Obiettivo reddito – Portafoglio di Etf ad alto rendimento. Un bond in $ e uno in € che partono dal 10% e dall’8%. Dividendi, tocca ai due di Banca Generali


Dieci replicanti (cinque azionari e cinque obbligazionari) con yield sopra il 5,8%. Nuove obbligazioni – una in Usd e una in Eur – a tasso decrescente: vanno bene solo se gestite attivamente. Infine due stacchi (e ravvicinati) per la leader della gestione patrimoniale.

Il report della domenica

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Ce l’avete chiesto a tutta voce. Il portafoglio di Etf ad alto rendimento, già proposto per lungo tempo ai soli abbonati, diventa pubblico. L’abbiamo tuttavia semplificato rispetto alla precedente più complessa struttura. È composto da replicanti sia azionari (che quindi distribuiscono dividendi) sia obbligazionari (che pertanto pagano cedole). Forniamo così tutti i riferimenti per strutturare - in base alle singole aspettative di rischio e di reddito - il portafoglio che ciascuno ritenga più idoneo alle proprie esigenze. Ricordiamo che in tutti i casi gli Etf quotati su Borsa Italiana hanno come valuta di negoziazione l’euro. Inoltre che il rendimento indicato si riferisce a quanto versato nell’ultimo anno rapportato alla più recente quotazione. Si tratta quindi di un dato soggetto a continue variazioni. Segnaliamo poi che la classifica di rischio in base ai Kid (curati dagli emittenti) presuppone che l’Etf sia mantenuto in portafoglio per 5 anni. In alcuni casi non ci ritroviamo però con quanto indicato, stimando noi il rischio di fatto più elevato, soprattutto per gli strumenti azionari. Si noti infine che la classifica ha escluso altri replicanti simili ai precedenti per sottostanti o riferiti a singoli Paesi.

Gli azionari

Denominazione

Isin

Sottostante / Classificazione rischio (da 1 minimo a 7 massimo come da Kid)

Valuta denominazione - Stima yield in corso

Invesco US Energy Infrastructure Mlp

IE00B8CJW150

Replica le Master Limited Partnerships statunitensi, società che operano nel settore delle infrastrutture energetiche d’oltre Oceano – Rischio 6

Usd – 8,3% (versamento trimestrale)

Xtrackers Stoxx Global Select Dividend 100

LU0292096186

Replica 100 azioni a livello mondiale con più elevati dividendi – Rischio 4

Eur – 7,5% (versamento trimestrale)

iShares Stoxx Europe Select Dividend 30

DE00026352993

Replica 30 azioni Stoxx Europe con maggiori dividendi – Rischio 5

Eur – 7,1% (versamento trimestrale)

Invesco Ftse Emerging High Dividend Low Volatility

IE00BYYXBF44

Replica azioni di Paesi emergenti ad alto dividendo e bassa volatilità – Rischio 4

Usd – 6,1% (versamento trimestrale)

iShares Asia Pacific Dividend

IE00B14X4T88

Replica azioni area Asia-Pacifico ad alto dividendo – Rischio 4

Usd – 5,8% (versamento trimestrale)

Gli obbligazionari

Denominazione

Isin

Sottostante / Classificazione rischio (da 1 minimo a 7 massimo come da Kid)

Valuta denominazione - Stima yield in corso

Xtrackers iBoxx Eur High Yield Bond 1-3 Swap

LU1109939865

Bond high yield 1-3 anni in Eur – Rischio 2

Eur – 6,8% (versamento semestrale)

JPMorgan Global High Yield Bond Multi-Factor € Hedged

IE000YK1TO74

Bond high yield a livello mondiale a gestione attiva – Rischio 3

Eur – 6,8% (versamento semestrale)

SPDR U.S. High Yield Corporate Esg Usd

IE00B99FL386

Bond high yield Esg in Usd – Rischio 3

Usd – 6,6% (versamento semestrale)

Lyxor Usd Emerging Markets Sovereigns (Monthly Hed. to €)

LU1686831030

Titoli di Stato Paesi emergenti In Usd con copertura cambio

Eur – 6,2% (versamento annuale)

Invesco AT1 Capital Bond € Hedged

IE00BFZPF439

Bond bancari CoCo (subordinati) con copertura cambio

Eur – 6,1% (versamento trimestrale)

Il portafoglio sarà aggiornato, modificato e analizzato con il passare del tempo.

► Bond: tornano di moda gli step-down. Questi partono dal 10% (in Usd) e dall’8% (in Eur)

Rianimati più per iniziativa degli emittenti che per una reale richiesta del mercato: ciò non esclude che anche i bond “step down”, cioè a tasso fisso decrescente, possano essere interessanti se gestiti in maniera adeguata. Ve ne presentiamo due – appena proposti su EuroMot – e vi chiariamo che anche loro meritano un po' di attenzione, a condizione di essere consapevoli di un comportamento sul secondario altamente esposto alle politiche monetarie.

