E' il tema del momento, mercati in perenne ascesa ma con volumi di contrattazione sempre più bassi.
Sempre minore quindi, la presenza di operatori disposti a comprare a questi livelli per una storia di un rimbalzo senza interruzioni che va avanti dal mese di ottobre 2023, vale a dire quasi sei mesi senza alcuna correzione, neanche dei minimi ed insignificanti storni tecnici.
In un mondo normale, quello che abbiamo conosciuto, si sarebbe approfittato anche di semplici dati macro economici per poter vedere diverse interpretazioni dei dati attraverso oscillazioni, nell'ambito della singola giornata di trading.
Ad oggi, da mesi ormai, niente è stato in grado di svegliare il mercato.
Per essere più chiari, non si tratta di un semplice fare o non fare guadagno, perchè basta diminuire le size di ingresso e attaccare il mercato in un unica direzione per ottenere dei risultati, ma l'aspetto che più salta all'occhio e la sensazione di essere alla deriva su un grande transatlantico che prosegue per inerzia, sparendo nella nebbia di un mare insolitamente, quanto sinistramente, da mesi e mesi poi, calmo.
Non è il mondo che i mercati finanziari conoscono e la prova ne sono i volumi in drastica diminuzione ogni giorno che passa.
Con la diminuzione dei volumi, la prima conseguenza visibile ad occhio nudo è l'assottigliamento dei book di contrattazione; ricordiamo che i book sono il luogo ove ogni proposta di acquisto e di vendita viene ufficialmente allocata e posizionata in attesa di esecuzione.
Se la presenza all'interno dei book è sottile ovvero misera, nel caso in cui venisse lanciato un pacchetto importante in vendita e "al meglio", ovvero senza che venga determinato un prezzo limite a cui soddisfare il venditore, tale ordine può "bucare" il prezzo e finire a profondità importanti da far sollevare un polverone, e perché no, anche scatenare un "panic selling".
E' solo una remota possibilità ovviamente e non una di quelle considerazioni fatte per fare l'uccello del malaugurio, ma sono aspetti tecnici di cui un investitore deve essere assolutamente consapevole
Esistono molti detti di borsa, come il più celebre "trend is your friend" , il trend è il tuo amico, "sell in may and go away", vendi a maggio e allontanati dalla borsa, o la più cruenta "compra quando c'è il sangue nelle strade anche se è il tuo" perchè c'è molta probabilità di fare buoni affari, vedi quanto accaduto dal 2008 al 2012.
C'è poi, il più sagace, "vendi guadagna e pentiti" che non necessita di traduzione, ma poi ci sono detti concettuali, più graffianti e pragmatici come la frase attribuita a Joe Kennedy, il padre del Presidente degli Stati Uniti Jonh F. Kennedy, il quale affermò questo celebre detto molto usato negli ambienti finanziari che recita: "Quando anche il lustrascarpe sulla via principale, guadagna in borsa, è il momento di vendere".
Capisco che una simile espressione possa sembrare presuntuosa ed irriguardosa ma ha un fondo di verità che può essere esteso ad ogni professione.
Guardando ai tempi moderni, non ci sarebbe più bisogno dell'esperienza di un medico visto che siamo un pò tutti capaci di reperire informazioni da "Dottor Google", ma Dottor Google ha enormi limiti che non si palesano se vogliamo trattare un semplice raffreddore, ma che invece si mostrano dirompenti se presumiamo di poterci fare una auto diagnosi con cura di problematiche ben più complesse.
La medesima storia la raccontano i mercati finanziari e la "ratio" della dichiarazione del padre dell'allora Presidente degli Stati Uniti, intendeva accendere l'attenzione proprio sulla competenza e sull'oculatezza di cui bisogna essere dotati dinanzi al settore degli investimenti e, se ci si trova in un momento storico in cui, per chiunque, basta comprare per raccogliere guadagni, c'è da iniziare a preoccuparsi perchè la borsa è un sistema a somma zero, e gli operatori ed i marker maker di certo non fanno questo lavoro per far guadagnare chiunque. E' bene ricordare che nella funzione di Market Maker c'è anche l'obbligo di garantire un bid (offerta di acquisto) ed un sell (Offerta di vendita)!
E' la settimana delle scadenze tecniche per cui venerdì 15 marzo moltissimi strumenti dericati del mercato azionario andranno a naturale scadenza e la volatilità può sempre tornare a graffiare.
Non sento quindi di poter offrire indicazioni di trade sul versante azionario, mentre il versante obbligazionario a cui abbiamo da tempo dato il segnale verde per gli acquisti, prosegue con il rimbalzo.
Basterà vedere il Bund sopra i 134 punti e qualsiasi Titoto di Stato compriate, vi porterà dei guadagni in conto capitale con il paracadute delle cedole.
(L'autore del presente articolo non è iscritto all'ordine dei giornalisti e potrebbe detenere i titoli oggetto dei suoi articoli)