “daily”, che non inficia tuttavia la forza di lungo periodo. Decisiva la tenuta del livello di 23,6 Eur da cui potrebbe partire un rimbalzo

Cosa dice l’analisi grafica

La costanza dell’accelerazione iniziata a fine ottobre è stata vista come l’intervento di qualche mano forte che ha accumulato di mese in mese fino al 7 marzo, quando – si è già detto qui sopra – è scattato un “sell” che appare più strategico che convintamente ribassista. Attenzione ora ai 25,15 Eur, sfiorati ieri e che rappresentano una barriera importante da superare per permettere un nuovo allungo

Prima resistenza importante

Dei 25,15 Eur si è riferito. Sopra si delinea il livello dei 26,6 Eur

Primo supporto importante

Anche qui si è già identificata la quota dei 23,6 Eur, corrispondente al minimo intraday dell’8 maggio

Rilevatore di rischio

Le mani forti hanno deciso di trasferirsi altrove? La recente correzione non è ancora un segnale in tal senso quanto un’inevitabile pausa dopo mesi di accumulo: le ultime quattro sedute rendono realistica questa ipotesi. Importante quindi – lo replichiamo per la terza volta – un ritorno sopra i 25,15 Eur

Segnale di forza

Oltre i 27,4 Eur, massimo del 6 marzo