Denominazione

Tasso Fisso Decrescente Callable da 10,0% in Usd

Tasso Fisso Decrescente Callable da 8,0% in Eur

Isin

XS2521888789

XS2552850096

Valuta

Usd

Eur

Data emissione

22/1/2024

22/1/2024

Data scadenze (salvo call)

22/1/2034

22/1/2034

Rimborso anticipato (call)

Sì (ogni anno dal 2025)

Sì (ogni anno dal 2025)

Rating emittente

A2 (Moody’s) / BBB+ (S&P) / A (Fitch)

A2 (Moody’s) / BBB+ (S&P) / A (Fitch)

Taglio

1.000 Usd

1.000 Eur

Struttura cedolare

Anno 1: 10,0% - Anno 2: 6,0% - Anno 3: 5,5% - Anno 4: 5,0% - Anno 5: 4,50% - Anno 6: 4,0% -Anno 7: 3,5% - Anno 8 - 3,0% - Anno 9: 2,5% - Anno 10: 2,0%

Anno 1: 8,0% - Anno 2: 5,0% - Anno 3: 4,5% - Anno 4: 4,0% - Anno 5: 3,5% - Anno 6: 3,0% - Anno 7: 2,5% - Anno 8: 2,0% - Anno 9: 1,5% - Anno 10: 1,0%-

Valore cedolare medio nei 10 anni

4,6% lordo (4,4% netto) – fiscalità 26%

3,5% lordo (2,59% netto) – fiscalità 26%

Rendimento in corso del decennale di Stato di riferimento

Usa 4,0%

Italia 3,8%

Data pagamento cedola

Annuale (22 gennaio)

Annuale (22 gennaio)

Quotazione in corso

99,5 Usd

100 Eur

I maggiori punti forti

● Lotto base molto contenuto

● Rendimento cedolare interessante, soprattutto nei primi cinque anni

● Volatilità (da cogliere) in presenza di politiche monetarie altalenanti

● Rendimento cedolare nei primi tre anni

● Volatilità (da cogliere) in presenza di politiche monetarie altalenanti

I maggiori punti deboli

● La “call” è sempre un rischio

● Possibili nette discese sotto 100 delle quotazioni sul secondario

● Liquidità in alcune future fasi dei mercati

● Necessità di seguire costantemente l’andamento delle quotazioni

● Spread di rendimento negativo rispetto al decennale italiano

● La “call” è sempre un rischio

● Possibili nette discese sotto 100 delle quotazioni sul secondario

● Liquidità in alcune future fasi dei mercati

● Necessità di seguire costantemente l’andamento delle quotazioni

Acquistarli solo se…

Sotto 100 e con eventuali lotti aggiuntivi in presenza di cali delle quotazioni

Sotto 100 e con eventuali lotti aggiuntivi in presenza di cali delle quotazioni

► Dividendi: Banca Generali, due a breve termine

L’inseguimento del “total return”, ovvero della performance globale derivante da variazioni al rialzo della quotazione e dall’importo del dividendo, si annuncia come una delle strategie vincenti nel 2024 nel contesto azionario, in presenza di una volatilità che si teme sarà rilevante. Oggi l’analisi in tal senso riguarda un titolo fra i più seguiti nel settore della gestione dei risparmi, ovvero Banca Generali.

Il punto forte

Due stacchi parzialmente vicini, uno il 19/2/2024 (pagamento 21/2/2024), relativo al saldo 2023 – esercizio 2022, e l’altro a maggio, riferito alla prima tranche 2024 – esercizio 2023

Gli importi

0,65 Eur a febbraio e – secondo prime stime – da 1,10 a 1,25 Eur a maggio

Prospettiva di yield

In base alle dichiarazioni del management della banca potrebbe attestarsi sul 7-8% come valore medio dei prossimi anni. Se l’importo globale febbraio (0,65)-maggio (1,10) si posizionasse su 1,75 Eur lo yield – alla chiusura di venerdì 2/2/2024 a 35,5 Eur – risulterebbe in realtà del 4,9%, nettamente inferiore al valore ipotizzato dalla stessa banca. Non si può quindi escludere una possibilità più prodiga, quale quella di 1,9 Eur (0,65 + 1,25 Eur), presunta da altre fonti. In questo caso lo yield salirebbe al 5,3%, comunque sempre più basso e non di poco rispetto al presupposto iniziale, riferito però a un obiettivo temporale più lungo

L’andamento dell’azione

Netto trend rialzista da novembre scorso. Il fattore ipercomprato può impedire un nuovo allungo. Importante la tenuta dei 34,5 Eur, primo significativo supporto. Il titolo è tuttavia ben sostenuto da tutte le medie mobili, corte e lunghe

Un livello da monitorare se…

In presenza di una correzione dei mercati interessante il livello dei 33,4-33,5 Eur, con uno yield che salirebbe sul 5,7%

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